- NETWORK DI AZIONI SOLIDALI– Volunteer and Crowdsourcing Network –
- GRUPPI DI ACQUISTO
- SOCIAL EXCHANGE/GESTIONE COMUNITARIA DI BENI Platform
- COMMERCIO DI PROSSIMITÀ(Local eCommerce)
- BUONA SPESA – SPESA TRASVERSALE
- SEGNALAZIONE/DENUNCIA FURTI E TRUFFE
- RECLAMI SOPRUSI(AUTHORITY PARTECIPATA)
- CLASS-ACTIONS LEGALI
- OGGETTI SMARRITI/RUBATI
- RACCOLTA ALTERNATIVA RIFIUTI INGOMBRANTI (EXCANGE)
- TRASPORTI URBANI CROWDSOURCING(MOBILITÀ 2.0)
NETWORK DI AZIONI SOLIDALI
– Volunteer and Crowdsourcing Network –
Il Crowdsourcing Solidarity Network
Si tratta di un “Social network” che opera come un Volunteer/Crowdsourcing Solidarity Network, ovvero di
una piattaforma che
favorisce un sharing di risorse
con il quale è possibile soddisfare bisogni sociali
oggi non soddisfatti
(le persone mettono a disposizione di altri tempo, strumenti, denaro, ecc …).
Il Crowdsourcing Solidarity Network permette di sviluppare le qualità sociali sulle quali oggi si pone il focus per progettare soluzioni che permettano alla Democrazia di uscire dalla crisi che la affligge (fallimento economico delle PA, inefficacia dei servizi pubblici, ecc …): equity, inclusione, miglioramento della qualità della vita nelle Città, sviluppo di Imprenditoria sociale, resposabilizzazione dei Cittadini, sviluppo di processi di gestione del territorio partecipati dai Cittaadini, creazione di comunità sociali.
Il Network come Welfare 2.0
Il Crowdsourcing Solidarity Network
rappresenta lo sviluppo di una Sharing Society
nella quale si sviluppa un vero e proprio Welfare 2.0
fatto di interventi (“servizi”) integrativi rispetto a quelli istituzionali <vedi dcumenti .. >
Sostanzialmente il Crowdsourcing Solidarity Network rappresenta una forma evoluta di Welfare, un “Welfare integrativo” ● con servizi complementari a quelli Istituzioni pubbliche ● supportati direttamente dai cittadini – e da Imprese sociali: erogati con prestazioni dirette, o supportati con crowdfunding.
Ovvero Crowdsourcing Solidarity Network ha lo scopo di supportare lo sviluppo della nascente Sharing Society, pone le basi per un Welfare 2.0 fatto di “servizi” Welfare integrativi che intervengono laddove i servizi attuali – anche nelle Democrazie più evolute e ricche – non sono in rado di intervenire:
Dobbiamo ricordare che il Welfare non è concepito per intervenire nel “piccolo” (gli “ultimi” – anziani o altre categorie deboli – dipendono sempre dalla carità di istituzioni private, o, laddove sia rimasto un qualche senso di comunità, dai dalla disponibilità dei coinquilini); nè per intervenire con tempestività nelle situazioni di bisogno (a causa dei tempi burocratici non è possibile soddisfare bisogni urgenti). Ovvero le istituzioni del Welfare intervengono solo quando siano giustificati l’intervento di guardia medica, ambulanza o vigili del fuoco.
A causa di ciò, le istituzioni della Democrazia moderna non sono in grado, ad esempio, di intervenire per aiutare una persona anziana che improvvisamente non sia più in grado di andare a fare la spesa..
Il problema è quindi che all’interno della Democrazia moderna rimane in ogni caso necessario creare nuovi istituzioni “non governative” per non lasciare nessuno indietro.
Il Crowdsourcing Solidarity Network si pone come
soluzione rispetto ai limiti del Welfare moderno,
proponendo una Rete di solidarietà
in grado di soddisfare quei bisogni sociali
che le Istituzioni governative attuali non sono in grado di soddisfare.
Una rete che, appunto, favorisce lo sviluppo di servizi complementari (integrativi rispetto a quelli istituzionali).
Il ruolo sociale del Network di Solidarietà
Tra le altre cose, a monte di tutto, il Crowdsourcing Solidarity Network induce a livello sociale un recupero di quelle qualità che oggi vengono a mancare (e che determinano la crisi attuale, forse più che non la crisi economica): il senso di responsabilità dei cittadini nei confronti dei concittadini (i primi, vedendo esposte le richieste di soddisfazione di bisogni, prendono coscienza dei problemi esistenti nel loro quartiere), e quindi il senso ci comunità (i cittadini si rendono inoltre conto, con soddisfazione, di essere in grado di soddisfare bisogni di concittadini).
Si noti che un tempo questi Valori (e le azioni di solidarietà) legate al senso di comunità erano alla base della vita dei quartieri della Città. Il Crowdsourcing Solidarity Network quindi, sostanzialmente, inducendo la creazione di nuovi “servizi pubblici” complementari a quelli istituzionali, permette di recuperare – sotto nuove spoglie – le pratices tradizionali delle comunità locali all’interno delle Città.
Questi risultati sono ottenuti poiché il Crowdsourcing Solidarity Network in primo luogo produce una informazione che porta a galla bisogni da soddisfare che il Welfare attuale non è nemmeno in grado di individuare.
E quindi permette ai cittadini di organizzarsi per creare soluzioni specifiche per i problemi individuati.
-
>> forse per ora no >>> è un qualcosa che ha a che fare con la Sussidiarità .. che bià dai prin anni ‘90 .. indicava la necessità ..
Altre App/Piattaforme del settore del “Welfare integrativo” sono:
● Authority partecipata – Segnalazione abusi da parte di Aziende e di Istituzioni pubbliche.
● Class Action che permette ai cittadini di riunirsi in gruppi per intraprendere cause di class action.
Il Crowdsourcing Solidarity Network permette di sviluppare le qualità sociali richieste oggi dalle Istituzioni, come equity, inclusione, partecipazione e responsabilizzazione dei cittadini, creazione di comunità sociali, miglioramento della qualità della vita nelle Città, sviluppo di Imprenditoria sociale, responsabilizzazione dei Cittadini, partecipazione all’Amministrazione del territorio, sviluppo di processi di gestione del territorio partecipati dai Cittadini.
-
(ovvero permette di risolvendo i problemi attuali .. Inequality di marginalizzazione, esclusione …
Ciò è possibile, tra le altre cose, poiché si sposta l’attuale focus delle iniziative di solidarietà dall’aspetto economico a quello della contribuzione operativo di volontariato.
Alcune peculiarità dell’azione del Crowdsourcing Solidarity Network sono:
● dis-intermediazione: il fatto che chi operi direttamente sul problema, senza intermediari che gli illustrino ai cittadini i problemi, e che “gestiscano” denaro da essi offerto, permette non solo di avere notevoli risparmi (le organizzazione di “gestione” del denaro, come si è visto per il WWF, assorbono la quasi totalità del denaro raccolto per “esigenze interne”), ma anche di sviluppare una maggior consapevolezza da parte dei cittadini e di ottenere interventi qualitativamente migliori di quelli degli operatori istituzionali.
Come si illustra in altri documenti relativi ad amministrazione partecipata, chi abita nel luogo in sui si interviene conosce meglio le situazioni specifiche in cui è necessario intervenire, ed opera quindi non solo con maggior cognizione di causa, ma anche con maggior “sentimento”.
Si deve inoltre considerare inoltre che quando c’è bisogno di professionalità specifiche, il crowd locale dispone di skill ed expertise non inferiori a quelli a disposizione delle Istituzioni. La possibilità si sviluppare interventi altamente efficaci è data dagli strumenti offerti dalla piattaforma che facilitano la nascita di Imprese sociali a livello locale.
● engagement: le modalità con le quali i cittadini operano sul Network sono uno stimolo per i cittadini ad operare per sviluppare azioni di solidarietà nei confronti dei concittadini bisognosi.
GRUPPI DI ACQUISTO
E’ una delle Social App della serie Consumismo 2.0 – che può esistere tanto come App standalone, quanto con altre App/Web Platforms della serie (Network di azioni solidali, Proximity Commerce Platform, Social exchange/gestione comunitaria di beni).
Si tratta di un sistema che permette ai consumatori di creare Gruppi per acquistare prodotti su quali avere più vantaggi: qualità, sconti, economie nelle spedizioni, ecc …
I Gruppi possono trattare direttamente con i vari anelli della catena di distribuzione (produttori, grossisti, negozianti) per ottenere i vantaggi (sconti, personalizzazione, ecc …).
Nella maggior parte dei casi ci si rivolge ad anelli della catena di distribuzione precedenti all’anello finale (negozio): grossisti o produttori (soprattutto contadini).
Una delle abitudini tradizionali più diffuse era quella di comperare in gruppo, direttamente dai viticoltori. damigiane di vino da imbottigliare.
La dis-intermediazione della distribuzione e le sinergie tra produttori (favorite dalla piattaforma) permettono di avere maggior qualità dei prodotti ad prezzi inferiori.
Ma l’aspetto Social della Piattaforma incrementa ulteriormente tali qualità: lo sharing di risorse tra utenti permette, ad esempio, di abbassare i costi di trasporto; o il supporto del crowd sul Network aiuta le persone a scegliere i prodotti.
Il sistema offre anche una interfaccia per il settore produzione/distribuzione (sono features della piattaforma di Commercio di Prossimità) nella quale i fornitori hanno la possibilità di organizzarsi tra loro per sviluppare sinergie per offrire servizi migliori (es.: offrire una aggregazione dell’offerta) ed economie di scala (es.: organizzare trasporti collettivi in città).
Inoltre in tale piattaforma i produttori sono supportati da consulenti (e possono aggregarsi in alcune tipologie di cooperative e imprese). Con questa facilitazione della distribuzione di prodotti a Km 0 i fornitori “deboli” (es.: i contadini) possono competere con il business organizzato dei Supermercati.
La piattaforma induce lo sviluppo di nuove pratices, come la possibilità per un consumatore del gruppo di recarsi in campagna – facendosi una gita domenicale – per recuperare la merce (si prevede la definizione di fornitori/collettori degli ordini).
La piattaforma permette ai produttori di organizzare eventi e fiere nel paese (oggi esistono gli eventi di degustazione del vino, e le fiere delle ciliege, dei peperoni, ecc …). E mercatini ad hoc (che possono essere creati periodicamente anche in città, la Domenica – come oggi avviene per casi “molto controllati” – ed in quella occasione consegnare gli ordini).
SOCIAL EXCHANGE/GESTIONE COMUNITARIA DI BENI Platform
Si tratta di una piattaforma che offre modalità di Consumismo 2.0, nella quale vi è possibilità di scambio di beni usati (cessione gratuita o prestito); ma anche di sviluppo di altre pratices di smart chitizenship, tra le quali “Student exchange” ed “Home-swap”.
Le features di base della Piattaforma sono:
■ scambio in quanto cessione tradizionale di beni.
■ scambio in quanto prestito di strumenti e beni (gli strumenti che oggi si noleggiano a caro prezzo come trapano a percussione, aspirapolvere a vapore, ecc …).
Ma anche:
■ scambio di studenti (figli) ed abitazioni: vengono sviluppate, in nuova modalità, pratices di exchange in uso dall’era pre-Internet: ● “student exchange program”, con i quali si ospitano reciprocamente i figli (in paesi stranieri) ● home-swap and home-sharing scambio abitazioni (per le vacanze).
Le attività di scambio merce della Piattaforma si evolvono in features che rappresentano nuove tipologie di social pratices come la
■ “gestione comunitaria” di beni – grazie ai meccanismi innovativi di reputazione e di creazione di relazioni amichevoli è possibile creare relazioni di fiducia che possono dar luogo a gestione in comunità di beni utili (una sorta di pooling di strumenti, condivisi da qualcuno che ne è già proprietario, o acquistati e gestiti da un gruppo di persone).
Peculiarità della piattaforma di exchange
Una delle differenze sostanziali tra la Piattaforma di exchange e quelle attuali come eBay, Bakeca è nello “scambio”: in questo caso non vi è nè una vendita, né uno scambio reale di beni (o prestazioni); e nemmeno una semplice cessione gratuita. Ma rimane sostanzialmente il meccanismo dello scambio grazie ad un sistema di “credits”.
Questi credits accumulati da un utente divengono per esso un vantaggio sostanziale: esso, ad esempio, ha una priorità sulla scelta delle offerte disponibili sul Sito.
-
(Couch surfing utilizza un criterio simile).
Uno di valori della soluzione è nell’integrazione con la Piattaforma di Azioni di solidarietà.
Altre differenze con le piattaforme esistenti risiedono, tra le altre cose, nelle modalità con le quali vengono indicati i livelli di reputazione degli utenti; e nei meccanismi di ritiro delle merci (ad esempio, per avere la sicurezza che la persona che ha preso un appuntamento per il ritiro del bene si presenti, e non faccia perdere tempo a tutta la comunità).
( Internet to reality )
( METT LINK vedi capitolo su PAGE&POST )
La piattaforma è strutturata in modo da favorire gli scambi ad un livello locale, poiché l’esperienza insegna che a livello locale (ovvero dove si sviluppano forme di relazione “reali”, e non “su Internet”, si ottengono forme di collaborazione più proficue – si vedano le considerazioni sulla policy “Internet 2 Reality”).
Raccolta rifiuti ingombranti alterantiva
La Piattaforma Exchange è proposta anche in una versione che si integra con il sistema istituzionale di raccolti rifiuti: si propone un sistema che permette di recuperare oggetti oggi smaltiti come rifiuti ma ancora utilizzabili; e contemporaneamente di sollevare il Servizio pubblico di parte del lavoro di recupero a domicilio di tali oggetti.
COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
(Local eCommerce)
Una Piattaforma Web per il “Commercio di Prossimità” che definisce una nuova generazione di eCommerce, basata su
modalità di commercio radicalmente innovative
nelle quali si integrano distribuzione locale (piccolo negozio)
con l’eCommerce attuale;
ma anche i produttori (Km0) e i negozianti,
fondamentalmente incentrata su un Social Network basato su nuove pratices di Consumerism 2.0.
La Piattaforma presenta modalità di commercio che definiscono
un’era post-Amazon
nella quale i “consumatori”
sono in grado di sviluppare
nuove forme di acquisto intelligente.
Modalità di acquisto nelle quale si sostituisce all’acquisto di impulso (il tipico atteggiamento del “consumatore” spinto oggi dalle strategie di marketing ad acquistare in modo irrazionale, seguendo inconsapevolmente spinte emozionali) con un acquisto intelligente, ragionato (consapevole).
La “Piattaforma per il Commercio di Prossimità” rappresenta una controtendenza rispetto al Mercato nella sua forma attuale (ma in linea con le tendenze che si stanno diffondendo sul Web).
Ovvero si seguono nuovi trend:
1) consapevolezza di acquisto contro acquisto d’impulso
La Piattaforma si pone come radicale innovazione rispetto ad un Mercato nel quale si sta andando in una direzione nella quale si sviluppano nuove evoluzioni del modello dell’acquisto d’impulso.
Oggi, appunto, si cerca di superare la necessità di portare il consumatore al Supermercato o davanti ad un sito di eComemrce per spingerlo ad effettuare un acquisto. Il cui più alto di queste strategie è il device Alexa (di Amazon) che ci ascolta durante tutta la giornata, ed è in grado di “trasformare” i nostri desideri, automaticamente, in acquisti d’impulso (poichè conosce il numero della nostra carta di credito). La tendenza è appunto a rendere il consumatore sempre più passivo: nelle sue scelte vi è sempre meno intelligenza, e sempre maggior dipendenza dalla “spinta” emozionale.
Il sistema offerto dalla “Piattaforma Web per il Commercio di Prossimità”, appunto, va in direzione opposta, riportando il consumatore in una dimensione di maggior consapevolezza d’acquisto.
2) tecnologie realmente utili e non futuribili
La Piattaforma va anche in direzione opposta alle tendenze tecnologiche che seguono l’idea di consegne “futuribili” come i droni volanti (che, anche solo dal punto giuridico, non potranno mai essere compatibili con le Leggi attuali), proponendo, ad esempio, modalità di consegna in direzione di una innovazione più terra terra (riportando tutto al “qui ed ora”), nelle quali si recuperano le pratices tradizionali – riproposte in modalità innovative – della consegna a domicilio del negozio di quartiere (o l’approvvigionamento “in campagna” di prodotti stagionali come le damigiane di vino).
Ed offrendo altre tipologie di pratices, come nuove forme di distribuzione dal basso, crowdsourcing (come i “BlaBlaCar” per le merci – o “Ponyxpress” crowd); o i “Gruppi di acquisto”.
Caratteristiche del piattaforma:
Commercio di prossimità (intesa sia come rivendita di vicinato, che come approvvigionamento da produttori nell’area – KM 0 );
Social network per Smart Shoppping che mette in grado i consumatori di ottimizzare gli acquisti, scegliendo in modo intelligente la qualità dei prodotti, e risparmiando (notevolmente) sulle spese.
Ma è anche una Piattaforma di Business 2.0 (le due sezioni sono integrate) nella quale produttori e rivenditori si organizzano per ottimizzare la distribuzione. I vantaggi dal lato Business sono:
● è possibile avere un vasto assortimento anche in negozi piccoli: grazie alla piattaforma che offre una esposizione della merce sul Web, e su postazioni in store, è possibile esporre alcune merci e tenerne altre in magazzini remoti (che possono essere anche cantine o garage nell’edificio). Il negozio può anche “ordinare sul venduto” (ad esempio per gli ordini stagionali, vino, olio, ecc … – nel negozio si può offrire una degustazione).
● i negozi non hanno bisogno di “passaggio” (esposizione su via altamente frequentata) ma possono anche essere situati in cortili (il passaparola che li fa conoscere avviene in massima parte sul Web).
● i produttori: possono coordinare le loro azioni con i rivenditori; ma anche organizzarsi tra di essi, ad esempio per i trasporti in città.
nuove pratices di Consumerism 2.0
● innovativo è l’aspetto multi-channel della distribuzione, ossia la possibilità per l’utente finale di procurarsi la spesa (1) nel negozio (con possibilità innovative come il “ritiro al volo”) (2) o in alternativa acquistare alcune tipologie di prodotti direttamente dai produttori (in questo caso la Piattaforma permette anche acquisti di gruppo). In questo caso i negozi possono divenire intermediari, o semplici punti di ritiro della merce.
● ed innovativo è l’aspetto delle consegne: la Piattaforma offre la possibilità di ● ”ritiro al volo” (ordine via Smartphone e borse consegnate al volo davanti al negozio; e di consegna a domicilio – tra le altre cose, il negozio può agire da collettore della merce di più negozi). E’ possibile organizzare ● uno Sharing delle consegne.
● di Certificazione della qualità crowdsourcing dei prodotti (non solo tramite “reputazione crowd”, ma anche con nuove forme di certificazione crowd-based – con livello di certificazione equivalente a quelle istituzionali).
La Piattaforma è integrabile con le Apps (Smart Social Apps) descritte in altri punti, come ● Network di Azioni solidali ● Social exchange/Gestione comunitaria di beni ● Buona spesa/Spesa trasversale ● Gruppi di Acquisto.
BUONA SPESA – SPESA TRASVERSALE
Buona spesa è una piattaforma crowdsourcing che presenta un “supermercato virtuale” nel quale gli utenti possono trovare un meta-catalogo composto dai prodotti di più supermercati: i prodotti “più votati” dagli utenti.
Gli utenti posso quindi effettuare delle “spese trasversali” guidati da un sistema di “User Guided Shopping” (oltre al catalogo “trasversale” si trovano varie forme di supporto gestite dal crowd).
Gli strumenti disponibili sul Sito permettono di creare delle shopping list e di pianificare le spese nei vari supermercati (anche con sistemi di “spese di gruppo” – all’interno dei componenti familiari, della scala del condominio; ma anche per altre comunità “traversali” che possono essere create sul Sito).
Le funzionalità innovative della Piattaforma Buona Spesa permettono di accedere non solo ad una dimensione di Smart Consumerism ma anche di Social Life 2.0 (ad esempio: favorire la spesa di persone che non sono in grado di uscire di casa – in questo caso è possibile l’integrazione con il Network di solidarietà).
La piattaforma Buona Spesa offre anche una sezione “professionale”, nella quale i Supermercati possono operare sul Sito.
Essi, ad esempio, possono presentare le loro offerte nella sezione “Volantini online”; in questo modo gli utenti hanno la possibilità di confrontare in modo molto efficiente le offerte di vari Supermercati. E possono anche inserire informazioni utili per gli utenti, creare strategie ad hoc, ecc .. (o sviluppare nuove tipologie di consegna, grazie all’integrazione con la piattaforma eCommerce di prossimità)
La Piattaforma mantiene comunque una forte indipendenza dagli attori della distribuzione (mantiene l’identità di un sito “crowd” indipendente – la presenza dei Distributori crea concorrenza sul mercato, e la necessità di sviluppare nuove offerte).
La Piattaforma è particolarmente utile per i Supermercati, poiché, tra le altre cose, nei vari canali disponibili sul Sito essi possono ottenere un circostanziato feedback. e mirare meglio le loro offerte.
Tra le pratices innovative offerte dalla Piattaforma vi è la possibilità di fare la spesa per persone che non sono in grado di farla (sia dal punto di vista logistico che economico (vi è una integrazione con le funzioni della Piattaforma Network di azioni solidali.
La Piattaforma Buona Spesa offre molte “utility”, come statistiche, “assistente” (ad esempio segnala quando si è superata la soglia minima di scorta di un prodotto, o quando si è prossimi al limite di budget fissato per un certo periodo). O l’App “MyFinace” che aiuta nella gestione delle Economie domestiche.
La piattaforma è poi integrata con altre piattaforme come illustrate in altre punti come Gruppi di Acquisto.
SEGNALAZIONE/DENUNCIA FURTI E TRUFFE
Una Piattaforma per la Segnalazioni crimini che permette ai cittadini di prendere le dovute precauzioni e di proteggersi da essi (si trovano informazione sulle metodologie utilizzate nelle truffe, sulle aree dove si effettuano rapine e borseggi, ecc …).
Si favorisce la nascita di varie forme di organizzazione di difesa da crimini.
Opera su due livelli (integrati):
● a livello Citizen (anche riuniti in Communities) in quanto prevenzione e difesa ( Crowdsourcing tasks).
● con interazione tra Cittadini ed Istituzioni: Istituzioni locali e Forze di Pubblica sicurezza (che dispongono di una interfaccia dedicata)
Questa interazione Cittadini/Istituzioni permette di creare una Sicurezza Pubblica Partecipata (la piattaforma prevede delle modalità di interazione in questo senso) che permette alle Istituzioni di trattare – con maggior efficacia – un maggior numero di “denunce” da parte dei cittadini.
Fa parte del Piattaforma più estesa Social Participated Institutions.
RECLAMI SOPRUSI
(AUTHORITY PARTECIPATA)
Un Sistema di segnalazione
di abusi (ed inefficienze)
da parte di Fornitori privati e ● Enti pubblici.
Una Authority Partecipata: diviene una sorta di Istituzione partecipata (“dal basso”) con le funzioni delle attuali Authority (vi può essere una integrazione tra la Autority dei cittadini e quella tradizionale: in questo caso si facilita, di molto, il lavoro delle Authority).
Ciò sembra essere indispensabile poiché l’Authority istituzionale non è affatto in grado di svolgere il compito di protezione dei Cittadini ad essa affidato dalle leggi (come quello di proteggere i cittadini dalle telefonate promozionali indesiderate).
-
– inoltre .. da quando l’Authority ha istituito una iniziativa che promette di difendere da tali abusi gli utenti che si registrano, ma non funziona).
-
La piattaforma può essere abilitata per la segnalazione di inefficienze da parte degli Enti pubblici di erogazione di servizi.
Per quanto riguarda gli Enti pubblici, la piattaforma è anche finalizzata alla soluzione dei problemi che vengono segnalati dai cittadini: essa è collegata ad altri strumenti di Progettazione partecipata (vedi Open PA).
E’ collegato alla App Class Actions.
CLASS-ACTIONS LEGALI
Una piattaforma che permette ai cittadini di riunirsi in gruppi per sviluppare Class actions. I cittadini trovano varie forme di assistenza (in gran parte sviluppata in forme di volontariato) da parte di esperti ed Avvocati.
La Piattaforma è molto più di un sistema di supporto alle attuali modalità di sviluppo di Class actions, poiché con essa è possibile cambiare radicalmente il panorama dell’interazione dei cittadini con le Istituzioni pubbliche e le Aziende. Poiché le pratices offerte dalla Piattaforma permettono un notevole empowering della cittadinanza: si stabilisce un nuovo livello di “potere” (implicito) nei confronti di Istituzioni e Mercato – si crea una sorta di Garante/Authority con il quale è possibile far cessare comportamenti non corretti da parte di Aziende o Istituzioni.
Funzionalità:
● organizzazione dei cittadini attorno ad una causa.
● crowdfungig per la causa (tener conto che spesso si tratta di cause che possono beneficiare migliaia di cittadini).
● organizzazione di professionisti che vogliano supportare i cittadini (un network di solidarietà professionale che va dai consigli al supporto in tribunale – l’eventuale pagamento delle spese può avvenire tramite crowdfunding).
OGGETTI SMARRITI/RUBATI
Una App che permette di segnalare oggetti ritrovati rubati/smarriti (dal cappellino alle chiavi e alla auto o bici abbandonata/rubata – anche animali smarriti).
-
E’ una delle declinazioni delle “segnalazioni problemi”. LostAndFound
Originalità: aggiunge l’aspetto Social Network di Solidarietà (ed altre innovazioni) che mancano alle attuali realizzazioni (ad esempio il supporto della comunità per la ricerca: consigli e consulenze legali come il “dove cercare” e come effettuare la denuncia).
Per gli animali vi possono essere mobilitazioni del vicinato (ad esempio: sui classici volantini appesi sul luogo vi è l’indirizzo della scheda web, sulla quale si aggiornano gli avvistamenti).
Oggetti smarriti – Funzionamento di massima: vi sono due possibilità, foto dell’oggetto con l’App segna automaticamente la posizione sulla mappa; oppure, più tradizionale, chi ha perduto legge una descrizione superficiale e una indicazione della zona, e deve descrivere l’oggetto affinché chi lo ha ritrovato sveli il luogo preciso (nel caso di chiavi, o oggetti di valore, chi ritrova può portarseli a casa).
Vi è la possibilità (premium) di registrare l’oggetto e applicare una etichetta ad esso che permette di rintracciarlo in un Database.
Può essere utilizzata per chiavi, animali domestici, ecc …
RACCOLTA ALTERNATIVA RIFIUTI INGOMBRANTI (EXCANGE)
App e Sito. Permette di riciclare alcuni degli oggetti che oggi vengono recuperati (ed eliminati) dalle Aziende di raccolta rifiuti.
In parte ciò riguarda la raccolta dei rifiuti pesanti (frigoriferi, armadi, ..) che spesso sono ancora utilizzabili (ma non solo, anche oggetti piccoli che vengono buttati nella spazzatura; vestiti; ecc …).
Ciò presenta almeno due vantaggi: (1) riciclo di oggetti usati; (2) alleggerimento del carico di lavoro della PA.
Poichè molti di questi oggetti sono ancora utilizzabili, si tratta di una vera e propria forma di exchange: una forma di Consumismo 2.0 nella quale si riciclano gli oggetti che possono essere in qualche modo ancora utili.
TRASPORTI URBANI CROWDSOURCING
(MOBILITÀ 2.0)
Si tratta di una App che è una variante si servizi come BlaBlaCar che opera per i servizi dei “trasporti pubblici”: le persone in attesa di un mezzo pubblico possono essere raccolte da chi passa in auto e va nella direzione di chi è in attesa del mezzo pubblico.
Il servizio può essere gratuito (sul modello di CoachSourfing) e/o a pagamento (come Arbnb, Uber, ecc …). Nel caso a pagamento vi possono essere mini-tariffe, anche solo 10 centesimi, che vengono scalate da denaro caricato su una card, come avviene per ToBike o le “bici cinesi”).
Funzionamento: il telefonino di chi si muove in auto si mette direttamente in contatto con l’app di chi è alla fermata. Ovviamente vi sono richieste speciali da parte del richiedente (ad esempio richiede guidatore solo donna). E le forme di reputazione ormai tipiche di questi servizi Web.
Questo servizio può funzionare sia in città, che fuori città.
Vi sono molte possibili declinazioni di questa pratice: si possono creare pooling di persone che, ad esempio, vanno ogni mattina al lavoro.