Come si è illustrato, in sintesi, nei precedenti articoli della serie, oggi le cose continuano a peggiorare sebbene tutti, sia l’Establishment (Politica, Mercato) politico che le “opposizioni” (e gli “innovatori” del Mercato), si diano un gran da fare per migliorarle.
Il problema di fondo è che tali attori (Politici, Imprenditori, Manager di aziende, ecc …) si ostinano ad applicare modelli che non funzionano nonostante emerga che in tal modo essi non ottengano alcun risultato positivo.
Se negli articoli precedenti si è posta l’attenzione sulle questioni generali relative agli errori di Oppositori e Dissidenti (sulla questione di metodo, sulla necessità di fermarsi una attimo a considerare le proprie responsabilità rispetto alla crisi attuale), in questo articolo si approfondisce la questione dal punto di vista culturale, sviluppando i seguenti punti:
● come si è sviluppato l’impoverimento della cultura che comporta la perdita di quelle quelle nozioni che hanno permesso all’Essere umano di gestire in prima persona le questioni della sua vita personale (che corrispondono alle nozioni fondamentali per la gestione della “governance” della sua comunità).
● come oggi a proposito della Cultura si sia creato un equivoco fatale (e che cosa si intenda con il termine Cultura nella tradizione, e nella nuova dimensione ideologica di essa)
● si evidenzia come oggi sia impossibile operare un cambiamento (un miglioramento del sistema di government ed unmiglioramento di qualità della vita) per il fatto che il Potere dell’Establishment è divenuto assoluto(“blindato”).
● purtroppo l’adozione anche da parte dei migliori “Oppositori” della cultura manipolata e “ridotta” creata dall’Establishment porta alla incapacità di concepire alternative, e relega l’Opposizione in una dimensione di teatrino fine a se stesso (si tratta del “difetto nel manico” di Oppositori e Dissidenti).
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In questo articolo si delinea un programma di ripristino della tradizionale forma di organizzazione della Società che passa attraverso un recupero della Cultura “cancellata”.
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Il risultato delle errate strategie dei Conservatori (che oggi si pongono come “Oppositori” e “Dissidenti”) è non soltanto che il Sistema che essi vogliono cambiare continua a peggiorare, ma anche che per essi stessi le cose continuano a peggiorare (essi stanno gradualmente creando le condizioni per la loro rovina).
Il problema di fondo è cioè che
essi operano “come si è sempre fatto”
senza comprendere che
stiamo vivendo
un importante momento di cambiamento (epocale)
nel quali i modelli tradizionali non funzionano più.
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La questione è che tali attori sono nella situazione nella quale – come dice il detto indiano – chi opera attivamente per cambiare le cose
“o è parte della soluzione,
o è parte del problema.”
Ed anche, come diceva Einstein, che
il vero problema non è di chi
con la sua opera è manifestamente
il responsabile degli attuali problemi,
MA È DI CHI FA LE COSE SBAGLIATE
PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE.
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Ed a proposito di una possibile via di uscita da tale situazione Einstein ci indica che
“Se ripetuti tentativi di cambiare un sistema falliscono, significa che vi sono degli errori nei principi [della propria azione]”.
L’aspetto culturale della crisi: la perdita della memoria di nozioni fondamentali per l’organizzazione della società
Dove è quindi il problema?
Perchè anche i più attenti personaggi tra quelli che vogliono migliorare l’attuale stato di cose falliscono nei loro tentativi, continuando tra l’altro a favorire il progresso di, colori i quali essi combattono?
Il fatto è che essi non si pongono al domanda “non sono io – con la mia azione – una parte del problema?” (che essi vorrebbero risolvere).
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La questione è che,
a monte di tutto, si tratta di un problema Culturale.
Ovvero il problema di fondo è che, come spesso è accaduto nella storia delle Civiltà, la nostra Cultura si è pian pian piano trasformata, perdendo in tale percorso una parte delle sue valenze positive originarie (si è perduta la memoria di nozioni determinanti per uno sviluppo corretto della Società).
Questo è proprio il fenomeno che ha portato alla decadenza degli “Imperi”, e quindi alla loco caduta.
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Questa “perdita di conoscenza” che ha subito la nostra Cultura affligge tutti quanti: sia l’establishment (chi ancora detiene posizioni di dominio nella Politica e nel Mercato), sia gli “innovatori” (chi vuole innovare il Mercato, e le Opposizioni che vogliono migliorare il government, la qualità della vita all’interno della nostra società).
Ovvero tutti, nella nostra società, finiscono per basarsi su categorie fallate nei loro ragionamenti (e nelle loro azioni).
<see “My articles on misunderstandings about innovation“>
A causa di questa condizione di “appiattimento” mentale (un livellamento verso il basso) nessuno, nemmeno i migliori oppositori/dissidenti (Autori e Media dissidenti, Movimenti di protesta, Politici di opposizione, ecc …) è in grado di vedere al di l à degli schemi mentali “ istituzionali” (pensiero unico) indotti da anni di educazione scolastica e di azione da parte dei Media:
essi sono irrimediabilmente destinati a fallire
poichè continuano ad applicare
quelle idee di fondo che sono la causa del problema.
Si tratta della neo-cultura descritta da Orwell, la quale è divenuta il “pensiero unico” utilizzato dalla quasi totalità delle persone. Ciò è la conseguenza di anni di “rivoluzione culturale”:
quella che noi pensiamo essere una “memoria storica”
in realtà è una m emoria “trapiantata” con anni di “Pedagogia di Stato”
(a livello di Educazione scolastica e di bombardamento mediatico con verità create su misura delle Ideologie sociali).
< vedi il mio testo “Brief history of the origin of the concept of cultural Hegemony“>
< vedi il mio testo “The underlying problems: the cultural problem and the conflict of interest“>
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In altre parole oggi anche i migliori oppositori del sistema non si rendono conto che
essi stanno cercando di risolvere il problema
con lo stesso approccio,
con gli stessi principi e strumenti
che hanno prodotto tale problema.
<see my article “Towards a Democracy reboot (synopsis) ”>
Perchè il tentativo di cambiare è destinato a fallire
In essenza il problema è che è impossibile ottenere un cambiamento operando dall’interno di un sistema che è ormai compromesso nelle fondamenta operando con i suoi metodi e strumenti.
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Questo errore fatale è dovuto, appunto, ad un impoverimento della nostra Cultura che comporta la perdita della conoscenza di elementi fondamentali per il buon funzionamento di una Società.
A causa di questo impoverirsi della nostra Cultura tutti – tanto l’E stablishment quanto gli “oppositori” -. cercano di individuare soluzioni a livello di specifici aspetti della governance, invece di cercare di individuare il vero problema è a livello macro.
Ed in questo modo, poiché non si ha un’idea di quale sia l’effettiva causa di un problema,
si continua ad operare
– nell’idea di poter risolvere il problema –
con gli stessi strumenti che hanno causato il problema.
E si finisce quindi per peggiorare la situazione.
Non è che tali attori siano completamente privi di competenze o di capacità di ragionare (alcuni eccellono in tale aspetto): il problema è che tali competenze sono ormai “scadute” . E che la loro capacità di ragionare viene utilizzata unicamente all’interno di una dimensione circoscritta dalla poche categorie sulle quali essi sono in grado di basarsi.
Essi dovrebbero sforzarsi di uscire dal tale bolla illusoria, e cercare di comprendere quale è l’essenza del problema specifico che stanno osservando (quale è la causa profonda di esso).
Solo allora si potrà cominciare ad intravvedere una possibile soluzione.
<see my text “The mistake of dissident media and opposition movements“>
<see The need to see the whole picture: integration of products into an ecosystem>
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In altre parole gli oppositori devono rendersi conto che è impossibile ottenere risultati positivi se si combatte il nemico sul suo stesso terreno, seguendo i suoi stessi principi (ragionando al suo stesso modo): un terreno sul quale le Istituzioni saranno sempre e comunque vincenti poiché esse in tale contesto definiscono le regole, dirigono le Istituzioni giudiziarie, detengono il monopolio della forza, ecc …
<see “Annotated index of series “Reboot of Democracy”>
<see my article “Reboot of Democracy (synopsis): How and why to change the contrast strategies of the Establishment of Politics“>
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In base alle precedenti considerazioni, coloro i quali oggi operano per migliorare le cose (Politici all’opposizione, Media ed Autori dissidenti)
prima di continuare nella loro opera di cambiamento
devono fare un passo indietro,
fermarsi per il tempo di riflettere
su come possono trasformare alla base le loro strategie.
<vedi testo “La necessità di ripartire da una riflessione a monte sulle modalità di azione“>
Gli Oppositori – anche quelli che sono considerati essere i migliori – dovrebbero cioè, in primo luogo, divenire consapevoli che nonostante decenni di sforzi, le cose continuano a peggiorare. Ovvero, come si è detto, essi dovrebbero chiedersi se in qualche modo non stanno favorendo il graduale peggioramento delle cose a cui si assiste
Negli oppositori dovrebbe esserci la consapevolezza che il loro approccio è stato utilizzato anche da molte altre persone che li hanno preceduti (per decenni, se non secoli).
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Essi dovrebbero dar retta, appunto, ad Einstein che affermava “quando non si riesce, dopo ripetuti tentativi, a risolvere un problema è necessario rivedere i propri Principi prima di proseguire”.
<see articles “Considerations on the need to innovate the strategies of the Dissidents“>
Il cambiamento per quanto riguarda i sistemi di government (della Politica)
La Perdita di conoscenza storica e l’impossibilità di immaginare alternative alla situazione attuale
Un importante aspetto di questa perdita di conoscenza che affligge la nostra Cultura – del suo svuotamento da quelle nozioni fondamentali per un corretto sviluppo della Società – è appunto l’incapacità delle persone anche potenzialmente più capaci di centrare l’essenza dei problemi. E quindi di immaginare ricette in grado di cambiare effettivamente le cose.
Questa situazione di profonda incapacità dei dissidenti/ oppositori deriva sostanzialmente dalla condizione tipica delle persone che vivono in regimi totalitari, di
non essere in grado
di immaginare situazioni di vita differenti
da quelle che ad esse sono state proposte
dai primi anni della loro educazione
(il problema risiede cioè che nel “sapere” ad essi propinato sono stati cancellati tutti i casi della Storia nei quali forme di government alternativo a quello utilizzato durante la loro vita che hanno effettivamente funzionato).
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Una considerazione: l’essere umano è dotato di un sistema nervoso estremamente complesso, una delle cui peculiarità è la memoria. Grazie alla “memoria del passato” esso l’Essere umano si può evolvere: il leone non si è evoluto perché non dispone di una memoria degli errori e dei successi dei suoi antenati.
Il problema per l’essere umano è che, come ci mostra la Storia, la sua società o si evolve, o decade. <vedi testo “L’evoluzione come necessità“>
Questa memoria è una delle componenti della facoltà di “immaginazione” dell’Essere umano che gli permette di concepire progetti (il suo futuro). [Einstein sull’importanza dell’immaginazione: “La logica ti porta da A a B, l’immaginazione ti porta ovunque”].
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Un esempio di tale condizione di inconsapevolezza di cosa stia realmente avvenendo, a causa della mancanza di una reale conoscenza dei meccanismi di funzionamento della società dell’uomo (della perdita della memoria delle esperienze passate):
le attuali generazioni di Leader dell’Establishment,
e di Oppositori,
non hanno mai visto, in concreto,
un esempio di società democratica realmente funzionante
(dove le perone vivono effettivamente secondo i Principi delle Costituzioni, e dove vi è una elevata qualità della vita).
É per questa ragione che oggi
anche i migliori Oppositori
non sono in grado di immaginare
una Società democratica effettivamente funzionante:
essi non hanno compreso, in concreto, quali siano il perchè e il come di una reale Democrazia.
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Non hanno cioè compreso quale sia il ruolo del Cittadino in una modalità di government della Società realmente democratica (e perchè tale tipo di società non possa essere governata da una istituzione “centrale”, che si sviluppa “dall’alto”).
Si tratta di una mancanza sostanziale, che inficia qualsiasi tentativo di progettare una alternativa al sistema sociale attuale.
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Ciò che non hanno capito gli Oppositori
è cioè
quali siano i fattori che determinano il successo
di una Società democratica
(a questo argomento è dedicato l’articolo successivo).
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L’assurdità della attuale situazione è che in questa condizione di inconsapevolezza gli Oppositori lottano per risolvere un problema dei quali essi non conoscono le possibili soluzioni (operano per riportare la forma di government attuale ad una reale democraticità, senza però avere un riferimento di cosa sia una effettiva governance democratica).
Si tratta di una sorta di “corsa del topo” (del criceto nella sua ruota), nella quale si profondono energie con l’illusione di poter uscire da una certa condizione senza rendersi conto di essere intrappolati in una gabbia.
Nello specifico Oppositori e Dissidenti oggi ricadono costantemente nell’errore di utilizzare gli strumenti culturali del sistema che essi vogliono combattere (vedi il successivo capitolo “la questione culturale”): in questo modo, ovviamente, essi non hanno strumenti per vedere che esiste un mondo fuori dalla gabbia, e tutto ciò che essi possono fare è trovare le temporanee e superficiali gratificazioni concesse loro dai padroni della loro vita.
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La condizione è quella tipica delle Ideologie moderne, nella quale nonostante ci si renda conto che i risultati della loro applicazione siano invariabilmente fallimentari, si è talmente assorbiti da esse che non ci si rende conto di possibili alternative.
Vedi i miei testi:
– “The problem of the loss of the original Culture/The ideological Culture“
– “Oltre l’Ideologia: la necessità di un recupero della consapevolezza civica“
– “The “imaginary” reality (and moral) of the ideologies“
– “The novelty of modern empires: the psychological dictatorship (Ideology)“
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Il fatto è che Oppositori e Dissidenti non comprendono che il problema di fondo è il difetto di fabbrica della Democrazia attuale : ossia il fatto è che oggi si applicano Principi fondamentali della governance errati; e che essi insistono nel voler trovare soluzioni agli attuali problemi utilizzando proprio categorie e metodi fallati alle fondamenta. <vedi il testo “Il difetto nel manico: l’intrinsecità della fallimentarietà della Social-democrazia“>
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L’attuale condizione di inconsapevolezza degli oppositori è bene descritta nel cartoon delle galline di Spielberg (‘Chicken Run’), dove il papero cerca di far comprendere l’esistenza di un mondo radicalmente migliore del “lager”-pollaio nel quale le galline sono destinate ad essere uccise. L’insuccesso del papero è determinato dal fatto le galline non sono proprio in grado di visualizzare il mondo alternativo dei prati esterni al pollaio, poiché essi non lo hanno mai conosciuto.
Similmente gli Oppositori europei, che negli anni dell’educazione scolastica sono stati tenuti all’oscuro delle questioni che riguardano l’essenza della Società realmente democratica, e sono poi stati “normalizzati” da una Cultura “cancellata” da tali elementi (Testi, Media), non sono in grado di concepire delle alternative alla attuale forma di “Democrazia sociale” attualmente in auge (diversa è la questione negli USA, dove è ancora viva la memoria della organizzazione della Società di tipo realmente democratico sviluppata nelle piccole Town di provincia).
/// forse no /// Proprio per la necessità di .. una memoria .. esperienza diretta .. le unisce sacche di resistenza efficace .. si hanno infatti .. nelle piccole di cittadine di provincia USA nella quali gli abitanti toccano con mano, nella quotidianità, .. >>> dove gli abitanti si organizzano ancora per risolvere in prima persona molti problemi del loro territorio .. conoscono bene la capaicità dell’essere umano di gestire diretta ..La stessa cosa valeva per gli abitanti del Sud Italia quando le loro regioni sono state annesse “all’Italia” ..
/// ???? //// saper indicare in modo scientifico .. dove abbiano funzionato .. (non dove .. abbiano favorevolmgne impressionato per poi crollare .. rivelando conseguenze devastanti .. ) .. quali siano i principi di funzionamento della società umana che effettivamente .. hanno funzionato .. (princpi poi semplicemtne formalizzati nella Democrazia .. ) (a ciò è dedicato il prossimo articolo )
∙Le conseguenze della “riduzione culturale”: le azioni degli Oppositori diventano un teatrino fine a se stesso
Una delle conseguenze di questa situazione nella quale anche i migliori “Oppositori” non sono consapevoli di ragionare basandosi su categorie “ridotte” (su una Cultura dalla quale sono stati cancellati elementi determinanti per il buon funzionamento della società) è che
la loro comunicazione mediatica e
le loro iniziative in campo “politico”
diventano un teatrino fine a se stesso.
Una sorta di telenovela nella quale la gente si immedesima a livello emozionale che serve solo a distrarre le mente dal vero problema.
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Ciò accade, appunto, per il fatto che Oppositori e Dissidenti oggi, a causa dell’essere cresciuti in una dimensione culturale “ridotta” – il “pensiero unico” creato dal Cancel culture – e quindi privati di quella memoria storica di eventi del passato determinanti per la comprensione della situazione attuale, hanno finito per omologarsi alla Cultura “ istituzionale”.
In particolare nella nuova cultura “normalizzata” si sono riscritte le memorie Fascismo e Comunismo (e a causa di ciò si ha una incapacità di comprendere che oggi molto spesso anche i migliori Oppositori non fanno altro che riproporre modelli destinati a creare forme di totalitarimo). Ed è stata riscritta la memoria dei casi funzionanti di reale Democrazia ( perdendo in questo modo il perché ed il come della governance democratica).
Ovvero oggi gli Oppositori spesso di vantano di ispirarsi al Marxismo, a Gramsci senza sapere quali siano state le effettive applicazioni di teli forme di pensiero (un paio di esempi: le ricette di Gramsci per l’impostazione di una “Nuova società” non sono altro che quelle applicate oggi dal Cancel culture, e descritte ad G. Orwell nel suo “1984”; ed il Marxismo non può prescindere dalla eliminazione della “Classe” di persone che vivono secondo i canoni tradizionali).
Vedi a tal proposito i miei testi:
– “L’Egemonia culturale del Marxismo gramsciano (Cultural Marxism)”
– “Il ruolo del “Marxismo culturale”: la Rivoluzione morbida del Cancel culture”
– “the Cultural Revolution that generated Social Democracy“
– “The basis of the transformation process implemented by the Cultural Marxism“
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La conseguenza di ciò è che Oppositori e Dissidenti non possono avere la consapevolezza di cosa stia realmente accadendo ( di quali siano le cause prime di quanto sta accadendo). E quindi che possano avere una idea di quale possa essere una effettiva soluzione.
Ovvero, ripetiamo
Oppositori e Dissidenti
non sono più in grado di concepire
alcuna reale alterantiva al regime attuale
Il problema di fondo di tutto ciò è che nella loro mente emergono idee di false alternative, poiché essi non dispongono affatto di strumenti critici che permettano loro di individuare i reali problemi dietro alle azioni degli attuali Governi.
Come vedremo, ad esempio essi invece di comprendere che per ripristinare la Democrazia è necessario essere costruttivi, cominciando come prima cosa a ripristinare i fondamenti della Democrazia, si ostinano a cercare una strada “istituzionale” (prevista dal “Sistema”), che passa per tentativi di dialogo, o per le polemiche o le proteste.
<see my text “Where is it wrong? Why is it useless to try to interact with a government that is now “armored“>
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In altre parole
oggi Oppositori e Dissidenti
credono di assumere una posizione critica
nei confronti delle Istituzioni,
ma la loro
è in realtà è una critica superficiale,
perfettamente funzionale al “Sistema “.
In tale condizione e ssi finiscono cioè per “fare il gioco” dell’Establishment, per: interpretare il ruolo istituzionale di “rompiscatole” in una infinita soap opera nella quale vincono sempre i “buoni”, il Sistema istituzionale.
Si noti la paradossalità della situazione: Oppositori e Dissidenti possono sfogarsi con le loro critiche (ossia esercitare la loro professione di Politici, Giornalisti o Autori) solo se essi non ottengono i cambiamenti per cui lottano.
Un caso significativo è quello del Media conservatore più potente negli USA: Fox News ignora totalmente nelle sue news le novità che emergono sui brogli elettorali (clamorosi) che hanno portato Biden alla presidenza al posto di Trump.
La presidenza dei Democratici permette a Fox News di criticare continuamente le azioni del partito Democratico al potere.
Appoggiando dall’inizio le indagini sui brogli delle elezioni 2021 la Fox News (diffondendo già i dati dei brogli disponibili già prima dell’insediamento di Biden) avrebbe rischiato di fare la fine della CNN che con l’uscita di Trump dal governo – perdendo la possibilità di criticare quest’ultimo – è crollata negli ascolti.
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In particolare le “Istituzioni” ( Istituzioni governative, Mainstream) hanno creato una dimensione mentale a causa della quale gli oppositori vivono nella convinzione illusoria di poter riuscire, alla fine, ad interagire in qualche modo con le Istituzioni governative, Quando in realtà il government ha raggiunto una dimensione di potere assoluto, con il quale esso ha blindato la sua posizione. <vedi articolo “The question of the armor of Social Democracy: the immune system“>
In altre parole
gli oppositori non si rendono conto
di giocare nel “box della sabbia”
messo loro a disposizione dalle Istituzioni,
sapendo che essi giocando in tal modo non possono ottenere nulla di costruttivo.
<see my article “The question of the armor of Social Democracy: the immune system“>
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L’aspetto positivo della attuale situazione è che si tratta di un momento della verità nel quale sono emersi tutti gli errori commessi negli ultimi decenni (sia da parte dell’Establishment, che da parte degli Oppositori). <see my Article “Why the development of authoritarianism represents an opportunity it is not just a drama“>
La questione del government come essenza del problema della Società occidentale
Più nello specifico, il fenomeno di perdita delle nozioni più fondamentali della nostra Cultura descritto in precedenza genera le seguenti condizioni per quanto riguarda il Sistema di government (di organizzazione della Società):
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● quando si parla di Democrazia nessuno sa cosa essa sia: si ha una concezione di essa che non ha nulla a che vedere con quella originaria della Democrazia moderna (l’unica ad aver funzionato per secoli, almeno a livello locale – dimensione nella quale, appunto, il governo centrale non influiva più di tanto n è con leggi, né con prelievi fiscali).
Più nello specifico oggi è venuto a mancare il supporto “Cultura della Democrazia”: cosa sia in realtà la Democrazia (quale sia la sua essenza). E quindi a quali principi ci si debba riferire quando si pensa a come si possano migliorare le cose nella nostra società.
Oggi, come vedremo in seguito vi è una mancanza di consapevolezza di quale sia il reale ruolo del Cittadino in una società realmente democratica. E quindi di quale non possa assolutamente essere il ruolo del Governo centrale (a tale questione è dedicato il successivo articolo)
Ovvero oggi viene a mancare il perché sia necessario recuperare gli elementi fondamentali del government realmente democratico perduti nel tempo.
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● nessuno – non sapendo comprendere nell’essenza i problemi della Democrazia – è in grado di comprendere come sia possibile fare per migliorarla.
Il problema attuale, come si illustra nel successivo articolo, è che oggi per migliorare le cose non si tratta di partire “da zero”, ma è necessario ripristinare la democraticità del sistema sociale partendo dalle specifiche circostanze attuali. Ossia è necessario considerare che si tratta di partire a cambiare le cose da:
– una condizione culturale che rappresenta una barriera al recupero di una reale democraticità (vediamo nei prossimi paragrafi come il problema in questo caso sia di una perdita della memoria degli eventi storici che lascia spazio a convinzioni errate).
– una condizione istituzionale , nella quale i governi che si sono succeduti negli ultimi decenni hanno sostanzialmente blindato la loro posizione di potere .
< vedi il già citato articolo “Where is it wrong? Why is it useless to try to interact with a government that is now “armored“>
Tale condizione del government costringe a prevedere una fase di transizione ben diversa da un processo in cui si debba instaurare una Democrazia “da zero”.
<vedi articolo “Cosa è la Democrazia: il perché e il come di un Government democratico”>
∙Analisi dell’azione degli attuali Oppositori e Dissidenti: l’incapacità di sviluppare un reale processo di cambiamento
In essenza il cambiamento della governance verso una maggior democraticità
deve prendere in considerazione, dall’inizio,
la caratteristica fondamentale della Democrazia:
l’essere un sistema per definizione
gestito dal basso, dai Cittadini.
Ovvero un processo di recupero della democraticità dell’attuale sistema di Government (di organizzazione della Società) non può che seguire, dall’inizio, una modalità di compartecipazione effettiva dei Cittadini.
In altre parole
la Democrazia non può essere ricostruita dall’alto,
come pretendono oggi Oppositori e Dissidenti,
La democrazia n on può cioè essere ricostruita “dall’ esterno” rispetto al suo core , cioè il sistema di partecipazione dei Cittadini (che è appunto, il fondamento della Democrazia).
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Ovvero Oppositori e Dissidenti non si rendono conto della contraddizione di fondo sulla quale essi stanno operando :
un gruppo di intellettuali,
seppure “illuminati”,
non può creare dall’alto
UN SISTEMA DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
CHE PER SUA NATURA
È UN SISTEMA “DAL BASSO”.
Il problema di questa impossibilità di pervenire ad una soluzione reale di recupero della Democraticità dell’attuale governance delle Nazioni europee partendo da idee di tali intellettuali (che non hanno alcun riferimento f unzionante concreto del passato) può essere individuato in più aspetti :
● tali Oppositori non possono ripristinare una reale Democrazia perché essi non ne conoscono la ricetta ; questa mancanza deriva sostanzialmente dal fatto che essi non sanno il perché della partecipazione effettiva dei Cittadini alle varie azioni di government sia fondamentale per la Democrazia. E tantomeno essi sanno il come si debba implementare tale qualità in un government che risulti essere realmente democratico.
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● ma di più, per tale problema non esiste la soluzione giusta “preconfezionata” : una Democrazia non può essere ripristinata sulle idee nate nella mente di alcuni intellettuali. Ma anche se esistesse un progetto di ripristino di un government realmente democratico da copiare, questo dovrebbe venir adeguato al contesto specifico.
Ovvero, anche ammesso che oggi Oppositori e Dissidenti abbiano una idea di come debba funzionate una reale Democrazia – cosa che da quanto si sente enunciare da essi non è vera – in ogni caso la questione è che un progetto del genere deve essere adattato alla cultura del luogo; ed ai tempi.
Ripetiamo: una soluzione del genere non esiste in Europa perché non può essere ispirata ad una esperienza del passato, sotto più di un aspetto: non esiste un caso di reale Democrazia nel passato della maggior parte delle Nazioni europee.
Si noti come nel caso dell’Italia la “Repubblica” sia stata imposta dall’alto due volte: la prima con una conquista di territori simile a quella degli imperi del passato (per appropriarsi le finanze di altri Stati, e poter avere una base più vasta di Cittadini a cui far pagare le tasse). E la seconda la “Democrazia” italiana è stata creata con una una Costituzione redatta da una Assemblea il cui Presidente era uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano, che – come ammetterà lui stesso – si ispirava in tale opera (dal punto di vista sociale ed economico) all’URSS di Stalin.
E la Rivoluzione francese, che ha portato alla prima “ Democrazia “europea, è stata in realtà creata dai quei Socialisti che sono stati il modello utilizzato da Marx per il suo Comunismo.
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Un altro motivo per cui è impossibile che gli attuali Oppositori abbiano in mano una soluzione per il ricupero di un government realmente democratico è che:
● le tecnologie oggi sono una chiave determinate per la definizione di un sitema di government democratico, e da parte anche dei migliori Oppositori non risultano essere stati illustrati progetti di soluzioni che utilizzino le tecnologie attuali.
l
Per poter immaginare una soluzione di reale Democrazia, basata cioè una efficace partecipazione dei Cittadini al government, tali intellettuali dovrebbero essere degli innovatori “più avanzati” della avanguardie del Mercato. Ovvero essi:
1) dovrebbero sapere quali sono le social practices 2.0 (di auto-organizzazione di molti aspetti della loro vita) messe a punto negli ultimi anni dagli “User” del Web per migliorare la loro vita. E
2) dovrebbero anche conoscere le nuove tecnologie nella loro essenza , per arrivare a comprendere “come esse potrebbero funzionare” per concepire che risolvano effettivamente gli attuali problemi della Democrazia.
Le nuove tecnologie sono determinanti da questo punto di vista: esse sono in grado di risolvere il problema che si è avuto per secoli, e cioè di avere una effettiva partecipazione al government da parte dei Cittadini anche su aree più vaste di una piccola cittadina.
<see my text “The opportunities for improving Democracy “by the People” offered by new Technologies“>
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Un ulteriore aspetto da affrontare per poter sviluppare una effettiva partecipazione democratica al government è
● la necessità di recuperare l’ingrediente fondamentale della ricetta: la consapevolezza dei Cittadini del loro ruolo all’interno della Società (che si ottiene solo con un percorso esperienziale)
Il punto fondamentale è cioè che anche un “illuminato” che venisse da una esperienza reale di Democrazia non potrebbe fare nulla per migliorare le cose dal punto di vista della partecipazione (in Europa nessuno – nemmeno i migliori Oppositori – ha avuto la possibilità di tale esperienza; cosi come nessuno ha avuto una formazione scolastica priva di “cancellature” di elementi indispensabili per comprendere cosa sia una reale Democrazia).
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Sostanzialmente l’attuale impossibilità di sviluppare un processo di cambiamento verso una reale Democrazia deriva dal fatto che l’ingrediente fondamentale della Democrazia è la consapevolezza dei Cittadini del loro ruolo all’interno della Società:
solo quando esiste questa precondizione
di consapevolezza dei Cittadini,
essi possono essere attirati dai meccanismi specifici di partecipazione.
E per sviluppare tale consapevolezza (come si vede in un successivo capitolo “ Recuperare le esperienze dirette della delle modalità di government che funzionano realmente”) è necessario fare esperienze di partecipazione: solo in questo modo è possibile rendersi conto dell’efficacia della propria partecipazione ai processi decisionali rispetto cose che ci riguardano.
Dal punto di vista operativo, solo sviluppando in primo luogo esperienze di partecipazione i Cittadini possono toccare con mano i risultati positivi che si ottengono con tale modalità (si noti che oggi non è difficile ottenere risultati migliori rispetto alle soluzioni definite dalle Istituzioni governative).
<vedi articolo “La nuova forma di Politica dal basso: la Democrazia può solo essere costruita bottom-up“>
In essenza, perché l’azione degli attuali Oppositori e dissidenti è intrinsecamente destinata a fallire
In ultima analisi oggi nessuno degli Oppositori e Dissidenti mostra di avere compreso quale sia l’aspetto della attuale “Democrazia” su cui è necessario intervenire:
tutti parlano di aspirare ad uno Stato “più giusto”
(sebbene sia impossibile migliorare l’attuale Modello di government
che di base non è affatto democratico),
e nessuno sembra essere interessato a recuperare l’aspetto fondamentale della Democrazia: la partecipazione attiva dei Cittadini .
Inoltre n è Oppositori e Dissidenti sembrano aver compreso come utilizzare le nuove tecnologie per sviluppare una soluzione efficace (nessuno parla di soluzioni pratiche, ma solo di criticare e protestare, cosa che, come si illustra nel già citato “ Where is it wrong? Why is it useless to try to interact with a government that is now “armored “, oggi è assolutamente inutile).
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In estrema sintesi oggi Oppositori e Dissidenti dovrebbero proprio riflettere sull’idea di Einstein secondo il quale
il vero problema
non sono tanto quelli che manifestatamente creano i problemi attuali,
MA SONO QUELLI CHE FANNO LE COSE SBAGLIATE
PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE.
E, per citare nuovamente Einstein, dobbiamo ricordare che “ se ripetuti tentativi di cambiare un sistema falliscono, significa che vi sono degli errori nei principi [della propria azione] ”.
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Il problema sembra cioè essere l’incapacità da parte degli Oppositori di assumersi la propria parte di responsabilità rispetto ai problemi che ci affliggono (e che essi vorrebbero risolvere): essi devono rendersi conto che o si è parte della soluzione o si è parte del problema.
Ovvero
gli Oppositori dovrebbero fare una passo indietro,
riflettere su quali sono le cause del problema
(individuare eventuali difetti di fondo dell’impostazione
del proprio modi di vedere le cose e di agire),
e solo allora procedere nel cercare di migliorare la situazione.
Gli oppositori devono anche riflettere sul fatto che essi non fanno altro che adottare le stesse idee di fondo (ideologie) adottate dai loro predecessori i quali, nonostante il loro forte impegno, non solo non sono riusciti a migliorare le cose, ma hanno anche portato ad un netto peggioramento delle cose.
<vedi testo “La necessità di riflettere sulle questioni “a monte” prima di cercare di cambiare le cose“>
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Più nello specifico, in questo caso
Oppositori e Dissidenti non si rendono conto,
della contraddizione di fondo sulla quale si basa il loro approccio:
essi vogliono risolvere l’attuale problema
di una società nella quale Cittadini privi di coscienza della democrazia accettano l’imposizione di regole dall’alto,
operando con una azione sviluppata altrettanto dall’alto.
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Il problema è che gli Oppositori in questo caso ricadono nel problema delle Ideologie , nelle quali si pretende di arrivare ad una certa condizione sociale passando attraverso una condizione di segno opposto (ad esempio una condizione di pace sociale attraverso una guerra sociale- o rivoluzione).
Nello specifico, la forte presunzione di essere “illuminati” porta gli intellettuali dissidenti – come è fatto “a fin di bene” dai Leader dei totalitarismi – a pensare di essere superiori e di poter quindi “indurre” dall’alto il sistema sociale giusto.
Si noti che, all’atto pratico ,
la Democrazia ha funzionato
solo quando è stata creata dai Cittadini stessi:
nella antica Atene, e negli USA (per valutare quest’ultimo caso è necessario osservare il modello dove esso esiste di fatto, ovvero nelle piccole Cittadine di provincia, le quali hanno mantenuto un sistema di governance di pura partecipazione).
Mentre dove il Modello democratico è stato imposto da “illuminati” (come i Rivoluzionari francesi che hanno inventato il modello europea) i sistemi di government si sono puntualmente trasformati in totalitarismi (seppure soft) .
∙Il difetto nel manico del pensiero di gran parte degli attuali conservatori
Ovvero gli Oppositori “ingenuamente” pensano che si possa arrivare ad avere una società che funziona grazie ad una condizione di government attivamente partecipato dai Cittadini, imponendo ai Cittadini tale dimensione (tutto ciò basandosi su idee – Ideologia – prodotte “in astratto” dalle loro menti prive di una reale esperienza pratica in proposito).
Il fatto è che questo processo non può che essere sviluppato dal basso – come illustrato in altri punti – perché il pre-requisito che permette di sviluppare una reale Democrazia è la presenza di un Cittadino che abbia la consapevolezza di essere Sovrano (questo è i fondamento della Costituzione democratica): e tale coscienza ovviamente può essere sviluppata solo con una esperienza diretta delle practices democratiche da parte dei Cittadini (learning by doing).
<vedi “ La politica dei Cittadini (2): perchè i Movimenti di opposizione sono inevitabilmente destinati a fallire “>
G ran parte degli Oppositori sono afflitti da una dissonanza cognitiva, ossia le loro argomentazioni logiche sono afflitte da una incoerenza dovuta al fatto che essi sostengono due punti che sono in netta contraddizione tra loro.
Nello specifico del nostro discorso, la loro incoerenza (contraddizione di fondo) sta nel fatto che .essi dicono di essere dei Paladini della Democrazia, quando in realtà essi propongono forme di governance che sono incompatibili con la governance della Democrazia
Questa contraddizione di fondo, ovviamente, inficia il valore dei loro ragionamenti: le loro conclusioni li portano ad essere invariabilmente fallimentari nelle loro azioni.
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Un caso significativo di questo approccio è quello di Diego Fusaro, il quale da un lato sostiene di voler ripristinare la Democrazia, e dall’altro afferma di voler utilizzare il modello del Socialismo reale (nello specifico lui dichiara che il suo modello ideale e quello della Cina comunista), modello che è in netto contrasto con quello: nel modello di Fusaro si elimina la Sovranità del Cittadino (la condizione sine qua non della Democrazia, di cui lui si dichiara difensore) per attribuirla ad uno Stato centrale. <vedi l’articolo “ L ’errore della maggioranza degli oppositori e il caso Diego Fusaro: la Filosofia diviene Demagogia ”>
Gran parte del pensiero degli Oppositori è cioè afflitto dal difetto delle Ideologie sociali che nel ‘900 hanno creato problemi enormi.
La necessità di ricordare (di ristabilire) le regole del pensare in modo razionale
Nel prossimo capitolo vediamo come, volendo applicare le regole del pensiero razionale (ragionare in modo scientifico) sia necessario andare a vedere in primo luogo quali sono le cause prime di un problema (la mancanza di consapevolezza da parte dei Cittadini, quella mancanza che, appunto, ha permesso nel corso di decenni ai Governanti di sottrarre sempre maggior potere ai Cittadini, sviluppando un regime sempre più totalitario).
E solo successivamente all’individuazione delle vere cause del problema (le cause che stanno a monte di tutto) è possibile cercare di operare per risolvere il problema: nel nostro caso, essendo l’essenza del problema la mancanza di una “coscienza democratica” dei Cittadini (che impedisce ad essi di utilizzare in modo opportuno la Sovranità ad essi concessa), il percorso di soluzione deve partire dal recupero di qualità.
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Questo processo di sviluppo di una “Coscienza democratica” dei Cittadini, a causa delle caratteristiche dell’essere umano, non può essere quindi sviluppato secondo l’attuale “pedagogia sociale” (“indotto” dall’alto, come fanno ora i Governi, ed come vorrebbero fare gli Oppositori), ma può solo essere sviluppato con una incubazione di alcuni elementi di (reale) Democrazia che presto (visti i vantaggi toccati con mano convincono anche i più scettici) innesca un processo “virale” – un circolo virtuoso – con il quale si diffonde spontaneamente la consapevolezza democratica, e si mettono a punto (questa volta “dal basso”) strumenti per la partecipazione dei Cittadini al government del loro territorio.
Vedi alcuni mie articoli:
– “New technologies allow the recovery of governance “by The People” at national level“
– “The “Bottom Up Reform Initiative” project: the technologies at the service of the Citizen“
– “ The need for participation in the Public Administration ”
– “ Participation: What it is and what it is not ”
– “ Offrire strumenti e fungere da facilitatore dei processi di Government diretto “
Un processo virale nel quale gli Oppositori ( compresi quelli che oggi cercano di operare all’ interno di Partiti istituzionali) possono riconvertirsi come facilitatori del processo (ottenendo vantaggi da molti punti di vista) <vedi articolo “Come i Politici attuali possono riciclarsi nella Politica dei Cittadini ed ottenere un enorme successo“>
What can we do then to establish a dimension of real democracy in our social system?
Per quanto riguarda il corretto funzionamento del nostro sistema sociale, una delle questioni fondamentali è il ricupero di una governance realmente democratica. E per ottenere ciò è necessario in primo luogo rimediare al problema della mancanza di una conoscenza dell’essenza della reale Democrazia (da parte dei Cittadini, dei Leader e degli Oppositori).
O vvero è necessario recuperare una Cultura che disponga di nozioni specifiche determinanti per la comprensione di come vadano effettivamente delineate soluzioni per il recupero di una effettiva democraticità del government. Per fare ciò . è necessario sviluppare i seguenti punti:
… Ma quale può essere la strada?
La questione è quindi .. come agire per rimediare ..
● dal punto di vista prettamente “culturale” si tratta di recuperare il sapere perduto
In particolare si tratta di recuperare:
– le memorie del passato, ossia la memoria di quelle esperienze dell’uomo di organizzazione della sua società che nel passato hanno effettivamente funzionato (che in altri tempi hanno permesso all’uomo di vivere in una dimensione di buona qualità della vita).
Altrettanto utile è recuperare la memoria di quelle esperienze che hanno prodotto risultati negativi, drammatici: in questo caso è necessario comprendere il perché di tali fallimenti; non etichettare tali esperienze come un qualcosa che non ci riguarda, lontane dalla realtà che stiamo vivendo oggi.
É cioè necessario ad esempio verificare se non vi siano tratti comuni tra le idee sulle quali si basano gli attuali Oppositori, ed i progetti Ideologici del passato che hanno poi portato alla creazione dei Totalitarismi nel ‘900.
In particolare questo è un interrogativo che si dovrebbero porre colori i quali oggi sostengono di basarsi sul pensiero di persone come Marx e Gramsci: essi dovrebbe spiegare – in primo luogo a se stessi – (1) cosa in essenza tali intellettuali predicassero; (2) quali sono stati i risultati ottenuti dalle loro teorie e (3) in quale oggi l’applicazione di tali teorie dovrebbero fornire risultati differenti da quelli forniti in passato (si tenga conto che Gramsci è l’inventore del Cancel culture che è oggi alla base delle strategie dell’Establishment, e che il pensiero di Marx prevede l’eliminazione di una intera Classe sociale).
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E si tratta anche di recuperare
– le analisi svolte in passato relativi alle esperienze di di organizzazione della Società.
Le considerazioni di chi ha indagato a lungo sugli eventi del passato (sui vari tipi di regimi di government che si sono succeduti nella Storia). Studi sul passato che sono determinanti per capire il presente (vedi il caso dei testi prodotti da G. Orwell).
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In generale
si tratta di ricordare e comprendere il passato
per comprendere il presente.
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Ovvero si tratta di analizzare (di comprendere) come nei casi di regime democratico che si sono attenuti ai principi della (reale) Democrazia abbiano effettivamente funzionato. SI veda ad esempio il caso delle piccole Cittadine di provincia degli USA, dove il government è partecipato direttamente dai Cittadini (ed è indipendente dal Governo centrale di Washington), e dove la qualità della vita è molto più elevata di quella dei Paesi europei (tra le altre cose in tali contesti funzionano molto meglio infrastrutture e servizi, vi è minore povertà e maggiore libertà di pensiero e di azione).
E, di contro, si tratta di analizzare come le forme di un government che impone in qualche modo decisioni dall’alto (senza ammettere una effettiva partecipazione dei Cittadini alle decisioni) abbiano puntualmente portato a caos sociale, e drammatici abbassamenti della qualità della vita (ed, alla fine, ad un implosione di tale struttura di government).
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In tal modo apparirebbe evidente come le Social-democrazie europee siano una declinazione di un modello “democratico” che molto si discosta sia dal modello originale della Democrazia (antica Atene e, per la Democrazia moderna, il sistema di government instaurato dai Rivoluzionari americani nel ‘700).
Nella Democrazia di modello europeo infatti il sistema parlamentare centrale di rappresentanza di fatto non solo non è in grado di garantire una reale partecipazione dei Cittadini (la condizione essenziale per avere una reale Democrazia), ma permette alla Classe politica di accumulare un sempre maggior potere assoluto, e quindi di arrivare a poter perseguire interessi che non corrispondono più a quelli dei Cittadini.
(questi sono i punti affrontati nell’Articolo successivo, “Che cosa è la Democrazia”)
<see my text “Having even a small amount of power in a system allows you to increase that power“>
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Ma sopratutto si tratta di
● recuperare le esperienze dirette della delle modalità di government che hanno funzionano realmente
Ovvero
l’unico cambiamento possibile
è un cambiamento
che avviene attraverso l’esperienza diretta
(learning by doing)
e che si espand e
by example
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Solo un percorso di esperienza diretta può infatti riportare i Cittadini a quella conoscenza effettiva della realtà che permette di comprendere come vadano fatte le cose per gestire una società funzionante.
Come vediamo nel prossimo Capitolo, il percorso di recupero della Democrazia passa per un a fase di recupero della Cultura originaria: si tratta dell’unico percorso possibile di acquisizione di una reale conoscenza, quello “learning by doing” attraverso esperienze diretta del mondo reale.
Tale processo non può essere sostituito né da una “pedagogia” nozionistica (la Pedagogia di Stato s ostenuti da gran parte degli Oppositori), n è da interventi dall’alto sul Popolo (anche in questo caso oggi gli Oppositori si auspicano per lo più soluzioni di “acculturazione” guidate della Istituzioni governative).
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L’efficacia di tale percorso risiede nel fatto che i Cittadini in tale esperienza diretta di partecipazione ai processi decisionali (inizialmente anche solo a livello di vicinato) possono toccare con mano i vantaggi dei processi di government realmente democratici, e quindi sviluppare una effettiva conoscenza di come funzionino meglio tali processi rispetto a quelli attuali.
Per i Cittadini non si tratta solo di una generale consapevolezza del loro ruolo all’interno della società, ma anche – cosa molto importante – di una specifica conoscenza dei meccanismi di partecipazione di cui oggi si è persa totalmente la memoria (ciò vale anche per chi oggi pretende di migliorare la Democrazia).
Come vediamo in seguito non è più una questione di “pedagogia” (impartita da Intellettuali “illuminati”), ma si tratta di un processo maieutico, nel quale gli Oppositori si pongono come facilitatori.
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Attraverso un recupero della esperienza diretta di government si ottiene una diffusione delle Cultura della Democrazia nella modalità by example: i miglioramenti immediati che si ottengono in tale modalità di government servono da esempio per indifferenti e scettici (come si è detto in precedenza, in ogni caso non è difficile ottenere risultati migliori rispetto alle soluzioni definite dalle Istituzioni governative).
Ovvero si tratta di attivare forme di auto-organizzazione da parte del Crowd di attività sul territorio in alternativa ai sempre meno efficaci e più costosi servizi pubblici
Questo percorso è favorito da nuove attitudini che si stanno sviluppando nel Crowd basate su iniziative bottom-up e volontarismo.
Queste iniziative bottom-up possono essere – in una primissima fase – iniziative relative a servizi ed opere locali, o azioni come il monitoring del territorio a riguardo di questioni come l’inquinamento o la situazione della Sanità pubblica. <see my text “Bottom-up Initiatives to strengthen the position of ”dissidents “”>
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Questo processo di recupero della Cultura democratica attraverso una esperienza diretta dei meccanismi democratici di partecipazione (che sono appunto l’essenza della Democrazia) è necessario anche per il fatto che, come si è detto in precedenza, non esiste la soluzione giusta “preconfezionata” di government partecipato . Ciò per via del fatto che:
– non esiste una soluzione di riferimento per quella che è la situazione attuale, cioè una soluzione che sia stata sviluppata in passato in condizioni politico-sociali come quelle attuali, e con le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione.
– qualsiasi soluzione che deve operare per risolvere i problemi della Società non può essere definita una volta per tutte, ma deve essere messa a punto nel tempo con continui aggiustamenti (i motivi sono almeno un paio: perchè i Cittadini si rendono conto degli errori progettuali (che non possono non essere presenti in una soluzione creata èx-novo) e si attivano per modificarla; e perché una volta implementata una soluzione, i Cittadini cominciano ad intravvedere nuovi bisogni che possono essere risolti con essa.
Quindi tutte le soluzioni di tale genere sono soluzioni i perenne progress: dopo che viene creata la prima versione, i Cittadini devono poter operare per migliorarla.
<vedi mio articolo “I Cittadini sono le uniche persone che possono (co)progettare soluzioni efficaci“>
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Si ricorda ancora una volta come l’esperienza diretta .. (la partecipazione diretta al processo decisionale e progettuale) è stato l’ingrediente fondamentale nella creazione delle Democrazie che funzionano veramente come tali.
Un esempio significativo è quello della Democrazia USA (che in essenza è rimasta quasi unicamente nelle piccole Town di provincia) la quale è stata creata direttamente dai Cittadini. Mentre l’esempio “negativo” è la “Democrazia” italiana, che invece è stata “concessa” in due tempi dall’alto: in una prima fase con la conquista da parte del Regno piemontese di altri territori (con l’appoggio di intellettuali “illuminati”), e quindi, sempre dall’alto, da “alleati” (America, Unione sovietica, ecc …) che hanno definito la sua essenza.
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Si vedano ulteriori miei testi sulle modalità di recupero di un sistema di governance realmente democratico:
● “Introduction to the Project Bottom-up Reform Initiative: the path of involvement of the Citizens“
● “Some possible bottom-up initiatives”
∙LA “QUESTIONE CULTURALE”: COME GLI ATTUALI PROBLEMI DELLA SOCIETÀ DIPENDoNO DAL TIPO DI CULTURA ADOTTATA
ç_cultura ç_questione culturale
Nei precedenti capitoli si accennato a al fatto che alla base dell’attuale problema di una Democrazia che ha cessato di essere una forma di government realmente democratico vi sia una “questione culturale” (la questione è una perdita della memoria di nozioni fondamentali per l’organizzazione della società).
Si tratta di un problema che affligge tanto chi gestisce le Istituzioni governative, quanto chi vuole migliorare l’attuale stato di cose (questa è la ragione per cui anche i migliori Oppositori e Dissidenti continuano da decenni a favorire il progresso di coloro i quali essi combattono).
Si parla della Cultura riformata dal Cancel culture, la neo-cultura descritta da Orwell: Cultura che è divenuta il “pensiero unico” utilizzato dalla quasi totalità delle persone. A causa di ciò quella che noi pensiamo essere una “memoria storica” in realtà è una memoria “trapiantata” con anni di “Pedagogia di Stato” (si veda come è brillantemente illustrato il fenomeno nel film originale “The Manchurian candidate”).
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Questo è appunto il problema: oggi anche i più attenti personaggi tra quelli che vogliono cambiare le cose sono irrimediabilmente destinati a fallire poichè essi continuano ad applicare quelle idee di fondo che, essendo proprio quelle adottate dall’Establishment nel definire le modalità di government, sono la causa del problema.
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Stando così le cose, per migliorare la nostra Democrazia è necessario ripristinare in essa gli elementi che si sono perduti nel tempo: il che equivale a recuperare quelle parti della nostra Cultura che sono state cancellate.
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Vedi alcuni miei testi:
– “Brief history of the origin of the concept of cultural Hegemony“
– “The underlying problems: the cultural problem and the conflict of interest“
COSA SI INTENDE PER CULTURA
Per comprendere come si possa recuperare ciò che si è perduto (che è stato “cancellato”) della nostra Cultura è ovviamente necessario, come prima cosa, riflettere su cosa è la Cultura.
L’essenza della questione, cosa di cui oggi per lo più non si tiene conto, è che la Cultura dell’Essere umano è un qualcosa che consiste non solo in nozioni imparate in modo esplicite (lezioni scolastiche, letture, ecc ….). Ovvero
la Cultura è un qualcosa assorbita dalla coscienza (subconscio)
attraverso una esperienza de l mondo reale.
Il processo di acculturazione dura millenni: una Civiltà, con esperienze di errore e correzione dell’errore, sviluppa appunto una Cultura che permette alle popolazione di vivere in modo ottimale.
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L’impoverimento di una Cultura (come quello che avviene oggi con il Cancel culture con cui l’Establishment opera da decenni) consiste in una perdita della Conoscenza da parte dell’Uomo di come funziona la sua vita (si tratta di cognizioni indispensabili per poter gestire in modo efficace la propria esistenza, e quindi anche di come organizzare la propria comunità sociale, ossia le forme di government della Società).
Si noti come la “riduzione” di una Cultura abbia delle conseguenze su diversi livelli: un livello razionale (che riguarda la capacità di fare dei ragionamenti logicamente corretti), un livello psicologico (che induce una condizione di blocco mentale).
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● l’aspetto “psicologico”, è forse l’aspetto più determinante dell’impoverimento della Cultura operato dalle Ideologie: a questo livello vi è l’impoverimento del Sapere più sottile del proprio essere (che potremmo anche definire come “spirituale”) porta ad una perdita di quelle conoscenze indispensabili per l’essere umano per gestire la propria vita in modo “responsabile” (ossia produce una riduzione del senso di responsabilità, della capacità di interrelarsi in modo ottimale con gli altri individui, di affrontare con sicurezza i momenti difficili della vita, ecc .. ).
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Su tale livello operano i totalitarismi moderni i quali si basano sulla induzione negli individui di una condizione di paura (la forma di paura nella sua versione più subdola, che non è percepita a livello conscio dall’individuo).
Ovvero i totalitarismi si basano proprio sulla diffusione di una “Cultura del terrore” con la quale si induce nell’individuo una condizione di blocco delle sue facoltà intellettive che permette la sua manipolazione mentale (i totalitarismi funzionano per il fatto che essi ottengono un certo livello di consenso popolare, il quale è possibile solo quanto, appunto, gli individui vivono in una sorta di “bolla mentale”).
In tale condizione l’individuo piomba nello stato mentale tipico della condizione emozionale di una persona sotto shock, e non è in grado di ragionare lucidamente: per cui è possibile far credere a tale individuo cose in realtà sono totalmente slegate dalla realtà effettiva – questo è il sistema con il quale i “servizi segreti” manipolano le menti per creare “automi” a loro totale disposizione (questa tecnica è stata utilizzata per creare i killer che hanno ucciso personaggi molto importanti negli ultimi decenni – il film originale “Manchurian candidate” – versione originale – descrivere proprio questo processo con il quale le Istituzioni ottengono un lavaggio del cervello delle menti). <vedi “Hypno-governance: Mass hypnosis”>
<vedi “I meccanismi psicologici delle strategie di gestione delle masse”>
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Nel libro “I persuasori occulti “ di Vance Packard vi è una lucida analisi ti tale tipo di persuasione attuata dalle Istituzioni politiche e del Mercato.
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E la manipolazione mentale dell’individuo non è possibile quando esso è supportato da lla “completa” cultura sviluppata per secoli dai suoi predecessori e grazie ad essa, può affrontare la vita da persona matura.
Vedi i miei testi:
– “La manipolazione delle persone attraverso la paura“
– “The basis of the transformation process implemented by the Cultural Marxism“>
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● l’aspetto razionale dell’impoverimento della Cultura attuato dalle ideologie: in questo caso – anche grazie alla precondizione illustrata in precedenza con tecniche psicologiche – viene attuato un cambio del significato delle parole (l’idea è di Gramsci – descritta da Orwell in “1984” – che vede in questo modo la possibilità di diffondere il Comunismo nella Società occidentale senza dover ricorrere alla violenza).
Vedi i miei testi:
– “La peculiarità della Social-democrazia: il Totalitarismo – la Rivoluzione culturale che ha generato la Social-democrazia”
– “The problem of the loss of the original Culture/The ideological Culture“
– “La nascita delle attuali Ideologie sociali”
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Con questa sostituzione dei significati si può cambiare il riferimento che hanno le persone quando sviluppano un ragionamento: esse nella nuova “bolla della ragione” finiscono per arrivare a concepire idee che pensano essere in diretta relazione con la realtà, quando non lo sono affatto.
Si veda come le ideologie su questa strada finiscano per ottenere dei concetti dal significato “ribaltato”. Come nel caso del Cancel culture nel qual e si afferma, ad esempio, di voler perseguire la diversità attraverso una eliminazione delle forme di pensiero diverso da quello dominante.
Perché la “cancellazione” della Cultura permette alle ideologie di prosperare
Perchè le Ideologie sociali attualmente adottate dalla Istituzioni governative si possono sviluppare solo in un contesto in cui sia stata “cancellata” la Cultura tradizionale?
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Il fatto è che la Cultura tradizionale consiste in un sapere accumulato dall’esperienza di centinaia di generazioni, la quale ha permesso di elaborare “rimedi” dei problemi dell’umanità attraverso l’unico metodo realmente scientifico, quello della prova e correzione dell’errore.
Quindi l’annullamento della Cultura da parte delle Ideologie sociali porta a:
● perdita di contenuti specifici – ed esempio ad una perdita di memoria storica, cosa che impedisce di valutare il presente in base alle esperienza passate.
Questo fenomeno viene appunto favorito dal fatto che vengono eliminati al patrimonio culturale (dalla memoria delle persone) i riferimenti a fatti storici che permetterebbero, appunto, di avere una visione più veritiera della realtà attuale.
● perdita del metodo logico-razionale: le persone perdono la capacità di ragionare con la propria testa perché esse vengono educate (dalla Pedagogia di Stato propinata attraverso la Scuola ed i Media) a cessare di approcciare i problemi cercando di rintracciarne la causa originaria.
Sostanzialmente oggi la Scuola non insegna più a ragionare con la propria testa, ma ad adattarsi al pensiero dominante.
La conseguenza del Cancel culture: l’individuo “dipendente”
La situazione culturale attuale è quindi quella di una società di persone che hanno interiorizzato una cultura inefficace ad affrontare la vita. La quale è la condizione che rende le persone dipendenti da qualcun alto (Leader, esperti, servizi pubblici, ecc ….), e che le porta ad accettare qualsiasi decisione di questi ultimi, anche se sono loro che hanno creato all’individuo il problema che si vuole risolvere.
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La nuova cultura “cancellata” dalle sue valenze tradizionali è basata su credenze (le coscienze degli individui non dispongono più “strumenti critici” che permettano ad essi di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso). Gli individui quindi si basano, per vivere, sulle Idee fornire da altri (concetti non supportati da fatti reali): ciò è possibile poiché, come si è detto, nelle persone è indotta una condizione di shock (di terrore sotterraneo).
In tale condizione, appunto, l’individuo è facilmente manipolabile
La vita degli individui che vivono in una dimensione culturale “ridotta” vita dipende quasi totalmente da uno Stato-genitore, senza il quale essi non sono proprio in grado di affrontare i loro problemi. In tale contesto la p arola di politici ed esperti diventa una legge assoluta.
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Nella condizione di “Cultura cancellata” l’individuo può quindi essere manipolato, inducendo in esso una condizione emotiva con cui esso viene portato ad agire in funzione delle strategie definire dai Governi.
Un esempio di ciò sono le campagne d’odio che si sviluppano attualmente nella Società occidentale, come quelle “anti-razziste” (che in realtà promuovono forme di razzismo), o quella nei confronti dei No-Vax.
La buona notizia: il Cancel culture determina la sua stessa fine
Il problema delle strategie di annullamento della Cultura di un Popolo (Cancel culture), è che in tale processo si arriva ad un punto di non ritorno: quando la maggior parte delle persone hanno perso il contatto con la Cultura tradizionale, con la conoscenza effettiva delle cose, non esistono praticamente più persone che possano ricominciare a diffondere la Cultura tradizionale (si immagini il caso delle culture dialettali locali).
Il fatto è che a tal punto, ad esempio, non è più possibile trovare insegnati validi per le Scuole. O giornalisti in grado di approcciare le notizie in modo veritiero .
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La buona notizia è quindi che
queste strategie di impoverimento della Cultura tradizionale
corrisponde ad un impoverimento culturale
degli stessi autori di tali strategie,
ossia dei Governanti
(le nuove generazioni di Leader ed esperti divengono mano mano inconsapevoli di come funzioni la realtà effettiva). In questo modo essi finiscono per perdere la capacità di affrontare le questioni essenziali della vita, e quindi le questioni relative alle “Politiche sociali” di cui essi sono i protagonisti.
Ovvero continuando a sviluppare le strategie dello Stato sociale (della Social-Democrazia attualmente in auge in Europa), ad un certo punto si arriva a lla condizione di caos tipica del Socialismo reale.
Questo è anche il punto in cui diviene impossibile riconvertire la Società così “rivoluzionata” in una reale Democrazia (a cui probabilmente siamo molto vicini), e per ripristinare il Government democratico è necessario ripartire totalmente da capo nel ricostruire la Democrazia.
<vedi “Indice ragionato degli articoli della serie ‘Reboot of Democracy’”>
Come si accenna in precedenza, si tratta di ricominciare da dove i Cittadini possono più facilmente applicare i Principi democratici (in primis la partecipazione al processo decisionale).
<vedi il mio articolo “Starting from people, from small, from local (in dimension of participation)“>
Una possibile soluzione: la Politica dei Cittadini e Iniziativa riforma dal basso
Il problema, come si è detto, va visto sia come “questione culturale” (oggi è necessario recuperare la coscienza di Cittadini di una Democrazia – senso di responsabilità, capacita di affrontare la vita da persone mature, ecc …); sia come problema “ tecnico” di capacità di gestire i meccanismi di governance della propria comunità sociale.
L’unico modo per recuperare a livello individuale la Cultura perduta dal Cancel culture è un percorso esperienziale (learning by doing); cosa che è contemporaneamente un modo indurre un cambiamento by example nella società: chi comincia a cambiare le cose in tale modalità permette a chi fino allora è stato scettico di toccare con mano i vantaggi del partecipare attivamente alla soluzione di problemi sul proprio territorio, e quindi a cominciare lui stesso a partecipare ai meccanismi di government democratici.
Vedi alcuni articoli:
– “Iniziativa Riforma dal Basso – indice ragionato”
– “La Politica dei Cittadini: un possibile percorso per recuperare la democraticità del government (synopsis)”
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Nel prossimo articolo si affrontano i seguenti punti:
● Cosa è la Democrazia:
– L’importanza dei Principi della Democrazia (la questione fondamentale della Sovranità)
– La Democrazia dal punto di vista operativo: come funziona la Democrazia
● I problemi generati dalla attuale forma di Democrazia
– Dove si sta sbagliando
– La necessità di ripristinare dalle fondamenta la (reale) Democrazia come primo step del processo di cambiamento
– come è possibile ripristinare la consapevolezza dei Cittadini di come essi possano gestire in modo efficace la loro comunità sociale
● La Democrazia nasce come sistema di soddisfazione dei bisogni dei Cittadini: la necessità della partecipazione dei Cittadini alla definizione di soluzioni
● Considerazioni operative sullo sviluppo di un percorso di recupero delle qualità democratiche del government – l’essenza del funzionamento del government democratico: il processo deliberativo
● Il problema della Democrazia moderna: la necessità di avere un government sovra-locale
– Come può essere sviluppato un government sovra-locale nel rispetto dei Principi della Democrazia
– Il government by delegation come estensione del governo diretto locale
– Le opportunità attuali di creare un Governo nazionale realmente democratico (a partecipazione diretta)