Oggi la Democrazia europea non funziona: inefficienza della macchina pubblica, caos sociale, povertà, ecc..
Le cose vanno sempre peggio ma nessuno sembra rendersi conto – se non a parole – che è necessario cambiare.
Il fatto è che si è abbandonato il modello della reale Democrazia: della Sovranità dei cittadini, ovvero della Democrazia nella quale i cittadini si occupano direttamente di trovare soluzioni “sociali” per la soddisfazione dei loro bisogni. Ed un sistema razionale – come è la Democrazia – che non rispetta il suo Principio di funzionamento, non può proprio funzionare.
L’errore in cui incorrono i Movimenti che vogliono cambiare le cose è che essi non comprendono come non sia possibile migliorare un sistema che è basato su un paradigma errato (che è in contraddizione con i suoi stessi principi fondanti): in tal modo si creano unicamente pezze che non fanno altro che spostare i problemi ad un prossimo futuro nel quale i essi emergeranno con maggior gravità.
E’ necessario invece passare ad un nuovo paradigma di “Politica” che superi il gioco della Politica attuale (attualmente sviluppata “dal di fuori” della vita reale dei cittadini, con una imposizione dall’alto di soluzioni). E ricorrere a Policies 2.0, ovvero a “politiche” di reale partecipazione nelle quali i cittadini – i detentori dei bisogni che la governance della Democrazia è finalizzata a soddisfare – compartecipano effettivamente alle attività di governance (il che significa, che hanno in mano un effettivo potere deliberativo).
In altre parole si pensa che
l’unico modo per riformare la Democrazia europea sia
RIPRISTINARE I PRINCIPI DELLA REALE DEMOCRAZIA:
LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.
Per tale ragione si definisce Iniziativa Riforma dal Basso nella quale si offrono ● analisi e riflessioni sui problemi, e sulle possibili vie di soluzione. E ● progetti specifici di innovazione dei vari ambiti di Governance ed organizzazione della Città (Smart City).</p