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«“Perché” e “come” sono domande talmente utili che non ce le poniamo mai abbastanza spesso» (Napoleone Bonaparte)
E’ sotto gli occhi di tutti: oggi viviamo in una Società che produce “ingiustizie” ad ogni livello: si vedono persone molto povere che quasi muoiono di fame, e contemporaneamente persone ultra-ricche che non potrebbero spendere il loro denaro nemmeno se vivessero 10 vite.
Ovvero da alcuni anni il Sistema della Democrazia moderna è piombato in una grave crisi (fallimento economico ed inefficienza della Pubblica Amministrazione) che nessuno è ancora stato in grado di risolvere (anche i migliori “esperti” vivono alla giornata cercando di tamponare i problemi, ma non sono in grado di indicare soluzioni concrete). E a tutt’oggi pochi si chiedono quali siano le vere ragioni di tale crisi.
A questo proposito oggi si afferma che l’attuale crisi è dovuta al fatto che la Democrazia europea non è ancora in grado regolare in modo efficace la vita dei Cittadini, ma lo sarà quando si riuscirà ad applicare in modo più completo i Principi della Social-democrazia.
Ma più si applicano i principi della Social-democrazia, e più la crisi si aggrava (aumenta l’inefficienza della Pubblica Amministrazione, peggiorano le condizioni economiche della nazioni, ecc …).
Ciò che manca sembra essere in primo luogo una chiarezza sulle cause più profonde della attuali crisi della Social-democrazia: come ammoniva Einstein, quando in un Sistema un problema persiste nonostante il tentativo di risolverlo, nel Sistema c’è certamente un difetto d’origine.
In altre parole, volendo seguire un approccio scientifico, quando qualcosa non funziona in un sistema è necessario chiedersi se esso non funziona “nonostante” l’applicazione di un certo metodo,
o se non funziona proprio “a causa” dell’applicazione di tale metodo.
Il problema attuale, appunto, è che oggi, mancando questa chiarezza di fondo sulle reali cause della attuale crisi delle Democrazia europea, chi governa il Sistema (Governi, Mercato, ecc …) continua erroneamente a pensare che esso non funzioni perchè “non si è applicato ancora abbastanza a fondo” il loro metodo.
Volendo risolvere gli attuali problemi della Social-democrazia è quindi necessario andare a monte delle ricette specifiche (che continuano a non funzionare). Ed andare a rivedere i Principi sui quali il Sistema si basa.
Più nello specifico, nel presente testo si evidenzia come l’attuale crisi della Società europea sia dovuta proprio al fatto che la Social-demcorazia è afflitta da alcuni “difetti di fabbrica” a causa dei quali essa, nel lungo periodo, è destinata a fallire (ovvero come essa sia incapace di risolvere i suoi problemi: per questa ragione oggi anche i maggiori esperti non sono in grado di indicare soluzioni alla crisi, e si accontentano di mettere qui e la delle pezze in attesa di tempi migliori).
Nel presente testo, andando all’origine del problema, si evidenzia come, tra le altre cose, il pensiero ideologico (ideale, astratto) sul quale si basa la Social-demcorazia, con l’idea di creare una società migliore di quella tradizionale, si sia sostituito ad un modo di vedere le cose e di affrontarle che per millenni ha permesso alla comunità dell’uomo (a livello locale) di sviluppare una vita priva degli attuali problemi (povertà, insicurezza sociale, ecc …).
Il risultato più evidente di ciò è la perdita del senso di responsabilità delle persone nei confronti della propria esistenza: senso di responsabilità che è il fattore fondamentale per il funzionamento di qualsiasi forma di società civile.
Con la Social-demcorazia si è cioè creato un sistema sociale nel quale le persone hanno finito con il lasciare nella mani di altri, assieme alla loro responsabilità nei confronti della propria vita, anche il loro potere (la loro libertà) che tradizionalmente detenevano nei confronti della loro comunità sociale.
Il problema è che questo modo di lasciare che altre persone prendano decisioni importanti per la propria vita può anche (almeno in teoria) funzionare nei primi tempi, ma presto genera un circolo vizioso nel quale i Cittadini divengono sempre meno responsabili di sé stessi (e quindi sempre un maggior peso economico per la società); e la Classe politica si astrae sempre più dalla vita reale del paese.
Il che significa che la “Classe politica e il “ceto dei dipendenti pubblici” finisce per vivere alle spalle degli altri Cittadini (ossia finiscono per curare sempre più i propri interessi invece di quelli dei Cittadini).
“OLTRE LA SOCIAL-DEMOCRAZIA”
SINOSSI del testo
[1ª PARTE]I FONDAMENTI DELLA DEMOCRAZIA
L’IMPOSTAZIONE LIBERALE E L’IMPOSTAZIONE SOCIAL-DEMOcRATICA DELLA DEMOCRAZIA
I.1 DEFINIZIONI DI SOCIALISMO E LIBERALISMO (sintesi)
Che cosa non significano, e che cosa non significano (secondo la definizione degli stessi sostenitori, ed i risultati della applicazioni storiche) i due termini Liberale (Liberalista) e Social-democratico (ovvero quali sono le Filosofie, le Teorie sulle quali si fondano le due forme di Democrazia attuale).
Oggi molti hanno una idea di Liberalismo e Socialismo che non corrisponde al significato reale del temine: spesso tali termini vengono usati con significati addirittura opposti. Si cerca di sfatare questi luoghi comuni: ● Il Liberalismo è spesso genericamente inteso come una impostazione della Società nella quale le Persone sono libere di fare ciò che vogliono ● si pensa che la Social-democrazia sia quella forma politica che (a) garantisce i diritti fondamentali delle persone, e (b) ne soddisfa al meglio i bisogni. ● si pensa che il pensiero liberale sia basato sull’individualismo ● si pensa che il Pensiero liberale sia quello della “Società basata sulla concorrenza”.
I.1 LA SOCIETÀ DI ORDINE NATURALE
La Società di Ordine naturale come essenza del modello liberale.
Le due concezioni della società derivano da due differenti concezioni del Mondo (della vita sulla Terra). Mentre la Democrazia originaria (che è ispirata alla Società tradizionale dell’uomo) è una “scoperta”, ossia è un qualcosa che l’uomo ha scoperto in decine di migliaia di anni di esperienze di gestione della sua comunità sociale, la Social-demcorazia è invece una invenzione (è inventata “dal nulla”) della mente di alcuni intellettuali i quali hanno definito “in astratto” un modello di società che non era stato mai applicato in precedenza (e del quale non avevano quindi a disposizione risultati per valutarne l’efficacia). Alcuni capitoli inclusi: ● le qualità universali della Società di ordine naturale ● i Valori tradizionali della Società dell’uomo ● l’ordine spontaneo (non-gerarchico, non autoritario) ● la Società di ordine naturale come sfruttamento dell’intelligenza della Natura
I.1 I CONCETTI DI BASE DELLE DUE FORME DI DEMOCRAZIA
i fondamenti delle due filosofie politiche del liberalismo classico e socialdemocratica
IL PERCHÈ DEI DUE MODELLI DI SOCIETÀ : LE FILOSOFIE ALLA BASE DEL PENSIERO POLITICO
Il perchè dei due modelli di società: le filosofie (modi di concepire la vita) alla base del pensiero politico.
QUALI SONO I PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DELLA DEMOCRAZIA?
I Valori dell’uomo indispensabili per lo sviluppo della società: l’importanza del concetto di libertà. I Diritti (Principi) fondamentali della società civile: diritto (libertà) di essere – Diritto di possesso (Proprietà)
I DIRITTI NATURALI: LIBERTÀ E PROPRIETÀ
Proprietà: ● il valore sociale originario della Proprietà ● la Proprietà come fondamento morale della Società ● la concezione attuale del diritto di proprietà ● la decadenza della Social-democrazia causata dallo sradicamento dell’uomo dalla proprietà.
■ LA QUESTIONE DEL BENE COMUNE e DEL VOLONTARISMO (la Nazione come “Proprietà estesa dei Cittadini”)
il Bene comune (quella parte del territorio che non è proprietà privata di un singolo individuo) era un bene di proprietà diretta degli abitanti del luogo (una vera e propria “Proprietà privata comune”, condivisa). La concezione tradizionale di bene comune, oggi venuta meno con il passaggio della Proprietà del Bene comuni nelle mani dello Stato, è il fattore che ha fatto funzionare con efficacia le Società tradizionali dell’uomo. Ciò ha implicazioni molto importanti per il fenomeno della “immigrazione clandestina”.
■ LA DEMOCRAZIA COME ASSOCIAZIONE DI PROPRIETARI
I CARDINI DELLA DEMOCRAZIA: • SOVRANITÀ (e ruolo dello Stato) • WELFARE • TASSE
■ SOVRANITÀ e RUOLO DELLO STATO
La questione della sovranità ● Equivoci relativi all’esercizio della sovranità (rappresentatività) ● l’impossibilità di cedere la sovranità: il potere sulle persone tende ad accrescere se stesso ● le qualità di una reale rappresentanza ● il ruolo dello stato (stato minimo).
La sovranità, secondo la Costituzione è la condizione sine qua non della Democrazia: il Cittadino è “sopra tutti”, e nessuna istituzione può avere più potere di lui. Nel caso in cui altre istituzioni dedicano per lui, si “prendano cura” di esso (come è nella Social-democrazia), viene annullato il principio vitale della Democrazia: la responsabilità del Cittadino nei confronti della Società: e da un lato aumentano i costi per “prendersi cura” del Cittadino, e dall’altro le Istituzioni che si occupano di lui (classe politica e burocratica) finiscono per rendersi indipendente dai bisogni dei cittadini, e per curare i propri interessi.
La Democrazia europea non è rappresentativa. L’equivoco sul significato di potere
IL SISTEMA DELLE TASSE (perché non funziona)
■ SPESE E TASSE IN DEMOCRAZIA. I problemi del fallimento economico degli Stati europei e dell’inefficacia dei servizi pubblici è strettamente legato all’adozione, da parte della Social-democrazia, del “Sistema delle tasse” per gestire le spese della Pubblica amministrazione. Le Tasse, nella Democrazia, nascono come collette, per coprire spese decise direttamente dai Cittadini (in questo caso si opera in un contesto di Economia reale). Oggi questa concezione è sostituita da un Sistema delle Tasse che conduce ad una Economia politica nel quale non valgono più le regole del mondo reale: qui un lavoro pubblico costa molto di più di quanto costava in un contesto tradizionale, ed i risultati effettivi sono di peggior qualità.
■ LA CONCEZIONE IDEOLOGICA DELLE TASSE In realtà le tasse in Social-democrazia sono utilizzate come strumento di potere, con la giustificazione ideologica che esse rappresentino una forma di “giustizia” nei confronti dei poveri (ri-distribuzione delle ricchezze). Tale concezione è un difetto di fabbrica della Social-demcorazia, che la porta ad un esaurimento delle sue risorse: oggi si è arrivati al punto che non funziona più l’assunto di base del “prendere ai ricchi per dare ai poveri” poiché sono proprio questi ultimi a dover pagare il peso maggiore delle spese dello Stato (tasse, licenze, multe, ecc …).
■ IL SISTEMA DELLE TASSE: POSSIBILI SOLUZIONI
– – – – – – – ( i seguenti capitoli sono ancora in via di sviluppo ) – – – – – –
I PROBLEMI DELLA SOCIAL-DEMOCRAZIA
PERCHÈ LA SOCIAL-DEMCORAZIA NON PUÒ FUNZIONARE
● IL RUOLO DELLO STATO (il significato della Sovranità del Cittadino) ● LA DEMOCRAZIA COME SISTEMA DI SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI (la questione del Welfare – dei “servizi pubblici”)
[2ª PARTE]VALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE
(parte in sviluppo)
ISSUES
Il differente funzionamento della Democrazia Liberale e della Socialdemocrazia nella aree istituzionali:
■ ANALISI COMPARATIVA DELLE VARIE AREE DEL WELFARE NELLA SOCIALDEMOCRAZIA E NEL LIBERALISMO CLASSICO (Istruzione, Giustizia, Sanità-Assistenza sociale, Pensioni, Sicurezza pubblica, ecc … )
■ CAUSE DEL MALFUNZIONAMENTO DELLA SOCIAL-DEMOCRAZIA ● ALTERNATIVE POSSIBILI
altro: ● Governo nazionale e governo locale (la questione dell’autonomia locale) • verso un Welfare 2.0 • Localismo/Federalismo • I problemi dell’Economia keynesiana • verso un nuovo Mercato post-socialdemocratico • I problemi (e le contraddizioni) del Neo-liberismo • La possibilità di seguire un sviluppo sostenibile ● Considerazioni sull’”Ordine Naturale”