Si tratta di un “Social network” che opera come un Volunteer/Crowdsourcing Solidarity Network, ovvero di
una piattaforma che favorisce un sharing di risorse con il quale è possibile soddisfare bisogni sociali oggi non soddisfatti
(le persone mettono a disposizione di altri tempo, strumenti, denaro, ecc …).
Il Crowdsourcing Solidarity Network permette di sviluppare le qualità sociali sulle quali oggi si pone il focus per progettare soluzioni che permettano alla Democrazia di uscire dalla crisi che la affligge (fallimento economico delle PA, inefficacia dei servizi pubblici, ecc …): equity, inclusione, miglioramento della qualità della vita nelle Città, sviluppo di Imprenditoria sociale, resposabilizzazione dei Cittadini, sviluppo di processi di gestione del territorio partecipati dai Cittaadini, creazione di comunità sociali.
Il Network come Welfare 2.0
Il Crowdsourcing Solidarity Network rappresenta lo sviluppo di una Sharing Society nella quale si sviluppa un vero e proprio Welfare 2.0
fatto di interventi (“servizi”) integrativi rispetto a quelli istituzionali <vedi dcumenti .. >
Sostanzialmente il Crowdsourcing Solidarity Network rappresenta una forma evoluta di Welfare, un “Welfare integrativo” ● con servizi complementari a quelli Istituzioni pubbliche ● supportati direttamente dai cittadini – e da Imprese sociali: erogati con prestazioni dirette, o supportati con crowdfunding.
Ovvero Crowdsourcing Solidarity Network ha lo scopo di supportare lo sviluppo della nascente Sharing Society, pone le basi per un Welfare 2.0 fatto di “servizi” Welfare integrativi che intervengono laddove i servizi attuali – anche nelle Democrazie più evolute e ricche – non sono in rado di intervenire:
Dobbiamo ricordare che il Welfare non è concepito per intervenire nel “piccolo” (gli “ultimi” – anziani o altre categorie deboli – dipendono sempre dalla carità di istituzioni private, o, laddove sia rimasto un qualche senso di comunità, dai dalla disponibilità dei coinquilini); nè per intervenire con tempestività nelle situazioni di bisogno (a causa dei tempi burocratici non è possibile soddisfare bisogni urgenti). Ovvero le istituzioni del Welfare intervengono solo quando siano giustificati l’intervento di guardia medica, ambulanza o vigili del fuoco.
A causa di ciò, le istituzioni della Democrazia moderna non sono in grado, ad esempio, di intervenire per aiutare una persona anziana che improvvisamente non sia più in grado di andare a fare la spesa..
Il problema è quindi che all’interno della Democrazia moderna rimane in ogni caso necessario creare nuovi istituzioni “non governative” per non lasciare nessuno indietro.
Il Crowdsourcing Solidarity Network si pone come
soluzione rispetto ai limiti del Welfare moderno, proponendo una Rete di solidarietà in grado di soddisfare quei bisogni sociali che le Istituzioni governative attuali non sono in grado di soddisfare.
Una rete che, appunto, favorisce lo sviluppo di servizi complementari (integrativi rispetto a quelli istituzionali).
Il ruolo sociale del Network di Solidarietà
Tra le altre cose, a monte di tutto, il Crowdsourcing Solidarity Network induce a livello sociale un recupero di quelle qualità che oggi vengono a mancare (e che determinano la crisi attuale, forse più che non la crisi economica): il senso di responsabilità dei cittadini nei confronti dei concittadini (i primi, vedendo esposte le richieste di soddisfazione di bisogni, prendono coscienza dei problemi esistenti nel loro quartiere), e quindi il senso ci comunità (i cittadini si rendono inoltre conto, con soddisfazione, di essere in grado di soddisfare bisogni di concittadini).
Si noti che un tempo questi Valori (e le azioni di solidarietà) legate al senso di comunità erano alla base della vita dei quartieri della Città. Il Crowdsourcing Solidarity Network quindi, sostanzialmente, inducendo la creazione di nuovi “servizi pubblici” complementari a quelli istituzionali, permette di recuperare – sotto nuove spoglie – le pratices tradizionali delle comunità locali all’interno delle Città.
Questi risultati sono ottenuti poiché il Crowdsourcing Solidarity Network in primo luogo produce una informazione che porta a galla bisogni da soddisfare che il Welfare attuale non è nemmeno in grado di individuare.
E quindi permette ai cittadini di organizzarsi per creare soluzioni specifiche per i problemi individuati.
Altre App/Piattaforme del settore del “Welfare integrativo” sono:
● Authority partecipata – Segnalazione abusi da parte di Aziende e di Istituzioni pubbliche.
● Class Action che permette ai cittadini di riunirsi in gruppi per intraprendere cause di class action.
Il Crowdsourcing Solidarity Network permette di sviluppare le qualità sociali richieste oggi dalle Istituzioni, come equity, inclusione, partecipazione e responsabilizzazione dei cittadini, creazione di comunità sociali, miglioramento della qualità della vita nelle Città, sviluppo di Imprenditoria sociale, responsabilizzazione dei Cittadini, partecipazione all’Amministrazione del territorio, sviluppo di processi di gestione del territorio partecipati dai Cittadini.
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(ovvero permette di risolvendo i problemi attuali .. Inequality di marginalizzazione, esclusione …
Ciò è possibile, tra le altre cose, poiché si sposta l’attuale focus delle iniziative di solidarietà dall’aspetto economico a quello della contribuzione operativa di volontariato.
Alcune peculiarità dell’azione del Crowdsourcing Solidarity Network sono:
● dis-intermediazione: il fatto che chi operi direttamente sul problema, senza intermediari che gli illustrino ai cittadini i problemi, e che “gestiscano” denaro da essi offerto, permette non solo di avere notevoli risparmi (le organizzazione di “gestione” del denaro, come si è visto per il WWF, assorbono la quasi totalità del denaro raccolto per “esigenze interne”), ma anche di sviluppare una maggior consapevolezza da parte dei cittadini e di ottenere interventi qualitativamente migliori di quelli degli operatori istituzionali.
Come si illustra in altri documenti relativi ad amministrazione partecipata, chi abita nel luogo in sui si interviene conosce meglio le situazioni specifiche in cui è necessario intervenire, ed opera quindi non solo con maggior cognizione di causa, ma anche con maggior “sentimento”.
Si deve inoltre considerare inoltre che quando c’è bisogno di professionalità specifiche, il crowd locale dispone di skill ed expertise non inferiori a quelli a disposizione delle Istituzioni. La possibilità si sviluppare interventi altamente efficaci è data dagli strumenti offerti dalla piattaforma che facilitano la nascita di Imprese sociali a livello locale.
● engagement: le modalità con le quali i cittadini operano sul Network sono uno stimolo per i cittadini ad operare per sviluppare azioni di solidarietà nei confronti dei concittadini bisognosi.