La crisi della Società europea deriva, in essenza, dalla applicazione una nuova visione del mondo che si basa su un pensiero “rivoluzionato” rispetto a quella tradizionale. Nel quale si arriva a ribaltare la visione tradizionale delle cose, dai Valori alle Scienze: le forme di Morale in vigore per decine di migliaia di anni vengono sostituite dalle nuove forme del “Politically correct”. La visione della comunità umana viene totalmente trasformata dalle nuove “Scienze sociali”. E perfino una scienza pragmatica come l’Economica viene sostituita dall’Economica politica, nella quale i limiti “oggettivi” della realtà vengono ignorati lasciando spazio alle nuove strategie “creative” delle Amministrazioni pubbliche.
Come evidenziato dalle ultime scoperte a proposito della malattia “mentale” del secolo – l’Alzaimer – la condizione intellettiva dell’uomo è influenzata dalle emozioni negative. Ovvero la paura è la leva sulla quale – operando ai livelli sotterranei del subconscio – i gestori della “Cultura moderna” sono in grado di “convincere” le masse a seguire le loro direttive (alle quali le persone si assoggettano docilmente).
Il problema non risiede quindi sul piano razionale, ma su quello psichico. Per questa ragione è necessario, a monte di qualsiasi tentativo di interpretare (o di riformare) l’attuale società (e la governance), effettuare una “analisi” degli aspetti psicologici della “bolla mentale” nella quale si vive oggi in occidente (una psico-analisi nel senso lato del termini).
Più nella specifico, ne “La manipolazione delle masse” si analizza la condizione “ideologizzata” nella quale l’uomo ha perduto gran parte della sua consapevolezza (consapevolezza delle sue responsabilità – e potenzialità – nei confronti dell’andamento delle cose della realtà che lo circonda).
Ovvero si analizzano le nuove modalità di “gestione” della coscienza l’uomo, il quale è oggi confinato in una bolla della ragione (termine creato dai dissidenti Sovietici, che per primi vissero tale dimensione). Condizione nella quale esso pensa di dover subordinare la sua vita a direttive di persone che lo guidino negli aspetti sociali e privati della sua vita. < vedi abstract >