Internet oggi è divenuta essa stessa una parte consistente della nostra vita: molte attività della “vita reale” sono state sostituite da pratices virtuali: questo è uno dei fattori che hanno reso la vita (e le strategie di Mercato) insostenibili.
Nel nuovo scenario plasmato dai nuovi trend del Social Impact, Internet diviene, da una modalità di vita virtuale, un canale per portare le persone a pratices reali.
Una delle tendenze attuali sociali – e di Mercato – è di recuperare una dimensione di sostenibilità dell’esistenza umana. Ciò in parte per necessità materiali (mancano i soldi per fare acquisti emozionali – che sono sempre acquisti di prodotti superflui rispetto alle reali bisogni della persona); ed in parte per necessità più sottili, psicologiche: le persone, vivendo per anni in tale “bolla emozionale”, hanno finito per perdere il loro equilibrio psicologico di base, e, come ci dicono le statistiche, vivono ora in una perenne condizione psicologica di ansia (e vedono i loro figli sviluppare gravi patologie psichiche già in tenera età).
Dal punto di vista strategico (operativo) il problema è cioè che
Internet è stato utilizzato fino ad ora
non solo come channel di comuncazione interattiva,
ma anche come “un mondo” in cui vivere una vita virtuale.
Ora, essendo il Mercato con queste strategie andato “oltre il limite” – con il risultato di provocare una forte riduzione dei Consumi (situazione insostenibile per i grandi player) – per esso è necessario cominciare ad adattarsi alla nuova tendenza del Crowd di ritorno ad un Mondo reale.
Ma, attenzione, non è possibile affrontare un tale “salto evolutivo” (discontinuità nell’evoluzione del Mercato) se non si cambia radicalmente mentalità (cultura).
Ovvero nella fase nascente del Mercato prevalgono i Trend, che sono tendenze naturali che non possono essere manipolate (più di tanto) dall’alto. O si è in grado di interpretarli correttamente nella loro sostanza, o non si è in grado di sviluppare strategie competitive.
Si tratta non solo si modificare radicalmente le proprie strategie,
ma anche la propria Vision.
la necessità di “un ritorno alla realtà”
La nuova tendenza di mercato al recupero di un Consumismo sostenibile – di una vita sostenibile – rappresenta
una contro-rivoluzione nella quale
si richiede di riportare le cose
dall’immaginario alla realtà.
Ciò significa:
● a livello sociale: un recupero di “pratices reali” oggi sostituite quasi interamente da pratices virtuali (Web). Il che significa che i Social Network – se vorranno sopravvivere – dovranno riportare le persone ad una dimensione di “pratices reali”.
● per quanto riguarda il Mercato: si tratta di riportare una sostanzialità nel prodotto che al posto della “narrativa” oggi posta attorno al prodotto.
Nella prossima fase si avrà “Internet as channel to reality©”:
Internet diviene un canale
che porta le persone a
sviluppare pratices nella realtà effettiva.
Internet diviene cioè, dall’attuale mondo virtuale nel quale si sviluppano pratices slegate dalla realtà effettiva, diviene un modo per portare le persone alla realtà delle pratices sviluppate nel Mondo vero.
L’esempio forse più significativo di Internet come Mondo virtuale nel quale si portano le persone a vivere una vita alternativa a quella reale è Second Life (nata nel 2003, ha raggiunto nel 2013 un milione di utenti regolari).
L’inventore di Second Life dichiara, appunto, che non si tratta affatto di un “gioco”: si tratta di un “vero” Mondo virtuale nel quale l’utente crea un se stesso virtuale, un Avatar; e vive una “vera” vita virtuale interagendo con altri Avatar (disponendo di una moneta virtuale).
Ma l’esempio creazione di un “mondo astratto” sono i video-giochi, che hanno creato nella mente dei bambini un livello di virtualità tale da creare ad essi gravi patologie.
L’esperienza della vita completamente virtuale di Second Life fallisce, ed entra in auge Facebook che, pur nascendo (come ha affermato uno dei fondatori, Sean Parker) per creare una dipendenza mentale del pubblico, crea relazioni tra persone in qualche modo ancora legate alla realtà.
Sono nati poi “Social media” che cercano effettivamente di essere in qualche modo un supporto per la vita reale degli utenti, come MeetUp, il cui motto è “Getting together with real people in real life makes powerful things”.
Questa piattaforma rimane però sempre un Social network nel senso “leggero” del termine: in essa sono infatti sviluppati gli aspetti più “frivoli” (come le chat), mentre non sono praticamente offerti strumenti di produttività (strumenti che permettano di organizzare le attività alle quali sono legati i Meeting).
Piattaforme per il business come Zoho (gestione dei contatti commerciali di lavoro) centra molto più l’obiettivo, ma rimane confinata al settore del business.
La nuova tendenza a recuperare aspetti importanti della vita reale può essere soddisfatta con servizi online di nuova generazione, che portino appunto ad affiancare pratices reali a quelle online.
Per rendere l’idea: le chat di incontri romantici sviluppano una comunicazione online che però e fortemente mirata al contatto diretto con la persona.
Questi nuovi canali che offrono un servizio di portare la gente a (nuove) pratices reali sono, ad esempio, ArB&B e BlaBla Car.
E nuove forme di Social media che supportino questo trend possono essere sviluppate, ad esempio, in direzione del Placemaking: pratice nella quale nella quale la Città chiude una strada di ogni Quartiere – per un isolato – e permette ai cittadini di creare strutture come giochi all’aperto o casotti utilizzabili come ritrovi dei cittadini.