Il Falso Mito dei Partigiani | Swan Station
9 years ago
Il 25 aprile 1945 i partigiani entravano a Milano sancendo in via definitiva la liberazione dell’Italia dalla dominazione nazista.
E da allora questa giornata è festa nazionale anche se col tempo si è sempre più mitizzato i partigiani trasformando il 25 aprile da festa nazionale a seconda festa dell’unità.
I partigiani sono la punta dell’iceberg dell’enorme macchina della resistenza all’occupazione nazista, erano i più forti ed organizzati e nel tempo furono incensati dalla politica, incensati dal cinema (e ricordo che buona parte del mondo dello spettacolo italiano è feudo della sinistra) e incensati da libri scolastici troppo faciloni e superficiali sull’argomento.
I partigiani sono stati elevati a mito eroico e leggendario cancellando o meglio nascondendo quella parolina fondamentale che riassume l’effettivo ruolo dei partigiani.
La parola è Contribuire.
Contribuire, i partigiani non hanno liberato l’Italia come ci viene propinato da ormai 70 anni. I partigiani hanno contribuito a questa cosa supportando l’avanzata angloamericana lungo lo stivale con azioni di guerriglia e sabotaggio molto utili a sfiancare i tedeschi.
E oltre a questo i partigiani hanno goduto del sempre più rapido e radicale cambiamento geopolitico: più si avvicinava il 1945 più la Germania era circondata e con l’acqua alla gola costretta ad abbandonare qualsiasi territorio non indispensabile per ripiegare verso Berlino.
La famosa entrata trionfale a Milano non è altro che aver trovato la strada sgombra e aver cavalcato l’onda del momento, se ci fosse stata anche solo un’unità della Wehrmacht lungo il percorso altro che entrata trionfale.
Un falso mito creato per esaltare il coraggio del popolo capace di rialzarsi, se in Sicilia fossero sbarcati i sovietici nessun problema, siccome son sbarcate due nazioni capitaliste meglio dimenticare e nascondere tutto sotto il tappeto.
È questo che mi infastidisce del 25 aprile, una festa che fosse per me cancellerei dal calendario,
il fatto che non si sta esaltando la liberazione ma solo un partito o più genericamente un’ideologia.
Non sto dicendo che tutta la gente che ha passato in montagna mesi e mesi non vada riconosciuta ed onorata, dico solo che
nei festeggiamenti dovrebbero esserci anche gli ambasciatori americani ed inglesi giusto come forma di riconoscimento a due paesi che hanno messo in gioco migliaia di loro uomini.
Vero, non l’hanno fatto per spirito d’altruismo ma perché eravamo in una posizione geografica perfetta per chiudere a tenaglia i nazisti, però un grazie non ha mai ammazzato nessuno.
La tipica disonestà intellettuale e la volontà di alterare la storia per proprio tornaconto politico.
E questo, oltre a creare falsi miti, fa si che si vada a nascondere i fatti più scomodi.
Prendiamo le Fosse Ardeatine: quando si commemorano si parla della brutalità dei nazisti come è giusto che sia visto che furono loro a sparare sugli oltre trecento civili, ma non è che spararono così perché una mattina si alzarono col piede sbagliato.
Spararono contro quei civili perché avevano subito un attentato dinamitardo in cui erano morti diversi dei loro e decisero di far pagare alla popolazione.
E la bomba fu messa dai partigiani, la brigata Garibaldi per l’esattezza.
Qualsiasi discorso di giustificazione non regge: che i nazisti fossero abbastanza disumani lo si sapeva e giravano già voci abbastanza inquietanti su cosa avessero fatto (tanto più che le leggi di Norimberga non erano un segreto) quindi bisognava applicare il caro e buon vecchio per non saper né legger né scrivere e non farli incazzare.
Fosse solo un caso si potrebbe parlare di errore in buona fede, ma eventi di questo tipo si verificarono più volte: i Martiri di Fiesole, tre carabinieri che si fecero fucilare per salvare degli ostaggi destinati alla fucilazione da nazisti che volevano scovare unità della resistenza che avevano eliminato una pattuglia tedesca.
Salvo D’Acquisto okay che non si sa esattamente se sia stato un attentato o solo soldati tedeschi che hanno maneggiato granate difettose però intanto un carabiniere poco più che ventenne si è fatto ammazzare per salvare ostaggi destinati alla fucilazione per semplice ripicca.
E chissà quanti altri.
In Italia si sanno benissimo gli errori di guerra compiuti dagli americani (La Strage dei Martiri di Gorla quando per sbaglio venne bombardata una scuola a Milano) ma le colpe dei partigiani sono passate sotto silenzio.
Quando il 25 aprile diventerà apolitica, quando si ringrazierà chiunque abbia partecipato a questa situazione e quando verranno riconosciuti gli errori commessi dalla resistenza allora si potrà festeggiare.