- (the New Wave of crowd-trends))⌐">SOCIAL TRENDS INNOVA:
INTRODUCTION(the New Wave of crowd-trends))⌐ - (Mercato Crowd-driven – blockchain) ">INTERNET of PEERS©(Mercato Crowd-driven – blockchain)
- (Consumismo sostenibile)">“FROM INTERNET TO REALITY”©(Consumismo sostenibile)
- FROM FRIVOLITY TO SUSTAINABILITY©
La nuova tendenza a cercare di recuperare gli aspetti reali della vita
Il maggiore problema del Mercato è attualmente dovuto all’aver sviluppato, negli ultimi decenni, sviluppato strategie di Business che hanno abbandonato i Principi originari del mercato. Se queste strategie hanno funzionato fino ad ora, oggi esse divengono un problema.
Più nello specifico negli ultimi decenni si è riusciti a portare i consumatori, con efficaci campagne mediatiche, in una “bolla emozionale” che li portava ad un acquisto d’impulso; spinta che oggi, nella una nuova condizione di ristrettezze economiche – che molti prevedono essere definitiva – non ha più luogo.
In altre parole
in tale bolla si è sviluppata
una dimensione di consumismo esasperato
che ha portato per decenni i consumatori a comperare beni non necessari,
o a sostituire un prodotti che “ancora funzionavano”. Oggi però i consumatori, nella nuova condizione di ristrettezze economiche, è come se si “risvegliassero” da un sogno ad occhi aperti: essi comprendono che tale tipo di vita non più materialmente sostenibile (per le loro finanze).
Ovvero le persone sono state indotte a vivere in una dimensione immaginaria creata dai media (entertainment, pubblicità, ecc ….), ed oggi le conseguenze negative di questa “bolla” sono vissute nella quasi totalità degli aspetti della vita moderna delle persone (fondamentalmente una esistenza caratterizzata da una continua ansia). E di riflesso, il Mercato non riesce più a sviluppare quel consumo cospicuo necessario a tener in piedi i business nella loro forma attuale.
[da Wired 27 Giu, 2017 – Antonio Rossano]
“ritrovarsi un mondo globalizzato ove il problema sostanziale diviene (…) la sopravvivenza (…) dove l’identità individuale scompare, schiacciata dalla dimensione indefinita del formicaio globale.
L’incapacità di credere in un futuro prossimo, di avere strumenti per costruirlo, di sostanziare le relazioni elettroniche in rapporti di vita tangibili, genera ansia. Ansia quindi è la patologia del nuovo millennio, la paura della relazione sociale, del confronto con qualsiasi cosa possa metterci in discussione.”
In altre parole oggi i consumatori stanno sviluppando la consapevolezza di dover cominciare ad acquistare prodotti realmente utili per loro, ed a costi “ragionevoli” (si parlerà sempre di più di costi, e non più di prezzi: i consumatori si rendono cioè pian piano conto che oggi spende molto per funzionalità superflue; o che quando sono prospettate delle “occasioni”, si tratta di prodotti che durano poco e quindi vanno costantemente ricomperati).
Questo desiderio di ritornare alla realtà è un trend (una iniziativa spontanea che parte dal basso), e non di una moda (qualcosa “indotto” dall’alto).
Il fatto è che seguire questa tendenza non è una opzione per il mercato: la situazione per i consumatori e materialmente insostenibile, e contro questa tendenza non è più possibile opporre strategie di Marketing (i consumatori proprio non possono essere portati a fare acquisti d’impulso: essi sanno che non si sono più i soldi sul conto).
Quindi
i consumatori abbandonano l’acquisto emozionale,
e vanno Ineluttabilmente verso
un acquisto ragionato, consapevole.
Come per tutti i mega-trend, o ci si adegua, o si sparisce dal mercato.
Si può sperare in una “ripresa”, ma nessun esperto di Economica e di Mercato è in grado di dire se questa crisi avrà una fine (la speranza, per quanto riguarda le strategie di mercato, porta al fallimento).
In ultima analisi, in generale questa tendenza di mercato è semplicemente il segno di una presa di coscienza da parte delle persone della necessità di sviluppare una vita sostenibile Ovvero di abbandonare gli stili di vita degli ultimi decenni, per adottare quel Consumismo sostenibile che si basa, appunto, sui trend “social” che si stanno sviluppando spontaneamente oggi: Communitarism 2.0, Sharing, Caring, Sustainable live (de-crescita), Uber-economy, ecc …
un “ritorno alla realtà” in quanto abbandono del consumo “frivolo”
L’attuale tendenza a “ritornare alla realtà” effettiva del Mondo (vedi anche il trend più generale Internet to Reality) per quanto riguarda il consumo, può essere definito come
un passaggio da una dimensione di frivolezza
ad una dimensione di sostenibilità.
Come si è detto, fino ad oggi si è stati portati a vivere in una “bolla emozionale”, condizione che ha portato le persone a vivere una esistenza costantemente lontano dalle necessità della vita reale (necessità materiali, ma anche psicologiche).
Dal punto di vista del consumo, si tratta della condizione dei cosiddetti acquisti d’impulso, ovvero di scelte emozionali orientate alla soddisfazione di bisogni effimeri.
Il risultato è che dopo essere vissute per decenni in una bolla emozionale, le persone si stanno risvegliando a causa di necessità oggettive. Ossia stanno recuperando la consapevolezza di non essere più in grado, dal punto di vista della finanze familiari, di comperare cose non realmente necessarie (beni che soddisfano bisogni immaginari).
Inoltre esse sono preoccupate da conseguenze di vita nella dimensione emozionale, come gli effetti sulla loro psiche (sono afflitti da un’ansia costante) e su quella dei loro figli (sviluppano patologie psichiche sempre più gravi)
Ma più in generale, le persone cominciano ad adottare stili di vita più a contatto con la realtà.
Si noti come il termine “stili di vita”, utilizzato oggi per indicare il cambiamento, in realtà sia già di per sé il frutto di un equivoco: lo stile è qualcosa di superficiale, mentre ciò che viene richiesto dai Social trends è il cambiamento di un “Modalità di vita” . La comprensione di questi “dettagli” è determinante se si vuole essere in grado di creare una reale Social Impact.
A ben vedere, il cambiamento richiesto oggi è fatto si di nuove pratices, ma anche, sostanzialmente, del recupero di molte qualità che hanno caratterizzato la vita dell’uomo fino al sopraggiungere della attuale modernità.
Modalità specifiche di sviluppo del Trend “from frivolity to sustainability”
Più nello specifico, la nuova tendenza ad un consumo maggiormente basato sull’utilità effettiva di beni e servizi si sviluppa a livello di Mercato ed a livello sociale nelle seguenti modalità.
● a livello di mercato
Oggi il focus delle strategie di Mercato (Marketing) è di costruire un valore attorno al prodotto invece di inglobare valore del prodotto.
Tale valore-immagine è volutamente slegato dal prodotto in sé: lo slogan dei top-consulenti strategici del Marketing è “non assaggiare il prodotto che promuovere”.
Ovvero oggi si preferisce costruire attorno al prodotto un mondo immaginario – una “Narrativa” – che induca il consumatore ad acquistare il prodotto.
Oggi, appunto, la cosa non funziona più.
Il problema risiede nel definire un Business nel quale si recuperano i prodotti di reale necessità per i Consumatori.
I prodotti voluttuari possono continuare ad esistere: vi saranno sempre persone disposte a comperalo perché particolarmente abbienti; o perché hanno deciso, consapevolmente, di risparmiare denaro per acquistare un prodotto che desiderano tanto. Ma l’acquisto di prodotti “non necessari” non sarà più cospicuo come è oggi.
Si tratta quindi di riportare i prodotti ai bisogni reali dei consumatori.
Ovvero si tratta di sviluppare strategie che supportino lo sviluppo del trend del Consumismo sostenibile, che prevede nuove modalità di consumo in grado di apportare una miglior qualità della vita dei Consumatori. Ciò attraverso un
abbandono del mondo dell’effimero, delle gratificazioni effimere,
e quindi un passaggio ad un regime di vita più “sostanziale”.
Operativamente =
Da punto di vista operativo si tratta di ridefinire le strategie che hanno ● portato il Mercato ad un distacco dalla realtà effettiva (dai bisogni effettivi dei consumatori); ● ad un abbandono della dimensione imprenditoriale (nella quale vi erano persone in grado di interpretare i reali bisogni delle persone) per passare alla gestione Manageriale delle aziende; e ● a passare da una dimensione locale ad una globale.
In sintesi oggi è necessario ridefinire le strategie operando in modo da:
● reintrodurre la dimensione di imprenditorialità <vedi “Il problema in essenza:un mercato di soli venditori”>
● riportare la dimensione locale nel commercio (una parte il Commercio deve essere integrata da una componente di Proximity Commerce: per questa ragione è necessario comprendere l’essenza di trend come Glocal). <vedi “La reale concezione di Glocal”>
● a livello sociale
Più in generale, a livello sociale, si tratta di facilitare l’attuale tendenza a passare da una condizione idealistica – “mentale”, astratta – della vita, ad una concezione di “vita sostenibile” (che non è altro che la modalità di vita di un tempo).
Si deve tener conto che non si tratta di seguire politiche di austerity, costringendo le persone ad uniformarsi ad un’idea che non presenta alcuna qualità appetibile. Anzi, si tratta di sviluppare pratices “alternative” a quelle attuali (insostenibili) che presentino una certa appetibilità (vedi il trend Decrescita felice, che, al di la degli aspetti ideologici, coglie tale necessità).
Nel nuovo scenario – nel quale si applicano con cognizione di causa i nuovi Social trends – le gratificazioni “effimere” non vengono eliminate: Il fatto è beni e servizi in grado di determinare una effettivo Social impact positivo sono più appaganti della maggioranza delle “gratificazioni effimere” attuali.