Nell’articolo precedente si è visto come uno dei difetti di fabbrica della Società moderna sia nel fatto che essa viene organizzata in base ai canoni di quella forma di Economia moderna definita come Economia politica, la quale ha portato .gli esseri umani a ragionare in modo astratto rispetto alla realtà effettiva, e quindi ad intervenire sulla Società alterandone i meccanismi di funzionamento.
In questo articolo vediamo più nello specifico una di quelle alterazioni prodotte dal ricorso all’Economia politici: il “Sistema delle Tasse” utilizzato per gestire la Spesa pubblica.
.
Indice dell’articolo:
● il Sistema di tassazione è incostituzionale
● le Spese dalla P.A. effettuate con l’attuale Sistema di tassazione producono risultati inefficaci
● utilizzando l’attuale Sistema di tassazione si hanno .spese eccessive ed incontrollate
.
La riforma delle spese è quindi un a delle questioni vitali … per poter pervenire ad una dimensione sostenibile della Democrazia. Dal punto di vista operativo si tratta di trasformare in modo radicale l’attuale “Sistema della tasse”, un difetto di fabbrica del nostro sistema di government che produce inefficienze di servizi ed infrastrutture, e povertà.
<vedi il testo “Spese e tasse in Democrazia“>
■ I PROBLEMI DELL’ATTUALE SISTEMA DI TASSAZIONE
Il problema del “Ciclo delle tasse” utilizzato attualmente per la gestione delle spese della Pubblica Amministrazione è che, sotto molti punti di vista:
■ il sistema di tassazione è incostituzionale
■ le Spese della P.A. effettuate con l’attuale Sistema di tassazione producono risultati inefficaci
■ Il sistema di tassazione è incostituzionale (la tassa come estorsione)
Le tasse così come sono applicate nel modello di Democrazia europeo contraddicono i principi della Costituzione ( sono sostanzialmente illegali).
Ciò perché secondo le Costituzioni europee:
(si noti che le Costituzioni non ammettono eccezioni)
● il diritto “più fondamentale” è quello della Libertà personale (“La libertà personale è inviolabile”Art. 13).
E il Diritto di Proprietà è direttamente collegato al Diritto alla Libertà. Esso è il diritto della Persona di possedere dei beni in quanto estensione Persona. Ovvero la Democrazia europea si basa sull’idea che:
1) i beni di Proprietà personale siano necessari a garantire l’esistenza della Persona (sussistenza materiale, e “realizzazione” di sé – la realizzazione dei propri propositi è uno dei valori fondamentali della Società civile, poiché la persona realizzando le proprie aspirazioni produce un valore per l’intera società).
2) il possesso di tali beni sia legittimo poiché essi sono frutto del lavoro (fisico o intellettuale) della persona: si è preso possesso di beni in origine “di nessuno”; oppure che siano stati ottenuti legittimamente da altri, come attraverso una eredità, o un acquisto (fatto con denaro – proprietà personale – guadagnato dalla persona).
In essenza
la Proprietà è l’equivalente materiale della Libertà della persona
(in primo luogo vi è il diritto a possedere il proprio corpo, e quindi il diritto a possedere ciò che si crea, o che si ottiene legalmente).
Le Costituzioni democratiche riconoscono cioè che la Proprietà è indispensabile per poter condurre una esistenza nella Libertà di essere chi si vuole essere (il Diritto alla realizzazione di se stessi).
.
● ed a livello operativo, tutta la Democrazia si basa sul concetto di Sovranità del Cittadino : ossia in una (reale) Democrazia Cittadini sono “sopra tutti”: essi ricoprono il livello più alto nella gerarchia del decision making (ovvero nessuna istituzione può imporre una decisione ai Cittadini – come era una volta per il Re Sovrano).
<vedi anche anche “ The basic rules of Democracy: Democracy works only when citizens are directly concerned with government actions “>
In una Democrazia i Governi, allo stesso modo di chi “governa la barca” (il timoniere), non ha il potere di decidere cosa fare, ma è agli ordini del proprietario della barca (il “sovrano”).
<vedi mio testo “ La questione della Sovranità: sovranità e ruolo dello Stato ”>
Ricordiamo che i Principi di funzionamento della Democrazia non riguardano una questione astratta, teorica, ma una questione pratica: come in tutti i sistemi razionali concepiti dall’Uomo, essa può funzionare solo quando ci si attiene – senza eccezioni – ai suoi Principi (ossia la Democrazia può funzionare solo quando vi è la partecipazione attiva dei Cittadini – il problema è che se i Cittadini non si occupano in modo attivo del government, alcuni gruppi di persone finiscono per accumulare un potere assoluto). <see my text “ Having even a small amount of power in a system allows you to increase that power “>
.
Si noti quindi come il problema sia che,
se giudicato secondo le leggi vigenti in Europa,
IL SISTEMA DELLE TASSE RISULTA ESSERE ILLEGALE.
Il fatto è che per esso il Sistema della Tasse fatta una eccezione rispetto alle Leggi (eccezione che assolutamente ingiustificata, poiché le leggi non prevedono appunto possibilità di eccezioni).
.
Questa illegalità consiste nel fatto che nelle Costituzioni europee è indicato chiaramente che la Proprietà personale (beni e denaro accumulato in modo legale) può essere goduta dal Cittadino in modo esclusivo .
“il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo” (Art. 42 Costituzione).
Per maggior chiarezza, vediamo il significato dei termini usati.
Pienezza: il proprietario può fare ciò che vuole di beni e denaro (a meno che questi non creino un danno ad altri cittadini).
Esclusività: il proprietario può escludere qualsiasi altra persona dal godimento dei suoi beni.
.
Il problema è quindi che
con l’attuale meccanismo delle Tasse
lo Stato commette un crimine
poichè il denaro – proprietà piena ed esclusiva del Cittadino, poiché è stato guadagnato legittimamente dal proprietario – viene “prelevato” dalle sue tasche a prescindere dalla sua Volontà (in termini legali, si tratta di un “sequestro”, illegittimo se non vi è una colpa dimostrata). Ovvero con l’attuale Sistema delle Tasse:
● lo Stato priva il Cittadino di una sua legittima proprietà (si ricorda che la Sovranità del Cittadini impedisce a qualsiasi istituzione di assumere decisioni relativa ai suoi beni).
● lo Stato incorre in una (grave) trasgressione delle sue stesse Leggi penali: il Codice penale condanna chiunque costringa qualcun altro a fare qualcosa (ad esempio, a consegnare dei suoi beni).
Notiamo che si tratta appunto di una azione nella quale si prescinde dal consenso da parte della persona alla quale vengono prelevati tali denari. E quindi si ricade nel caso del reato di estorsione che è commesso da chi con l’uso della forza “costringe uno o più soggetti a fare (…) qualche atto, (…) con altrui danno”.
.
Quindi l’azione del “prelievo delle tasse” praticata oggi è oggettivamente illegale:
se lo Stato fosse processato
secondo le Leggi che lui stesso ha emesso
sarebbe condannato a restituire il denaro prelevato;
ed a scontare alcuni anni di prigione.
Ma in questo caso lo Stato fa una eccezione per se stesso (cosa che non è prevista né dalla Costituzione, né dai Codici legali).
Ovvero l’azione dello Stato nel prelievo delle tasse per il Codice penale è paragonabile a quelle dei “racket” mafiosi.
.
In altre parole, in base alla Costituzione ed ai Codici legali dei Paesi democratici
l’unica forma di tassazione del Cittadino
deve essere subordinata
al consenso da parte di quest’ultimo.
Ovvero, in pratica, in una Democrazia il sistema di tassazione deve per lo meno prevedere – come del resto avviene in alcune Democrazia – la possibilità di “option out” (possibilità di non pagare le Tasse specifiche) per i casi in cui i Cittadini decidano di non usufruire di quel servizio o di quella infrastruttura che con tali tasse il governo decide di attivare .
Ciò, si noti, quanto detto in precedenza è previsto dalle Leggi per l’amministrazione del Condominio (ad esempio l’installazione e la manutenzione di una ascensore è pagata solo da chi la utilizza).
L’amministrazione di condominio è proprio una delle forme di amministrazione fondamentale per la Società civile ( “condominio” è l’insieme dominus – proprietari – ossia di Cittadini sovrani).
Nelle forme di Democrazia reale, dove i Cittadini cioè sono realmente sovrani e quindi partecipano ai processi decisionali, viene proprio utilizzata una tale forma di regolamentazione – condominiale – per la gestione dei “beni comuni” (si è utilizzata per millenni nei Villaggi, ed ancora oggi nelle cittadine di provincia della prima democrazia moderna, quella USA).
.
<si veda un approfondimento nel mio testo: ”What are the Working Principles of Democracy?”
● LE SPESE DALLA P.A. EFFETTUATE CON L’ATTUALE SISTEMA DI TASSAZIONE PRODUCONO RISULTATI INEFFICACI
ç_sistema delle tasse (bozza) ç_ciclo delle tasse (bozza)
Analizziamo, più nelle specifico, quali sono i problemi generati dal “Sistema delle Tasse”.
.
Vediamo prima di tutto quali sono le peculiarità dell’attuale sistema delle spese per finanziare servizi ed opere pubbliche:
1) si “incassa” denaro a livello locale dal Cittadino attraverso le Tasse, e
2) successivamente si amministra il denaro in uffici centralizzati della Pubblica amministrazione, quindi
3) il denaro ritorna nella stessa area da cui proveniva, dove
4) funzionari della Pubblica amministrazione locale scelgono un fornitore per intervenire sul problema.
Si tenga conto che oggi il problema è peggiorato poiché entra in gioco l’Unione europea, che al sistema precedente aggiunge un nuovo livello di Stato centralizzato, e nuove tasse “europee”.
.
.
COSTI insostenibili E scarsa EFFICIENZA
In questa modalità di amministrazione bottom-up finalizzata al finanziamento di servizi ed opere pubbliche vi sono gravi difetti intrinseci che rendono l’attuale Democrazia economicamente insostenibile:
● il costo elevato del “ciclo delle tasse” in sé.
● sprechi, corruzione e bassa qualità dei lavori
● impossibilità in tale sistema di apportare contributi non-monetari che abbasserebbero l’entità della spesa.
.
Questa parte, in estrema sintesi (gli stessi punti) è in B.1 “Economia”
● IL COSTO ELEVATO DEL “CICLO DELLE TASSE” IN SÉ
ç_tasse (sistema delle tasse sintesi)
Uno dei problemi del “Sistema delle Tasse” è appunto che (anche quando l’amministrazione è gestita in modo veramente onesto ) la gestione del denaro da parte di un organismo centrale che raccoglie le tasse a livello locale, e poi sempre in modalità top-down le distribuisce sul territorio a livello ultra-locale. ha di per sé un costo elevato.
Si parla del costo dell’apparato amministrativo in sé – raccolta, gestione, ridistribuzione – e degli “sprechi” legati a questo sistema di gestione delle spese.
.
Come vediamo nel in un capitolo successivo, questo problema non esisterebbe in una Democrazia partecipata poiché in tal caso il sistema dei finanziamenti delle spese sarebbe limitato ad un ambito circoscritto, con strutture molto più snelle e molto più controllate.
.
Si deve tenere anche conto del fatto che il costo che ha per l’indivi duo il pagamento delle tasse (costo in perdite di tempo e necessità di ricorrere a consulenti come i commercialisti, ecc …)
.
∙● SPRECHI, CORRUZIONE E BASSA QUALITÀ DEI LAVORI
I problemi del Sistema delle Tasse non sono dovuti unicamente al costo del sistema in sé, vi sono ben altri problemi come:
.
● lo spreco di denaro in quanto lavori inutili: gran parte dei lavori decisi dalla Pubblica amministrazione non sarebbero deliberati con una consultazione popolare, il risultato è gran parte dei lavori sono inutili (si veda l’asfaltatura delle strade).
Ovvero in un sistema nel quale si chiedesse ai Cittadini, che in questo caso sarebbero consapevoli di quanto denaro – preso dalle loro Tasse – viene impiegato per quella spesa, essi deciderebbero di non ricorrere a quella spesa (e di subire un prelievo minore in Tasse).
In questo caso viene a galla il conflitto di interessi che vi è nella attuale Democrazia tra i cittadini ed i governanti: i Governanti perseguono interessi di parte che sono in conflitto con gli interessi dei Cittadini.
<see my text “The “Game of Modern Politics”: Citizens become an instrument (the specific interests of Politicians)“>
Altre perdite di denaro sono, ad esempio, le revisione dei costi con aumenti elevati rispetto ai preventivi iniziali.
.
● la mancanza di controllo nella scelta dei fornitori (e della qualità dell’esecuzione dei lavori).
Uno dei problemi del Sistema della tasse è l’impossibilità per l’Amministrazione di valutare le qualità dei lavori (ovvero dei fornitori).
Questa impossibilità è intrinseca al sistema (non un errore che si verifica in alcuni casi), poiché esso è impostato in modo che
i controllati sono anche i controllori.
(si parla del caso di una Amministrazione onesta, ma in realtà, il problema è ingigantito dal fattore corruzione di Politici e funzionari).
La corruzione è endemica nella Democrazia di tipo europea: si pensi che i rappresentanti a livello più basso, gli Amministratori di condominio, prendono una “bustarella” dal fornitore che è come minimo il 15% del lavoro effettuato.
Ai vari livelli governativi la corruzione riguarda aspetti come: – ritorni in denaro o in lavori svolti presso le proprie proprietà – voto di scambio (si appaltano lavori per avere supporto alle elezioni – lobbing.
.
Questo difetto di fabbrica del Sistema delle Spese produce una situazione paradossale: un lavoro fatto male (da rifare dopo breve tempo) diviene un vantaggio per il fornitore, poiché non vi sono sanzioni per esso, e può continuare a lavorare per la P.A.).
.
● bassa qualità di servizi ed infrastrutture: ciò è dovuto non solo alla mancanza di controlli (che porta ad una bassa qualità dei lavori effettuati), ma anche al fatto che a causa della centralizzazione del sistema di amministrazione vi è l’incapacità di centrare soluzioni che soddisfino veramente i bisogni dei cittadini.
.
Questi problemi non esisterebbero in una Democrazia direttamente partecipata poiché in tal caso i Cittadini parteciperebbero direttamente alle scelte dei lavori da effettuare
(e ne controllerebbero l’esecuzione e la qualità finale).
Un esempio: se ai Cittadini si chiedesse se vogliono effettivamente riasfaltare una strada del quartiere – facendo notare ad essi che i costi li coprono loro, con le Tasse – nella maggior parte dei casi deciderebbero di tenersi i soldi (oggi le strade vengono riasfaltate quando sono ancora in discreto stato).
Si noti come in molte parti del mondo si utilizzino semplici camioncini con una attrezzatura speciale che è in grado di rattoppare rapidamente (con costi molto bassi) le strade. In questo caso si ha una spesa molto inferiore a quella della ri-asfaltatura “integrale” adottata oggi – e, tra le altre cose, si avrebbe una una miglior qualità delle strade, poiché le parti che oggi vengono per lungo tempo lasciate in pessime condizioni, verrebbero sistemate con con rapidità.
.
● impossibilità di avere contributi non-monetari e di volontariato monetari volontari che permetterebbero di abbassare l’entità delle spese.
Un altro dei grossi problemi creato dal sistema delle Tasse utilizzato per finanziare la Spesa pubblica è la perdita della possibilità di avere apporti non-monetari i quali abbasserebbero notevolmente l’entità delle spese.
Questa possibilità è determinata dai seguenti fattori
– possibilità di intervento diretto da parte dei Cittadini in servizi ed opere pubbliche (si tratta sostanzialmente del volontariato da parte degli abitanti del luogo)
– possibilità di donazioni ( sarebbe uno step verso un sistema di “tasse volontarie”)
Ovvero si tratta della possibilità di funding (crowdfunding, oggi ben collaudato), ma anche donazioni in materiale, prestazioni di lavoro di un’azienda che richieda solo il pagamento dei costi dell’intervento, ecc … ).
Gli scenari alternativi al sistema delle tasse
È descrizione del miglioramento in alternativa, e non di vere soluzioni
P er comprendere quanto sia insostenibile il Sistema delle Tasse, è necessario ricordare che nelle forme di amministrazione realmente democratiche (come quelle delle Cittadine USA) cambia completamente lo scenario (il paradigma di gestione del “Denaro pubblico”) rispetto a quello basato sul Sistema delle Tasse europeo.
Ricordiamo che la prima Democrazia moderna è nata in una proprio in seguito ad un ribellione nei confronti del Sistema delle Tasse (negli USA).
.
Il fatto è che
l’approccio “alternativo” al Ciclo delle Tasse
si basa quasi unicamente
su “donazioni” e sull’apporto di lavoro volontario
(in realtà tale approccio è quello tradizionale, utilizzato per millenni nelle comunità locali, ed è il Sistema delle Tasse europeo ad essere un invenzione “alterantiva”).
.
Nell’approccio della reale Democrazia (precedente a quello della Democrazia di tipo europea) si ottengono spese di molto ridotte rispetto poiché nella tale dimensione subentrano molti fattori di sostenibilità come quello ● del lavoro in modalità di volontariato da parte di imprese o professionisti locali (che mettono anche a disposizione degli interventi materiali e lavoro a prezzi di costo ), e ● delle possibilità di donazioni volontarie (oggi possibili grazie ai vari canali di crowd-funding).
Una caso emblematico è quello della Scuola di Andro, nel quale i Cittadini sonno riusciti a costruire un intero edificio scolastico senza ricorrere a finanziamenti pubblici: le Imprese e Professionisti del luogo hanno collaborato caricando solo i costi degli interventi, e vi sono state molte forme di volontariato, e di donazioni (ai donatori sono stati dati i nomi delle aule).
.
Nella modalità nella quale la Spesa pubblica può godere di apporti diretti da parte dei Cittadini vi sono quindi i notevoli vantaggi illustrati nel capitolo precedente: costi minori (minori sprechi, minore corruzione). Ma in tale dimensione vi sono altri vantaggi considerevoli:
● una maggior qualità dei lavori per il fatto che i detentori dei bisogni da soddisfare si interessando direttamente della progettazione delle soluzioni.
Si ricorda quando detto in altri articoli:
1. la Democrazia nasce come sistema di soddisfazione dei bisogni de Cittadini.
<see my text “Democracy born as a system of satisfaction of Citizens ‘needs“>
[vedi in articolo precedente il capitolo “Una considerazione preliminare di importanza fondamentale: la Democrazia nasce come sistema di soddisfazione dei bisogni dei Cittadini”]
2. i detentori dei bisogni sono gli unici che possano individuare i bisogni da soddisfare in modo circostanziato.
Vedi alcuni miei articoli sull’argomento:
– “I Cittadini sono le uniche persone che possono (co)progettare soluzioni efficaci“
– “The basic rules of Democracy: Democracy works only when citizens are directly concerned with government actions ”
– “The users of the Services are essential co-designers of the solutions to satisfy their needs“
.
Per quanto riguarda la qualità dei lavori, si ricorda che gli “esperti” e le aziende impiegate nel processo di creazione di soluzioni bottom-up possono essere gli stessi impiegati ora dalla P.A.; ma nel caso del porcesso bottom-up esse operano in modo completamente differente, e sotto il diretto controllo degli “Users”.
Uno dei trend più recenti di sviluppo di iniziative per il territorio sviluppate direttamente dai Cittadini è quello del Placemaking: i Cittadini ottengono delle aree all’interno della città nei quali essi organizzano sia spazi di incontro, sia spazi dedicati a servizi sviluppati in varie forme di imprenditorialità sociale, anche in modalità sussidiata. <see my text “The path of change begins by rethinking Cities (reforming urban governance)“>
.
● un uso più responsabile da parte dei cittadini di servizi ed infrastrutture.
Nel nuovo scenario i Cittadini passano ad una fase di maturità: essi cominciano a comprendere di essere i diritti responsabili della qualità del loro vivere, quando oggi essi pensano che tale responsabilità sia delle Istituzioni governative ed amministrative, e si aspettano che i loro problemi in ambito sociale li risolvano “gli altri”.
Da “Cittadini-figli” (dello Stato-genitore) essi divengono “Cittadini maturi” con tutte le conseguenze del caso. Si noti che in tale scenario i Cittadini pensano ai Beni comuni come a beni “nostri”, e non più a beni ”dello Stato” (essi, ad esempio, non pensano più “stanno facendo dei nuovi giardini”, ma “noi stiamo facendo …”).
Una delle conseguenze di ciò è appunto che, dal punto di vista operativo, i Cittadini cominciano a comportarsi in modo più responsabile nei confronti delle strutture della società (di beni comuni, di servizi ed infrastrutture, e degli altri Cittadini). E non pensano più che i lavori svolti dalla Pubblica amministrazione siano “gratis”: quindi essi cominciano a valutare tali lavori in base ad una corretta valutazione di costi/benefici (appunto, come detto in altro punto, si sviluppa nei Cittadini la consapevolezza di quanti siano i lavori inutili attualmente deliberati dalla P.A.).
Si veda lo strumento “S pending review partecipata”, con il quale i Cittadini effettuano direttamente una analisi dei costi di opere e servizi che essi utilizzano sul territorio. Una analisi che permette ad essi di cominciare a rendersi conto degli sprechi della Pubblica Amministrazione <“Synopsis of the Open Government Platform Project“>
.
ç_identità locale
● senso di appartenenza alla comunità sociale, che è una qualità determinante per lo sviluppo di forme di solidarietà tra concittadini , e per l’integrazione degli abitanti storici con i nuovi venuti .
Ciò è dovuto, tra le altre cose,
– alla responsabilizzazione dei Cittadini nei confronti dei Beni pubblici (servizi ed infrastrutture divengono un qualcosa di cui essi sono responsabili).
– all’opportunità di operare assieme agli altri concittadini del quartiere nella progettazione e nello sviluppo dei lavori; e successiva gestione di infrastrutture e servizi.
Si pensi ai casi più più semplici come quello della gestione del verde pubblico.
<vedi il mio testo “L’importanza del recupero di valori fondanti della comunità locale“>
.
In tal modo cioè si viene a creare una dimensione che permette di recuperare il senso di appartenenza al Quartiere (ossia permette di recuperare il legame con il luogo e con i concittadini del luogo).
Si tratta di valori fondanti della comunità locale che sono alla base del funzionamento fisiologico del sistema-Città: il senso di appartenenza alla comunità, il rafforzamento dei legami di prossimità ed il recupero della dimensione di convivialità delle interrelazioni sociali tra abitanti della stessa area territoriale – ricreando in questo modo la modalità di solidarietà determinante per un buon livello di soddisfacimento dei bisogni sul territorio.
In tal modo si è in grado di fermare il degrado dei quartieri migliorandone non solo l’aspetto, ma anche le qualità sostanziali come la sicurezza ed i servizi per i cittadini.
E, dal punto di vista dell’organizzazione del territorio, in tal modo si favorisce lo sviluppo di forme di solidarietà organizzata, di volontariato che un tempo erano alla base di molti aspetti del soddisfacimento dei bisogni più critici sul territorio, e che oggi non riescono ad essere soddisfatti dalla Pubblica amministrazione: si pensi ad esempio ai servizi per gli anziani che avrebbero bisogno di chi facesse commissioni per loro.
La questione del Volontariato
È importante soffermarsi sulla questione del volontariato come qualità indispensabile per il buon funzionamento di una comunità sociale.
<vedi un esempio di come fino ad alcuni secoli or sono il volontariato fosse importante per il funzionamento della Società il mio testo “Ulteriore analisi del sistema di opere pubbliche “dal basso”“>
Il Volontariato è una qualità fondamentale della Democrazia: esso infatti non è che l’espressione della volontà del Cittadino del Cittadino sovrano (Treccani, Volontario: qualcosa “che è fatto secondo la volontà” della persona),
.
Pur essendo una componente determinante per il funzionamento della Democrazia, il Volontariato è bandito by design dalle Ideologie sociali che sono attualmente alla base della politica delle Democrazie europee.
Il fatto è che le forme di apporto al funzionamento effettuati in modalità bottom-up – come la carità – sono in conflitto con le Ideologie sociali che necessitano di una Stato che detiene il monopolio degli interventi sul territorio.
Il problema è infatti che , tra le altre cose, carità e volontariato non generano tasse, impediscono allo Stato di assegnare lavori pubblici con tutti i “vantaggi” per la Classe politica e funzionari, non permettono un controllo ideologico (si pensi alle Scuole private “volontarie” di gestione parentale, che sono osteggiate nonostante esse costituiscano un risparmio per lo Stato: esse permettono infatti ad una parte dei Cittadini di divulgare una cultura che è in conflitto con la Cultura attualmente dominante).
<vedi il mio testo “Il Monopolio dei servizi da parte dello Stato socialdemocratico“>
Per tale ragione nella Democrazia europea sono osteggiate le forme Volontariato, e di “carità” (contributi diretti dei Cittadini che permettono di sostituire interventi della Pubblica Amministrazione). Il volontariato dalla sua concezione tradizionale (parte da un impulso della persona) diviene un qualcosa di “politico”, indotto dallo Stato (o da un Partito) e da esso controllato.
l
Il caso della ridefinizione del concetto di Solidarietà nelle Ideologie sociali
Il caso più significativo di trasformazione della tradizionale concezione di volontariato lo troviamo nello slogan della parlamentare USA Alexandria Ocasio-Cortez, oggi una avanguardia del pensiero Social-democratico (è lei che ha lanciato il Green plan sul quale oggi si modellano le Leggi ed i programmi scolastici di tutto il Mondo): “social solidarity, not charity”.
In tale contesto, appunto, la solidarietà non è più un impulso interiore che spinge l’essere umano ad aiutare il prossimo, ma è una forma di attivismo politico.
Nella nuovi interpretazione – originata dal Cancel culture – si nega quindi l’impulso personale ad aiutare giorno per giorno le persone che ci circondano, per sostituire tale modalità di azione sociale con la costruzione di movimenti controllati dai partici che operano sul territorio una azione di tipo politico, ideologico (vedi i casi associazioni non a scopo di lucro che si dedicano a favorire l’immigrazione clandestina).
Leggendo i testi che sostengono questa ultima tesi si scopre che la Solidarietà non è un qualcosa che possa essere sviluppata in modalità individuale, per una il “tradizionale” impulso ad aiutare “il prossimo” «This is to say that solidarity is not a goal that can finally be achieved through an individual’s practice»
Ma è un qualcosa che può essere sviluppata unicamente in un contesto di “attivismo” politico, attraverso un movimento: «begin from a place of solidarity along lines of class, race, and/or cultural positionalities, and in others, participants may need to build solidarity as they go » <fonte>
<vedi articolo originale della parlamentare USA Alexandria Ocasio-Cortez>
Una conseguenza di questa visione ideologica è l’esproprio delle strutture religiose dedicate ad una azione caritatevole. Ciò avviene ad esempio con l’attivazione di tasse sugli immobili della Chiesa: l’assistenza che una Suora forniva gratuitamente negli ospedali, ora deve essere praticata da personale a pagamento (chi ha potuto verificare di persone, sa quale sia la differenza tra personale a pagamento e personale che opera per “vocazione”).
<vedi il mio testo “La necessità di riflettere sulle qualità del Government “by the Citizen”>
Un altro esempio di forme di volontariato che sostituivano efficacemente gli attuali servizi pubblici è quello delle Società di mutuo soccorso che che ad inizio ‘900 permettevano negli USA ai lavoratori di avere un “mutua” completa (ospedali compresi) con il pagamento annuo di un solo giorno di paga (forme di Mutuo soccorso che sono state abolite dagli Stati, per poter avere un monopolio sulla “Sanità pubblica”).
Si pensi a quanto denaro lo Stato potrebbe risparmiare se fosse possibile sviluppare sul territorio un’azione di volontariato per malati, disabili ed anziani.
<vedi il mio testo “The question of the monopoly of force and taxes“>
Molti sono i casi del genere, come quello del tentativo da parte dello Stato di ostacolare lo sviluppo di Scuole private: il fatto è che se lo Stato pagasse ai genitori solo una parte di ciò che esso spende per ogni singolo studente che non deve più educare, esso guadagnerebbe cifre notevoli, ed i genitori potrebbero dare ai figli la possibilità di frequentare una Scuola privata).
Altre considerazioni sui problemi generati dal sistema delle tasse: un notevole abbassamento della qualità della vita e
il problema della “schiavitù moderna”
Riflettendo su quanto detto nei tre punti precedenti, il sistema di pagamento delle spese pubbliche tramite il Sistema delle tasse diviene letteralmente insostenibile per i Cittadini primariamente per il fatto che essi si vedono di molto diminuito il potere di acquisto dei loro guadagni (il valore reale del denaro da essi posseduto).
.
Per comprendere il significato di ciò, ovvero di quanto in un contesto basato sul Sistema delle Tasse uno stipendio sia ridotto rispetto al suo valore “sulla carta”, dobbiamo considerare molti aspetti – alcuni dei quali sono analizzati nel precedente capitolo – come:
– il costo del sistema in sé (si pensi all’immenso apparato di raccolta e gestione dei vari tipi di tasse – ed ai consulenti ai quali deve rivolgersi il soggetto tassato)
– il gran numero di lavori inutili attuati effettuati dalla Pubblica Amministrazione.
– gli sprechi che si hanno nello sviluppo dei lavori.
.
All’atto pratico, analizzando il Sistema delle Tasse come finanziamento delle spese della Pubblica amministrazione, lo speco di denaro supera anche il 50% del denaro che sarebbe speso – con risultati qualitativamente migliori – in un sistema nel quale i Cittadini provvedono direttamente a sviluppare soluzioni locali (e quindi a finanziarle).
.
Per fare un esempio, nel caso più semplice del rattoppo di un buco sul marciapiede, laddove nel caso di lavoro gestito in modo diretto a livello locale può costare alla cittadinanza 30 euro, con il Ciclo delle tasse esso può costare non meno di 120 euro (ricordiamo che nel primo caso lo scenario è radicalmente differente,e che vi è la possibilità di un intervento di lavoro volontario, e comunque ci si basa sulle spese vive.).
Nel primo caso, con una gestione a “Km Zero” – direttamente dal “Consumatore” – gli utenti del marciapiede decidono di chiedere il permesso per la riparazione, si procurano il materiale, ed un giorno festivo – in presenza di personale esperto del quartiere – chiudono il buco in una esperienza conviviale, come avveniva un tempo nei villaggi.
Mentre nel secondo caso si segue la costosa (e sprecona) filiera:
1) pagamento delle tasse “a prescindere” (non si sa ancora a quali lavori saranno destinati i soldi).
2) gestione burocratica del flusso di denaro (da parte di una organizzazione “centrale”, quella dell’”ufficio delle Tasse”, molto costosa).
3) il denaro ritorna da dove è venuto, con l’attribuzione di una parte del denaro agli organismi locali (che hanno le loro spese di gestione della struttura).
4) pagamento di un lavoro (che, come si è detto nel capitolo precedente, spesso è superfluo, e viene pagato più del dovuto).
The problem of modern slavery
Valutando questo eccesso di spese si può notare come sostanzialmente il Cittadino, pagando più del 50% dei propri guadagni, in pratica lavori la metà del suo tempo per lo Stato (in quel tempo i suoi guadagni sono tutti sequestrati dallo Stato, per cui il sua guadagno in quello ore – o giorni, come si tende a calcolare è proprio nullo:
proprio come uno schiavo,
per metà del suo tempo
oggi il Cittadino lavora gratuitamente per lo Stato.
Il fatto che rende il Cittadino schiavo è che esso non ha scelto di usufruire dei servizi o infrastrutture che sono costate allo Stato il denaro che esso versa in tasse (tale Cittadino, anche se decidesse di vivere ai margini della società, senza utilizzare alcuna risorsa pubblica, deve comunque pagare delle tasse(; tale Cittadino è cioè una situazione in cui paga a qualcuno del denaro senza ottenere con questo un minimo vantaggio).
Come si illustra nel primo capitolo (“la tassa come estorsione” ) si configura il reato di estorsione se si giudica lo Stato secondo le sue stesse leggi (ovvero, lo Stato verrebbe condannato).
Per farsi un ’idea del problema possiamo vedere come negli USA si festeggi la data dalla quale, avendo finito i Cittadini di lavorare esclusivamente “per lo Stato”, possono cominciare a spendere per se stessi il denaro guadagnato (quel giorno è definito “Tax Freedom Day”).
.
Si noti che negli USA, con solo un 29% di tasse (in Italia sono il doppio) il “Tax Freedom Day” è passato, dall’inizio del ‘900 ad oggi dalla metà Gennaio a più di Metà aprile.
In Italia, la data – malcalcolata dal CIGA – è un giorno di Giugno; ma tenendo conto di tutto il denaro che un Cittadino versa effettivamente allo Stato, la data sarebbe un giorno di Agosto – ovvero al Cittadino rimane un periodo di libertà da tale schiavitù che va da settembre a dicembre.
.
Il fatto è che, appunto, oggi non si rende conto che
la condizione delle persone che vivono in un Sistema della Tasse come quello attualmente in voga in Europa
non sono dissimili da quelle degli schiavi
delle tirannie del passato.
.
In sintesi, pur trattandosi di una forma in alcuni aspetti diversa da quella della schiavitù di un tempo, quella di oggi è una nuova forma di schiavitù (in quanto costrizione a lavorare senza compenso per qualcuno) poiché oggi, obiettivamente, un Cittadino se vuole sopravvivere deve prestarsi a questa imposizione .
.
La necessità di correggere il modello del “Tax Freedom Day”
In realtà la precedente analisi del peso delle Tasse è superficiale, incompleta. Infatti in essa non si considera che:
– in realtà il periodo nel quale il Cittadino deve cedere tutti i suoi guadagni allo Stato è ben più lungo, poiché il cittadino paga più del 50% a causa delle tasse. Ovvero esso è soggetto ad altre forme di tassazione come, ad esempio, le tasse su benzina, alcoolici e sigarette, i parcheggi metropolitani delle “strisce blu”, il canone della TV pubblica, ecc ….
Ma bisogna anche considerare che il Cittadino paga un sovrappiù per i prodotti che acquista a causa del fatto che ogni elemento della catena di produzione/distribuzione ha costi più elevati per via delle Tasse.
.
– ma nel definire il tempo nel quale il Cittadino deve cedere tutto il suo guadagno allo Stato non si tiene conto del fatto che esso, per tutto quel periodo, e costretto a sostenere delle spese per poter sopravvivere. Tali persone nel periodo di “schiavitù” per sopravvivere devono affrontare spese basiche come l’affitto della casa, la manutenzione dell’auto, trasporti e l’acquisto del cibo – stiamo parlando di persone che che guadagnano 1.300 € al mese, e che dovrebbero potersi permettere qualche svago, un buon TV a colori, gite in auto nel Weekend, ecc ….
Il fatto è che lo schiavo “tradizionale” non pagava vitto ed alloggio. Mentre – in questo modello concettuale – un Cittadino deve, per pagare tali spese, contrarre dei debiti (spese di sopravvivenza).
Ovvero sostanzialmente il modello il “Tax Freedom Day” è errato, poiché in esso non si tiene conto che per tutto quel periodo i Cittadini non solo hanno lavorato senza incassare una lira, ma essi hanno anche dovuto pagarsi le spese per poter sopravvivere e continuare a lavorare (gli schiavi “tradizionali” non pagavano le spese di vitto e alloggio, e probabilmente nemmeno i vestiti ed altre cose essenziali. E al tempo della schiavitù “tradizionale” ci si poteva divertire ance senza spendere una lira).
Il fatto è cioè che lo Stato non offre una brandina in una caserma, una divisa (come era nella Cina di Mao), ed un paio di piatti al giorno gratuiti.
Verso una soluzione del problema del Sistema delle Tasse
Sintesi si prossimo articolo B.3
Come vediamo nel successivo articolo, oggi è possibile creare una dimensione alternativa alla attuale dimensione di government basato sulla Economia politica (sul Sistema delle Tasse) <vedi il mio articolo “Il problema del Sistema delle Tasse: la necessità di riformare le modalità della Spesa pubblica“>