• “Crescita morale”. L’ultima missione del Pd è rieducare gli italiani – il Giornale

    9 years ago
    Un governo che si interessa della salute (morale) pubblica è capace di tutto. La Serracchiani vuole un indice del bene e del male?

    Le scuole di partito sanno sempre un po’ di sacrestia, quelle laiche forse di più. Ecco una prova.

    Deborah Serracchiani, prof per un giorno alle «classi democratiche» del renzismo, svela che il Pd vuole prendersi cura della nostra anima. «Noi non possiamo pensare solo all’economia, ma abbiamo il dovere di preoccuparci anche della crescita morale di questo Paese». Brivido. Magari anche no, perché quando un governo si interessa della salute (morale) pubblica è capace di tutto.

    Che significa esattamente «crescita morale»? La Serracchiani sta pensando a

    un indice del bene e del male?

    Messa così sembra la Fattoria degli animali di Orwell: quattro gambe buono, due gambe cattivo. O viceversa. La paura a questo punto è che il renzismo sotto la parola rottamazione nasconda la suggestione di voler cambiare la testa degli italiani, dall’alto, a colpi di maggioranza politica. È una tentazione antica e di solito fa danni. È la vocazione al partito, anzi al governo etico. È l’idea che

    loro sanno cosa devi pensare,
    come devi guardare il mondo per non essere moralmente retrogrado
    .

    E loro sono lo Stato.

    Il problema qui allora non sono più le unioni civili, le adozioni, lo ius soli o qualsiasi questione dove ballano i principi etici. Si può essere d’accordo con la Cirinnà e non con Gandolfini, ma il rischio, a sentire la Serracchiani, è che

    lo Stato ti entri in casa, in camera da letto, nei tuoi vizi e nelle tue abitudini private, nei tuoi stili di vita, se ti curi o non ti curi, se fumi o non fumi, se sei vegano o carnivoro.

    Quando si aprono certe porte poi passa di tutto. La frase della professoressa Serrachiani mette a nudo una

    presunzione di superiorità morale.

    È questa la linea che divide un libertario da un moralista. Un libertario difende con tutti i mezzi i diritti individuali, un moralista si preoccupa della crescita morale del Paese. Poi tutti e due possono essere favorevoli allo ius soli, ma partono da punti diversi.

    La Serracchiani, sempre nella stessa lezione, raccomanda il dovere di allargare i diritti sociali. Anche qui, che significa? Quali sono i confini dei diritti sociali? Un libertario parla di diritti individuali, perché in quel «sociali» ci finisce dentro di tutto. L’amore, per esempio. Il guaio è che in giro ci sono troppi desideri mascherati da diritti. Avere un figlio è un gran bel desiderio, ma non è un diritto.