La Turchia getta la maschera
9 years ago
Il vice presidente della Duma, Nikolai Levicev: “Adesso è evidente il legame di Ankara con l’Isis”
Putin lo aveva affermato con chiarezza al G20 di Antalya: “L’Isis è finanziato da individui di 40 Paesi, inclusi alcuni membri del G20“.
Inevitabile pensare a Arabia Saudita, Qatar e Turchia.
Le prove che dimostrano la connivenza tra turchi e Stato islamico sono molte e, nel corso di questi due anni, sono state mostrate dai media internazionali.
Tensioni – subito risolte – tra Russia e Turchia c’erano state già nei primi giorni di ottobre, subito dopo l’inizio dei bombardamenti russi in Siria. Oggi però la Turchia ha alzato i toni e ha abbattuto un caccia russo Sukhoi Su-24. Giustamente, il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha definito l’abbattimento del caccia russo
“un incidente molto grave“, opinione condivisa anche dal Foreign Office britannico.
Un incidente molto grave in quanto la Turchia è un Paese Nato che, come tale, gode della protezione dell’articolo V del Patto Atlantico.
E che la UE si sta muovendo per inglobare la Turchia.
Questo pomeriggio, secondo quanto hanno riferito a Efe fonti dell’Alleanza, il Consiglio del Nord Atlantico, il massimo organo decisionale della Nato composto dagli ambasciatori dei 28 Paesi alleati, si riunirà su richiesta di Ankara affinché “la Turchia possa informare gli alleati sull’abbattimento di un aereo russo“.
La guerra, iniziata lo scorso 30 settembre, della Russia contro i terroristi dello Stato islamico e delle forze qaediste presenti in Siria non è mai piaciuta ad Ankara. L’obiettivo di Erdogan e Davutoglu è quello di eliminare il regime di Assad o, per lo meno, di mantenere una Siria destabilizzata.
Il vice presidente della Duma, Nikolai Levicev, ha commentato così l’abbattimento del caccia russo: “È consigliabile sospendere i voli” in Turchia “ed evacuare i russi presenti lì” dato che che “adesso è evidente il legame di Ankara con l’Isis“. Secondo Levicev, inoltre, la Turchia “dimostra solidarietà ai terroristi” proprio mentre “la comunità internazionale comincia la lotta al terrorismo a pieno titolo“. Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha invece annullato la visita in programma per domani in Turchia.
L’abbattimento del caccia russo da parte dei turchi rappresenta quindi una sorta di “trappolone” per Putin. Come reagirà ora il presidente russo?
Il problema non è tanto se il caccia russo volasse sulla Toruchia o meno, visto che Cina e Russia spesso, per “provocare”, sconfinano. Il problema è un “incidente diplomatico” che si è sempre mantenuto a livello di relazioni formali, è stato trasformato dalla Turchia in un atto di guerra.