Si valuti quanto le regole siano un beneficio per il Crony capitalism:

– le regole dure servono per tener fuori dal mercato produttori concorrenti dei “grandi produttori” (Crony capitalists) che non possono adeguarsi a norme così restrittive: la frode in questo caso è nei confronti di tali produttori minori: piccole imprese, imprese di nazioni “minori” o esterne all’UE, ecc … ).

– le regole sono in realtà un modo per ricevere sussidi dallo Stato (prendere dei soldi dai Cittadini, a prescindere dal fatto che questi acquistino un prodotto del settore)

– le regole non hanno quasi nessun nesso con la realtà: non servono raggiungere risultati veramente utili come: sicurezza, salvaguardia dell’ambiente, ma sono solo pretesti per poter applicare le due strategie precedenti (vedi il caso dei diesel classe 5 e 6, di fatto inapplicabili).

I problemi sono:

– il controllato che è anche il controllore, ossia del fatto in sé che vi siano organismi che regolamentano un mercato di cui essi stessi sono gli attori (Stato e Crony capitalist ad esso intimamente legati).

– il “consumo coatto”: si costringono i cittadini a comperare nuovi prodotti “a norma”.