► la blindatura delle Istituzioni governative: l’inutilità di praticare la via della protesta e di tentare di dialogare con esse
È necessario che chi vuole migliorare veramente le cose nel nostro sistema di government prenda atto del fatto che oggi il Potere istituzionale (la Politica dei Partiti) ha raggiunto un posizione di potere assoluto che non può più essere contrastato .
<vedi mio articolo “La Politica dei Cittadini (1): un possibile percorso per recuperare la democraticità del government (synopsis)“>
Il fatto è che nella attuale dimensione di government le Istituzioni (la Politica dei Partiti) hanno raggiunto una posizione di potere assoluto, per cui non serve a nulla protestare, cercare il dialogo con le Istituzioni : la Politica oggi persegue in modo esclusivo interessi ideologici o “materiali” diversi da quelli dei Cittadini, ed avendo “blindato” la sua posizione di potere , essa non lascia più alcuno spazio a ch i voglia sviluppare iniziative diverse da quelle che essi hanno già programmato.
<vedi mio articolo “Considerations on the need to innovate the strategies of the Dissidents > The errors of the current dissident approach (of the “critical opposition”)”>
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É quindi necessario comprendere che
non può più funzionare
una strada nella quale si chiede
una attenzione da parte delle Istituzioni governative
(nè ha senso .sviluppare una”opposizione critica” fatta di polemiche).
<vedi mio articolo “La Politica dei Cittadini (2): perchè i Movimenti di opposizione sono inevitabilmente destinati a fallire“>
Se si vuole migliorare le cose dal punto di vista del Government è quindi necessario seguire una strada (legale) che permetta alle Opposizioni di guadagnare una posizione di forza che che permetta di contrastare in qualche modo le Istituzioni politiche attuali.
► il “difetto di fabbrica” delle opposizioni e la necessità di fare un passo indietro
Le attuali Opposizioni (e i Dissidenti all’interno dei Movimenti) sono afflitte da un “difetto di fabbrica” che ne inficia i loro sforzi di migliorare le cose : essi paradossalmente adottano lo stesso approccio, gli stessi principi della Politica che ha creato i problemi che vogliono risolvere ( cercano di contrastare la Politica dei Partiti sul suo stesso terreno, nel quale essa è imbattibile).
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Quindi – come ammoniva Einstein – ora è necessario fare un passo indietro e fermarsi un attimo a riflettere su quali sono stati gli errori fin qui commessi (quegli errori che negli ultimi anni hanno permesso ai Poteri istituzionali di rafforzarsi ulteriormente)
Ciò che va fatto, con il ripartire dalle fondamenta, ridefinendo metodi, processi e strumenti funzionali ad un reale cambiamento .
<vedi mio articolo “ Politics of the 20th century is dead: it is necessary to restore real democratic Politics > current politicians do not act in a democratic mode at all ” >
► dall’opposizione passiva alla costruttività
Se si vogliono veramente migliorare le cose nel government e nella Società, dopo aver definito delle fondamenta funzionali ad un reale cambiamento,
è quindi necessario operare per
guadagnare un posizione di potere
che permetta di contrastare efficacemente
le azioni delle Istituzioni governative.
Ovvero, come illustrato nei miei articoli della serie Politica dei Cittadini, si tratta in primo luogo di ottenere un consenso popolare che permetta di sviluppare politiche che non possano essere contrastate dalle Istituzioni governative (i Politici alle Elezioni perderebbero l’unico lavoro che sanno fare).
Si tratta cioè di trasformare l’attuale approccio di opposizione passiva (il cercare il dialogo, ed eventualmente fare polemiche) in una “opposizione costruttiva” , pro-attiva con la quale i Cittadini comincino a ricostruire la reale Democrazia senza aspettare il permesso ed il supporto delle Istituzioni .
Come illustrato in seguito , questa forma di politica sviluppata dal basso (dal locale) permette appunto di ottenere un consenso che costituisce un potere di fatto che permette di interagire con una forte posizione di potere con le istituzioni governative.
<see my article “The need to activate a “positive action” of social activities: initiatives for real change“>
<vedi il mio articolo “La Politica dei Cittadini (3): Manifesto della Politica dei Cittadini (Sintesi delle caratteristiche di un Movimento di opposizione di successo) “>
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Dal punto di vista operativo ciò significa organizzare strumenti e processi che permettano ai Cittadini di attivare iniziative con le quali essi (in modo legale, e supportato da esperti dei vari settori) cominciano direttamente a creare soluzioni per i loro problemi (si tratta semplicemente di creare ciò che esiste già da secoli in alcuni ambiti locali come le piccole città di provincia degli USA).
<vedi mio articolo “ La Politica dei Cittadini (3): Manifesto della Politica dei Cittadini > le linee d’azione in generale “>
► azione “in parallelo” e “potere di fatto”
Il successo del nuovo approccio deriva da alcune caratteristiche peculiari della azione “politica” che sono sostanzialmente indipendenza dalle Istituzioni governative e acquisizione di un posizione di “potere di fatto” che permette di non essere ostacolati dalle istituzioni, e di trattare con esse da un posizione di forza. Più nello specifico si tratta di:
● agire “in parallelo” rispetto ai vari livelli di Government istituzionale (in una prima fase si opera a livello locale).
Tale modalità non ha bisogno né del permesso né del supporto della attuali Istituzioni governative, ed è assolutamente legale poiché in essa si sfruttano in modo ottimale le poche libertà d’azione permesse ancora dalle Leggi.
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● esercitare un “potere di fatto” che non può essere ignorato dalle Istituzioni governative.
Il fatto è che a tale modalità di government aderisce la maggior parte dei Cittadini poichè vi è una aggregazione su cause “universali” (bi-partisan), ed i Politici, se non vogliono essere bocciati alle successive elezioni, non si possono opporre.
<see my text “In Parallel government: Introduction to the Project Bottom-up Reform Initiative (Citizens Politics): the path of involvement of the Citizens“>
<see my text “The acquisition of a new ‘de facto power’”>
► le due fasi di sviluppo della Politica dei Cittadini: dal locale al nazionale
Su tale strada è possibile , per quanto si parta “dal piccolo” (dal locale), arrivare ad ottenere una posizione di forza che permetta di contrastare la Politica istituzionale nazionale .
Infatti dalla politica delle Iniziative sviluppate dai Cittadini ad una politica sovra-locale il passo è breve : le istituzioni sviluppate a livello locale possono , con una efficace coordinamento a livello sovra-locale, permettere ai Cittadini di partecipare ad un processo deliberativo anche a livello nazionale.
Ciò è possibile poichè:
● a livello sovra-locale ∙ ▫le decisioni da prendere a livello nazionale sono molto minori in una Democrazia che funziona egregiamente a livello locale.
In effetti gran parte delle “questioni nazionali” sono una invenzione della Politica dei partiti. Ossia essendo il compito di una Democrazia unicamente quello di risolvere i bisogni delle persone, essa deve agire laddove questi problemi esistono, ossia, appunto, a livello locale.
È per questa ragione che è necessario ripartire dall’unico posto dove ha sempre funzionato la Demos-crazia , laddove il Demos può esercitare direttamente la sua sovranità, il suo Potere deliberativo (si noti che questa è anche l’unica forma di Polis-tics possibile: all’interno della Polis, del proprio territorio)
In altre parole la Democrazia può funzionare solamente laddove i Cittadini possono esercitare una deliberazione consapevole: ossia dove i Cittadini non solo toccano con mano i loro problemi, ma dove essi possono anche concepire (magari con l’aiuto di esperti) possibili soluzioni.
<vedi il mio testo “La democrazia nasce come sistema di soddisfazione dei bisogni dei cittadini“>
<vedi il mio testo “The users of the Services are essential co-designers of the solutions to satisfy their needs“>
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● a livello sovra-locale non vi è una assoluta necessità di avere un government parlamentare, poichè laddove sia sviluppata una efficace forma di Democrazia diretta a livello locale, a livello nazionale è possibile, ad esempio, adottare il modello government by delegation già utilizzato con successo in casi come quello del G8 .
<see my text “The impossibility of having a real Democracy at the national level > A new form of representation at national level”>
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<vedi testo “Inevitabilità del fallimento (Le due fasi di sviluppo della Politica Spontanea: locale e nazionale)“>
<vedi il mio articolo “Le due fasi della Politica dei Cittadini (dal punto di vista operativo)“>