Merkel all’angolo sui migranti: il suo partito vuole costruire un muro
9 years ago
La politica delle porte aperte scontenta sempre più tedeschi. Non solo gli anti-islamici di Pegida: ora anche i cristiano-democratici chiedono uno stop agli arrivi incontrollati
La gestione della crisi dell’immigrazione rischia di rivelarsi la vera spina nel fianco del terzo cancellierato di Angela Merkel.
Mentre opinione pubblica interna ed internazionale si concentrato sugli effetti, potenzialmente devastanti per l’economia germanica, dello scandalo Volkswagen, ecco che dalle pagine della Bild spunta una bomba politica che già si sente ticchettare sotto lo scranno di Frau Angela.
In un retroscena esclusivo, infatti, il settimanale tedesco svela il piano segreto che ben 188 parlamentari di maggioranza (su un totale di 310) avrebbero sottoscritto per chiedere l’erezione di barriere frontaliere ai confini orientali e meridionali del Paese: una misura che mira anzitutto a contenere gli effetti dell’immigrazione di massa. Se i flussi dovessero proseguire con l’attuale intensità, entro fine anno il conto totale dei migranti entrati nel territorio federale nel 2015 potrebbe raggiungere il milione di persone.
Una situazione che per una vasta componente dei parlamentari di maggioranza non è più sostenibile. Di qui il piano segreto per erigere recinzioni di filo spinato simili a quelle edificate dall’Ungheria – e che ai più critici ricorderebbero addirittura il muro di Berlino. Nonostante fino ad ora la Merkel si sia sempre opposta a queste richieste, l’opposizione interna sembra determinata.
Il deputato Christian Von Stetten, considerato la mente della fronda, ha spiegato alla Bild che non dovrebbero esserci “tabù” nel rivedere le installazioni di confine, aggiungendo che il piano per introdurre un muro alla frontiera verrebbe votato nel giro di due settimane. Von Stetten ha aggiunto di avere fiducia nell’impegno preso dal governo di fermare i flussi di ingresso con le cosiddette “zone di transito”, ma ha anche specificato che il gruppo parlamentare conservatore “dovrà reagire se non cambierà nulla entro una settimana”.
Il nodo, però, non è solo parlamentare: i parlamentari che hanno sottoscritto il piano pro-muro rappresentano infatti gli interessi delle piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale dell’economia tedesca, il cosiddetto “mittelstand“.
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