L’ambito generale della Mobility è in profonda crisi: non riesce a trovare una direzione che permetta ai Player di creare soluzioni efficaci (il settore si tiene a galla operando a livello di “comunicazione” con soldi della Pubblica Amministrazione e delle Fondazioni bancarie).
Ma la situazione per il settore Automotive è decisamente più critica, poiché se la Mobility ha in qualche modo la possibilità di ripartire (seppure con una profonda rivoluzione per i Player di riferimento), il settore Automotive, di per sé, non ha un futuro, non può più essere “riformato” (anche se in qualche modo , grazie agli aggiustamenti “politici”, può ancora sopravvivere per alcuni anni).
Ovvero la dimensione Automobile – per lo meno nelle City – non ha più spazio. L’Automotive, la tipica espressione dell’Era Industriale, è superata nella attuale Era post-industriale.
Il settore Automotive è quindi intrinsecamente obsoleto, sia dal punto di vista delle caratteristiche del Prodotto (l’”Auto”); sia dal punto di vista delle modalità di produzione e distribuzione.
In parole più semplici, l’Automobile come la conosciamo oggi, è destinata ad estinguersi. In un processo graduale, che però è già in atto (ciò non è chiaramente avvertito, grazie agli accordi “sottobanco” tra le Istituzioni governative ed i grandi Player Automotive che permettono a questi ultimi di sopravvivere in qualche modo – ma in questo modo essi non fanno che rimandare il vero cambiamento).
Cosa è possibile fare ?
■ VERSO UN FORK NELL’AUTOMOTIVE
in primo luogo è necessario rendersi conto che ci sarà un fork nel mondo della Mobilità, nel quale si creeranno i settori ben distinti:
● delle “Automobili” per percorsi extra-urbani.
● delle City Car.
Ossia le Automobili serviranno solo per viaggiare fuori-città. Ma anche per questo tipo di spostamenti – come illustrato nel progetto LiteMotive – con le nuove modalità Personal Sharing delle City Car, disponendo la persona di una Vettura in noleggio (con il modello delle bici cinesi), è possibile per essa spostarsi tra centri urbani con trasporti collettivi (più economici, ed ecologici) e quindi arrivate a destinazione salire immediatamente sulla “propria” City Car: ciò ridurrà, di molto, le necessità di utilizzare un’auto anche solo per percorsi extra urbani.
Per i percorsi extra-urbani le soluzioni, più che innovazione delle attuali forme di trasporto, saranno basate sui nuovi trend Social Impact come lo Sharing: vi saranno nuove soluzioni come Bla Bla Car.
E saranno basate su riforme a livello istituzionale (ad esempio pagamento della tassa di circolazione “per use”; e con regole come quelle della Svizzera, dove l’assicurazione si paga sulla targa, che può essere spostata a piacimento da una vettura all’altra).
■ L’INNOVAZIONE AUTOMOTIVE SARÀ NELLE COMPONENTI SMART
Per quanto riguarda le Automobili nella dimensione attuale, l’innovazione può comunque divenire disruptive se si comprende che è necessario che i veicoli assumano le caratteristiche di “vehicle as service”.
● CITY CAR: veicoli radicalmente nuovi prodotti da nuovi Player
La questione di fondo è che i Player Automotive non sono intrinsecamente in grado di entrare nel settore City Car (il settore che avrà maggior sviluppo nel prossimo futuro – vedi Soluzione LiteMotive).
In questo ambito la competizione si sposta un terreno completamente differente da quello attuale (da quello conosciuto dai Player Automotive), ossia un ambito nel quale gli operatori Autonotive non sono preparati per forma mentis ed expertise.
Per questa ragione
nel settore City Car l’innovazione
(prodotti realmente utili, radicalmente differenti
da quelli che si vedono oggi in giro)
può avvenire solo con
UNO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI DA PARTE DI NUOVI PLAYER.
Ovvero la soluzione può emergere solo quando ci si allontana dalla dimensione Automotive per intraprendere un nuovo percorso basato su veicoli radicalmente nuovi; prodotti e distribuiti attraverso forme di produzione e distribuzione radicalmente nuove: Industry 4.0/Makers (con factories impostate sul Modello makers, o meglio su Franchising-Transplant Factories).
Si tratta di una nuova generazione di produttori – come è illustrato nel progetto LiteMotive – che sappiano adattarsi, con piccoli e rapidi cambiamenti, al nuovo “Mercato dell’Auto” (grazie alle flessibili ed economiche modalità di produzione Industry 4.0/Makers – oggi tali produzioni “leggere” possono avvenire semplicemente “scaricando” dei files).
I nuovi produttori di City Car saranno cioè gli attuali produttori di telai “leggeri” (es: biciclette), di device informatici, ecc …
Tali nuovi produttori possono molto rapidamente (grazie alle nuove forme di Value Chain 4.0) essere in grado di sviluppare parti di Vetture per la Città dalle prestazioni “cittadine” effettive decisamente superiori rispetto a quelle attuali Automobili (ad un costo comparabile con quello di una buona Mountain bike).
● AUTOMOTIVE: creare device per Car as Service
Anche per le Automobili è possibile sviluppare una disruptive innovation.
Ma anche qui l’innovazione non può venire dai grandi Player Automotive, il cui maggiore difetto endemico non è solo di ragionare in termini di una dimensione “pesante”, ma anche quello, a causa delle nuove generazioni di Manager “trendy”, di ragionare in una direzione di “immagine”, di emozionalità più che della dimensione utilitiy oggi richiesta dal mercato).
Oggi la miopia del settore Automotive è palese, ad esempio, nella concezione delle Auto elettriche, che sono in realtà una ingenua elettrificazione delle vetture tradizionali (come le prime automobili erano in realtà dei calesse senza i cavalli).
Per sviluppare una reale innovazione è necessario appunto portare le Automobili in una dimensione di “vehicle as service”.
Per raggiungere questo obiettivo si tratta sostanzialmente – come è per le soluzioni INNOVA – di
integrare nelle Automobili device
che aumentino la componente servizio dell’auto.
E questi device devono essere sviluppati da settori esterni all’Automotive.
Vedi alcune dell soluzioni INNOVA per il settore Automotive e City Car:
● LiteMotve: una ridefinizione radicale di veicoli e di modalità di spostamento [vedi]
● IoT Speed Limiter (Direct Connected Vehicles) Un sistema di limitazione delle velocità dei veicoli basata sugli Open Data [vedi]
● Direct Car Notification System [vedi]
● Open Standard Automotive Chassis che definisce le specifiche dei punti di ancoraggio degli elementi al telaio, ma lascia per il resto massima libertà di sviluppo. [ vedi ]