● Definizione di un Manifesto della Politica dei Cittadini.
Non si tratta di partecipare al “gioco della Politica” (l’establishment ha raggiunto un livello di potere che è intoccabile)
Se si vogliono cambiare veramente le cose non è possibile farlo all’interno del Sistema che si vuole modificare. É necessario cominciare a lavorare dalle fondamenta: solo con la forza del Demos
è possibile cambiare le cose in modo sostanziale.
Ovvero è necessario smettere di operare sul piano della attuale “Politica dei Partiti”, e cominciare ad operare direttamente sul piano dei reali bisogni delle persone.
● Si definisce una Politica dei Cittadini che si sviluppa i due fasi:
1. Prima fase: (Aggregazione delle persone su cause “oggettive”, bi-partisan, e sviluppo di una attività di Polis-tics del Demos sul territorio
2. Seconda fase: contrasto delle attuali Politiche dello Stato centrale.
● Definizione delle linee guida per l’impostazione di un Movimento di opposizione
– recuperare la dimensione di partecipazione alla “amministrazione” (government) da parte della comunità (e recuperare la condizione di reale Rappresentanza).
– recuperare la dimensione dell’Economia reale
● Considerazioni per la compilazione (e la valutazione) di programmi elettorali realmente democratici: per risolvere i problemi specifici
(come quelli del Debito, della Sovranità, e della UE) è necessario riportare la Democrazia ad una dimensione realmente democratica.
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) MANIFESTO DELLA POLITICA DEI CITTADINI
Le basi di un movimento in grado di sviluppare un reale cambiamento
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– PIANO OPERATIVO –
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..…. l’aterantiva … l’unca strada possibile in Democrazia ..
Vedi ed inserisci questi post (magari indice ragionato)
http://www.lucabottazzi.com/lib/writings/?s=WELFARE+2.0
■ 3.a – 1 – SINTESI DELLE CARATTERISTICHE DI UN MOVIMENTO DI OPPOSIZIONE DI SUCCESSO
Capitolo interno a (2.a)
( preambolo )
Quindi, come si è visto in precedenza,
► se si vogliono cambiare veramente le cose non è possibile farlo all’interno del Sistema che si vuole modificare
utilizzando i suoi stessi strumenti e metodo.
Ovvero se si vuole ristabilire la democraticità del Sistema di government,
► è necessario cominciare a lavorare dalle fondamenta
(ovviamente seguendo le regole della Democrazia).
Si può non essere d’accordo sull’idea di utilizzare il reale modello della Democrazia – ciò sembra essere l’idea di alcuni degli “oppositori” più in vista. Ma allora è necessario dichiararlo in modo onesto e chiaro, altrimenti si generano contraddizioni di fondo nel metodo: il metodo diviene quindi inconsistente, ovvero finisce per generare risultati non voluti.
Nessuno può escludere a priori che vi siano valide alternative alla Democrazia: ma è necessario illustrare in modo chiaro come possano effettivamente funzionare.
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Ovvero cercare di migliorare il Sistema di government operando dal suo interno è di per sé fallimentare, perché ..
● il Sistema non offre una Cultura funzionale al cambiamento .
I problemi della Società moderna occidentale attuali sono sostanzialmente un problema culturale. <see my text “The novelty of modern empires: the psychological dictatorship and the Cultural Revolution“>
Per poter operare in modo efficace è quindi necessario in primo luogo riflettere riflettere sui concetti che si stanno usando. Il fatto è che oggi si utilizzano concetti i cui significati sono stati fortemente manipolati (è stato “cancellato” dalla memoria il ricordo di alcune forme di self-government delle comunità umane). Ad esempio:
– i Cittadini non sanno che i loro antenati – per millenni – si sono si sono occupati di gestire la propria comunità (ad esempio le comunità rurali).
– forme di “dittatura” come quella dell’Impero romano non hanno mai imposto regole alle aree assoggettate: essi sapevano che quelle comunità funzionavano molto meglio quando gli abitanti si auto-governavano.
Il problema di fondo è quindi che leader ed intellettuali che oggi guidano le correnti di opposizione si basano su concetti dai significati artefatti, e quindi le loro strategie, basandosi su equivoci di fondo, sono intrinsecamente fallimentari. <see my test “Ideological system of abstract ideas is armored against forms of self-criticism“>
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▫● il Sistema di government attuale non prenderà mai in considerazione le istanze delle opposizioni, né permetterà ad esso di agire.
Il sistema della Politica moderna che si è evoluto fino al punto da essere assolutamente intoccabile, irriformabile (vedi il caso della strategie sviluppate per il Covid, caso nel quale si ignorano completamente le evidenze scientifiche, e si impongono misure anticostituzionali senza che sia possobile fare qualsiasi forma di opposizione).
<see my article “The question of the armor of Social Democracy: the immune system“>
I Movimenti di opposizione devono cioè comprendere che i loro tentativi di intraprende un dialogo con le Istituzioni (di entrare nel “gioco della Politica) sono inevitabilmente destinati a fallire.
(ciò vale anche per quei movimenti spontanei che nel 2021 scendono in piazza per far sapere al Mondo che esistono ottime cure per il Covid: o tali persone passano ad una nuovo modalità di fare opposizione – quella “costruttiva” indicata in queste pagine – ad esempio creando forme alternative di assistenza sanitaria – cosa che alcuni stanno già facendo – o sono destinati a ricoprire un ruolo funzionale alle strategie istituzionali, quello dei “nemici del popolo” che i Cittadini finiscono per combattere.) <see my article “Dissident Information, what to do now: the need to redefine strategies“>
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In sintesi il processo che i Movimenti di opposizione devono sviluppare, prima di cominciare ad operare, è riassumibile nella seguente sequenza di concetti:
Riflettere, Recuperare, Reintegrare
Si tratta cioè di:
Riflettere: fare innanzitutto chiarezza su cosa si sta per fare, riflettendo attentamente sui principi fondanti e su quelli operativi che si vogliono adottare: vedere se essi reggono alla prova della dimostrazione logica (se sono consistenti, ovvero se non contengono contraddizioni interne).
Il problema è che la maggior parte dei Movimenti oggi si basa su fondamenta inconsistenti.consistenti.
Nelle loro dichiarazioni di intenti vi sono .. dei
detti” .. cose che uno da per scontato .. sulle fondamenta: del sistema che si vuole mettere a posto (l’attuale regime di governo) vedere individuare i “missed ingredients” .. cosa si è perduto rispetto al modello iniziale .. ; ed anche sulle fandamenta del metodo che si vuole attuare per cambiare le cose (verificare che non ci siano dei “non detti” … si da per scontato che siano efficaci, .. applicabili, che rendendo inconsistente il sistema che si mette in piedi .. porteranno ad una implosione di esso .. .
Recuperare i “missed ingredients” della ricetta originaria della Democrazia. Prendere confidenza con essi – essendo praticato da tempo il Cancel culture, è piuttosto molto difficile individuare i reali significati dei concetti che si volgiono applicare.
Reintegrare tali principi nella società tenendo conto delle possibilità offerte oggi dalle nuove Tecnologie (e reintegrarli ovviamente anche nel Movimento).
<see the article “Wake up call: do become aware of the reason for the continuous failures, and do start again in the correct way” – an article that contains arguments strongly linked to the situation in the US in 2021, but which today apply to any nation>
Caratteristiche operative generali di un Movimento
Se si vogliono realmente migliorare le cose le strategie del Movimento devono basarsi su due punti fondamentali:
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● Operare dall’esterno del Sistema della Politica
– cessare di utilizzare i concetti della Politica istituzionale, la quale, come illustrato in altri punti, ha adottato una cultura che non permette di risolvere gli attuali problemi (in tal caso si utilizzerebbe la sessa Cultura che è la causa dei problemi che si vogliono risolvere).
– operare fuori dal Sistema (dai meccanismi) della Politica, nel quale non si può più trovare un ruolo significativo (che permetta di fornire anche solo un piccolo contributo che cambiare le cose).
Il problema è, come detto in precedenza, che l’Establishment ha raggiunto un potere assoluto per cui esso è ormai intoccabile, e non ha intenzione di permettere a nessuno di operare nelle Istituzioni governative (ne di avere un dialogo con essi).
<see my article “The question of the armor of Social Democracy: the immune system“>
É invece necessario agire dall’esterno del sistema di Istituzioni politiche: in tal modo (come indicato in altri punti) è possibile sviluppare un potere de facto che alla fine permetta ai Movimenti di Opposizione di contrastare in modo efficace le politiche dell’Establishment.
<see my text “The acquisition of a new ‘de facto power’”>
<see my text “A transition model: Advocacy Democracy (how to govern “in parallel”)“>
● Operare dal basso, aggregando i Cittadini su azioni di cambiamento diretto dei problemi (ciò può essere fatto, con gli opportuni accorgimenti, nel rispetto delle Leggi).
Come si indica in altri documenti, oggi è possibile creare nuovi strumenti che permettano ai Cittadini di sviluppare una “Politica bottom-up” che possa operare in modo effettivo “in parallelo” con la Politica istituzionale, sfruttano al massimo gli spazi ancora concessi dalle Leggi (gli spazi di libertà non ancora “rivoluzionati” dalle politiche dal Potere istituzionale).
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Come si illustra in altri punti di questo documento, si tratta cioè di operare su obiettivi “non politici”, ossia su obiettivi “oggettivi” di miglioramento della vita che attirano i Cittadini alle prese con problemi ormai insostenibili.
Ad esempio non ponendosi l’obiettivo di contrastare il recovery fund (cosa assolutamente impossibile poiché nella attuale condizione i Cittadini, e quindi i Partiti di opposizione, non hanno alcun potere). Ma si tratta di operare a livello locale cercando di risolvere a monte il problema dell’indebitamento, ovvero delle spese incontrollate, operando con modalità di azioni sviluppate direttamente dai Cittadini.
Oppure sviluppando iniziative di politica bottom-up con iniziative come Spending review bottom-up, con la quale i Cittadini, tramite una apposita App (e Web Platform), analizzano qualsiasi spesa effettuata dalla P.A. <see my text “Some “participated solutions“>
i princpi costituzionali della democrazia moderna .. libertà (non liberi di fare . Ma non oppressi .. ).. e proprietà insissolubiel ..
∙ Le linee d’azione in generale (di una politica bi-partisan)
In un Sistema di government nel quale l’establishment governa perseguendo propri interessi, ed ha ormai raggiunto una posizione di potere assoluto che gli garantisce di essere intoccabile, l’unico modo per cambiare le cose è quindi di agire dall’esterno del “Sistema”.
I Movimenti di opposizione devono cioè cominciare a comprendere che è necessario:
► smettere di operare sul piano della attuale “Politica dei Partiti”, e cominciare ad operare direttamente sul piano dei reali bisogni delle persone.
Ovvero si tratta di lasciar da parte gli “obiettivi politici”, e cominciare a porsi quegli obiettivi universalmente condivisi (bi-partisan) che accomunano gran parte dei Cittadini. In questo modo si crea un movimento “trasversale”, che aggrega persone a prescindere dalle loro convinzioni Ideologiche, politiche..
La peculiarità dell’azione di questo tipo di Movimento è quindi che esso non sviluppa più una attività “politica” in senso tradizionale, ma
sviluppa unicamente “azioni costruttive” che, attraverso l’attività dei Cittadini, migliorano la qualità della vita >nella Società
l’attiva .. aprtecipazione di istituzioni di Cittadini,
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L’aspetto positivo di questa modalità di fare opposizione “costruttiva” è che in questo modo si ottengono risultati come:
1. i Cittadini toccano con mano la possibilità di migliorare le cose partecipando direttamente alla organizzazione (“amministrazione”) del loto territorio.
Questo è (l’unico modo per i Cittadini di acquisire una consapevolezza di quali siano effettivamente i problemi, e di come in generale possano essere risolti con la loro partecipazione attiva al government delle “cose pubbliche”.
Ricordando che in una Democrazia il fattore fondamentale è la partecipazione dei Cittadini, con questo percorso esperienziale si corregge l’errore degli attuali Movimenti di opposizione, che si muovono seguendo una strada che non è in grado di aggregare numeri significativi di Cittadini (essi non avranno mai la forza di contrastare, a livello elettorale, i Partiti oggi al potere).
Oggi gli Italiani hanno perduto una consapevolezza che è tutt’ora viva in molte cittadine di provincia degli USA, dove gi abitanti da secoli si occupano direttamente dell’organizzazione del territorio della loro comunità.
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2) si crea una forma di Potere di fatto che, in un momento successivo, permette di contrastare in modo efficace le Politiche del Governo centrale.
Nella nuova modalità di fare politica ad un certo punto si raggiunge un potere di fatto che permette di contrastare efficacemente le attuali Politiche istituzionali (vedi più avanti). In quella fase è quindi possibile migliorare la situazione legislative generale in favore della Politica bottom-up qui descritta.
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Di seguito si analizza in modo più approfondito lo sviluppo di questa Politica dei Cittadini.
■ Prima fase:
1) Aggregazione delle persone su iniziative per la soluzione di problemi “oggettivi”, bi-partisan
2) sviluppo di una attività di Polis-tics del Demos sul territorio fornendo una struttura di coordinamento delle singole iniziative dei Cittadini
■ Seconda fase
– sviluppo di un contrasto delle Politiche dello Stato centrale, forti del consenso – strutturato – a livello locale
▫∙LE DUE FASI A LIVELLO OPERATIVO (di una Politica bi-partisan)
Nel definire le linee d’azione di un Movimento di opposizione è quindi necessario NON COMINCIARE DA PUNTI SPECIFICI DELLA POLITICA CHE SI VOGLIONO CORREGGERE, ma più in generale partire da una impostazione delle fondamenta del Movimento che sia differente da quelle utilizzate sino ad ora dagli altri Movimenti
(che continuano ad essere fallimentari nelle loro azioni)
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Si tratta di
fare un passo indietro nel definire le modalità operative prima di intraprendere il percorso di cambiamento.
Sul piano operativo, in sintesi, si definisce un percorso suddiviso in due fasi:
1. Prima fase: (1) Aggregazione delle persone su cause “oggettive”, bi-partisan (2) sviluppo di una attività di Polis-tics del Demos sul territorio
Si tratta, per essere efficaci nel cambiamento, di essere in grado di coinvolgere una parte importante dei Cittadini, su obiettivi bi-partisan che siano:
– privi di connotazioni politiche, quindi “cause universali” dalle quali tutti i Cittadini non possono non essere attratti (viene illustrato in termini molto chiari come sia possibile risolvere in tempi brevi problemi che l’Amministrazione pubblica ha dimostrato di non essere in grado di risolvere).
Oggi le prime energie sviluppate dai fondatori sono finalizzate alla formalizzazione “burocratica” del Movimento, mentre queste dovrebbero essere utilizzate, appunto, per aggregare le persone su questioni concrete, bi-partisan (non è una dissertazione teorica: nella loro attuale impostazione i Movimenti di opposizione non sono in grado di andare oltre l’aggregazione di ristrette elite, con le quali essi non sono in grado di sviluppare alcun cambiamento).
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– in grado di soddisfare in tempi brevi tali esigenze – si forniscono efficaci modalità operative per operare sul territorio: strumenti (come la Piattaforma Web 2.0 che permette di organizzare tali attività); modalità d’azione basate su sofisticate interpretazioni delle Leggi, ecc …..
Inizialmente ciò viene sviluppato a ultra-locale; da questa dimensione deriverà poi il successivo livello di azione allargata sul territorio.
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Il problema è che oggi si comincia ad operare, invece che sull’aggregazione dei Cittadini attorno ad una causa sentita, portando il fucus sul Movimento in sé con:
● definizione di “aspetti burocratici” del Movimento (invece che di aspetti operativi di intervento sui problemi reali della gente, come può essere l’organizzazione di una rete di assistenza per le cure per il Covid);
● campagne per il tesseramento (ottenendo unicamente che una elite che si aggreghi attorno ad una impostazione ideologica, invece di mirare all’aggregazione di una gran quantità di “cittadini comuni”);
● riunioni di queste elite sul territorio (invece di riunioni con i Cittadini comuni – si illustrano “programmi politici” sulla EU, deficit, ecc … invece di mostrare come si pensa di risolvere i problemi reali delle persone, ad esempio con alternative ai servizi pubblici specifici ormai allo sfascio).
Si noti che questa strada che porta in primo luogo a risolvere problemi “pratici” non esclude la realizzazione degli attuali obiettivi “politici” come quello del risanamento del Debito: creando servizi ed infrastrutture in modalità alternativa, ottenendo una riduzione delle spese, si può in realtà operare – bottom-up – per risolvere problemi più generali.
Un esempio è quello della Scuola, campo nel quale è possibile per la P.A. risparmiare ingenti cifre offrendo un “bonus” a chi organizzi forme di homeschooling (con una cifra annua inferiore a quella della spesa per alunno della Scuola pubblica, un genitore può comodamente far frequentare al figlio una Scuola privata, con un vantaggio per entrambi).
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Oggi, tra le altre cose, ci si dimentica che gli unici movimenti che abbiano avuto un po’ di successo sono stati quelli extraparlamentari che, appunto, erano privi di tesseramento, cariche “di potere”, ecc … (il loro importante successo è stato relativo alla stagione in cui sono esso nati per il fatto che si trattava di Movimenti di “contestazione” che non avevano la funzione “costruttiva” qui illustrata).
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Molti sono i modelli e le possibilità per sviluppare iniziative costruttive sul territorio:
A – ispirarsi al collaudato modello delle
● delle iniziative <spontanee sul territorio come quelle dei Comitati spontanei che operano da anni (il limite di questi comitati è di sottomettersi spontaneamente alle Istituzioni, cercando un dialogo con esse che non potrà mai esserci – e poche volte intervengono direttamente sul territorio per migliorare le cose). Ma anche
● dei modelli delle iniziative Web 2.0 della Sharing economy con le quali i Cittadini si organizzano per soddisfare bisogni comuni (vedi casi come CouchSurfing, le “Banche del tempo”; o, più in generale, i gruppi di acquisto, le class actions, il Crowdfunding, ecc …)
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B – creare una piattaforma Web 2.0 ad hoc che possa permettere di gestire un Movimento come quello qui descritto (oggi questa realizzazione è molto facile ed economica). <see my text “Introduction to the Project Bottom-up Reform Initiative (Citizens Politics): the path of involvement of the Citizens“>
In ogni caso si può partire integrando alcune piattaforme già esistenti.
Russeau del Moviemnto 5 Stelle è un esempio di Un esempio parziale è Russeau, che permette .. di deliberare .. Ma un .. utleriore elaborazione .. è .. Vedi IRDB … che permetta .. ai cittadini di cambiare .. quali siano i reli problemi, e che pososno effettivamente essere risolti se .. con il metodo giusto .. (solo un percorso esperienziale permette di imparare)
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Si ricorda quanto detto in altri punti: questa modalità di government funge da laboratorio che permette di diffondere tra i Cittadini la consapevolezza di come sia possibile di migliorare la loro qualità della vita (minor povertà, milgiori servizi ed infrastrutture sul territorio, ecc … ) E quindi porta ad una sempre maggior aggregazione di Cittadini ad un nuovo Movimento trasversale che ad un certo punto acquisisce un “potere di fatto” che gli permette di contrastare le Politiche istituzionali (vedi il prossimo punto).
<vedi più docmenti con commento su link ..>
(solo un percorso esperienziale permette di imparare)
da azione politica ad azione effetticamente “costruttiva” ..
2. Seconda fase: contrasto delle attuali Politiche dello Stato centrale
Se la prima fase è sviluppata utilizzando al meglio libertà e strumenti non ancora eliminati da parte dello Stato, in un secondo momento – quando si è già raggiunto una buona adesione da parte dei Cittadini –
è possibile cominciare ad esercitare un “potere di fatto “sul governo centrale che permette di migliorare ulteriormente le cose
(con la modifica di alcune leggi in favore del government bottom-up).
Ad un certo punto della azione di Polis-tics diretta dei Cittadini si raggiunge un consenso popolare che permette di esercitare un potere de facto nei confronti del government istituzionale. Ciò accade per i fatto che i Politici, che sono eletti a livello locale, non dando ascolto alle istanze dei Cittadini a livello di governo centrale non sarebbero più eletti alle successive Elezioni.
<see my text “The acquisition of a new ‘de facto power’”>
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In questa fase di “opposizione” diretta al potere centrale si sviluppa in un certo senso una reale “opposizione politica” (mentre nella fase precedente ci si focalizza unicamente su una azione costruttiva).
Qui sono previste diverse strategie per effettuare una opposizione efficace: una di queste è la costituzione di una alternativa ai vari livelli di Government istituzionale, fatta di istituzioni ombra che sono un mirroring delle Istituzioni centrali. Queste istituzioni alternative operano in parallelo rispetto a quelle centrali: ministeri, commissioni e comitati (eletti da “candidati ombra”).
((non c’è ancora articolo sul governo ombra))
Queste istituzioni:
– producono informazioni che smentiscono le dichiarazioni delle Istituzioni, e quindi la validità delle soluzioni da esse adottate. <see my article “How to define a new approach to dissident information“>
– inducono le Istituzioni – grazie al peso acquisito grazie al loro nuovo potere di fatto – a creare nuove norme che facilitano il government diretto dei Cittadini.
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Si vedano, in altri documenti, strumenti di Politica diretta: come Rappresentanza partecipata (Rappresentanza 2.0) con la quale i Cittadini possono interagire in tempo reale con il loro Rappresentante parlamentare anche durante le sedute dell’Assemblea (per fare proposte, per un monitoring della sua attività, ecc …). O la Spending review partecipata, con la quale i Cittadini esaminano le spese della Pubblica amministrazione come se fossero un comitato di revisione dei conti. <see my text “Some “participated solutions“>
<see mi article “Activation of initiatives complementary to information, which allow Citizens to develop an experiential knowledge process “>
■ 3.a – SINTESI DEI PROBLEMI DEGLI ATTUALI MOVIMENTI D’OPPOSIZIONE
(capitolo interno a (2.a)
Come si è detto, se si vogliono risolvere i problemi attuali,
è necessario smettere di affrontare direttamente i problemi specifici, e cominciare ad operare sulle cause di tali problemi.
Ovvero problemi come l’appartenenza alla UE e il Debito pubblico sono le conseguenze di altri problemi a monte di essi, e non si possono quindi risolvere se non si interviene prima sulle cause di essi (ovvero la causa è proprio un difetto d’origine del sistema della Politica, e tali cause non possono essere risolte utilizzando lo stesso sistema che li ha creati).
Vediamo nei prossimi capitoli quali siano le cause che sono l’origine dei problemi attuali. E quali debbano essere .gli obiettivi di un Movimento di opposizione che voglia realmente cambiare le cose.
Le cause d’origine degli attuali problemi
Come vediamo più avanti, la causa degli attuali problemi delle Democrazia moderna è, in generale,
la perdita di democraticità di un Sistema di government che funziona solo in certe condizioni specifiche.
Ovvero il problema di fondo è che si è passati da un “Politica democratica” ad un Politica dei Partiti.
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Quale è la differenza tra l’attuale Politica dei Politici ed una Politica effettivamente democratica?
Il problema è che
i Professionisti della Politica che attualmente governano il Paese vivono in un mondo a parte rispetto ai normali Cittadini.
Si tratta di:
1) un mondo nel quale si è perso il contatto con la realtà delle cose. Nel quale i Parlamentari non sono più in grado di esercitare il loro ruolo di Rappresentanza nei confronti degli Elettori (e peggio, poiché viene a mancare la possibilità di un loro controllo da parte dei Cittadini, i Politici possono operare impunemente per perseguire interessi diversi da quelli dei Cittadini)
2) un mondo in cui la <Cultura ha perduto i significati originari e la governance viene sviluppata su un livello astratto come quello della Economia politica (che, come vediamo nel prossimo capitolo, è completamente differente dall’Economia reale in base alla quale si gestivano precedentemente le Nazioni).
Si tratta di un difetto di fondo della che mina alla base la Cultura politica attuale, e, contemporaneamente, crea sempre maggiori problemi alla Società (abbassamento della qualità della vita), ed impedisce la soluzione di tali problemi.
Come vedremo, nella nuova dimensione della Politica si sono abbandonate le regole fondamentali del “mondo normale” come quella che “non è possibile spendere più di quello che si ha in tasca”, o che per ogni azione deve poter individuato un responsabile.
L’adozione della Economia politica è un esempio significativo di questo allontanamento dalla realtà effettiva è la perdita del focus … sull’obiettivo primario della governance democratica: la qualità della vita delle persone).
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Per questa ragione
i Movimenti di opposizione che vogliano migliorare effettivamente le cose devono cominciare ad operare ragionando out of the box.
Il problema dell’operare con un Neo-linguaggio svuotato dei significati originari
Il problema creato dall’operare con una cultura “riscritta” ad hoc dalle “Ideologie politiche” moderne (Orwell parlava di Neo-linguaggio) nel quale i concetti non sono più una rappresentazione del mondo reale (spesso oggi i concetti hanno un significato ribaltato rispetto a quello originario) è che in tale dimensione diviene impossibile produrre ragionamenti legati alla realtà dei fatti.
Questo è il motivo per cui non è possibile cercare di risolvere i problemi attuali utilizzando metodi e strumenti dell’attuale politica (della attuale Cultura).
Dobbiamo notare come questa “rivoluzione culturale” abbia portato anche ad una perdita della memoria di cosa ha funzionato e di cosa invece ha prodotto risultati tragici.
(a quanto sembra la giornata della Memoria delle tragedie prodotte dalle Ideologie moderne è stata essa stessa “rivoluzionata” …)
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In sostanzia oggi
si è perduto di vista
il rapporto di causa/effetto,
e si cerca di risolvere i problemi
operando sulle conseguenze
e non più sulle cause.
In questo modo si opera mantenendo in vita le cause dei problemi affrontati, e non si fa altro che ingigantire gli effetti negativi che si stanno cercando di correggere.
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In questa condizione culturale
gli obiettivi politici dei Movimenti risiedono cioè su un livello astratto, nel quale i problemi effettivi (disoccupazione, povertà, violenza, ecc…) non possono comunque essere risolti.
Il livello astratto della Politica (ed Economia) attuale: una sovrastruttura su cui non ha senso intervenire
Più in generale, appunto, oggi tutto si basa sulla nuova Scienza, l’Economia politica che non è legata più alla realtà effettiva. Ovvero
l’Economia politica si basa su una concezione di realtà letteralmente inventata dalla mente di qualche essere umano, invece di gestire la realtà così come è
Si tratta … della . Condizione tipica delle ideologie .. < invenzione e scoperta ??? non è troppo qui ??? >
l
In sintesi, le caratteristiche del tale livello su cui opera oggi la Politica sono:
1) a tale livello non si è in grado di risolvere i problemi perché gli “esperti” utilizzano gli stessi metodi – intrinsecamente difettosi – che hanno creato il problema.
2) ci si muove su un livello non comprensibile per i Cittadini, che quindi anche quando abbiano una effettiva possibilità di esercitare la loro Sovranità (esigendo che il Parlamento esegua le loro volontà), i Cittadini sostanzialmente non sanno cosa pensare, e quindi essi sono alla mercè della comunicazione demagogica del Partiti (questo è uno dei motivi per cui la Politica moderna opera a questo livello di astrattezza rispetto problemi reali: in tal modo l’Establishment può continuare indisturbato a perseguire i propri interessi).
.
Come detto in precedenza qui il problema non è nella stupidità o ignoranza dei Cittadini rispetto a questioni come perché l’EU dovrebbe funzionare, o perché il Debito pubblico non dovrebbe esistere . Ma il problema è nella della Politica stessa, la quale oggi opera su un livello nel quale
non si è in grado di prendere in considerazione gli aspetti della realtà che effettivamente contano per qualità della vita delle persone
(tali aspetti del government che riguardano direttamente la qualità della vita delle persone sono aspetti che, potendo essere “toccati” con mano, potrebbero facilmente essere compresi da chiunque, se solo fossero presi in considerazione).
Si noti che i problemi attualmente presi in considerazione dalla Politica (Economia politica), essendo essi piazzati ad un livello astratto, non è possibile comprendere dove si siano commessi errori quando si creano problemi. Ciò non sembra essere compreso nemmeno dagli esperti, che spesso contraddicono se stessi (come nel caso di Keynes che alla fine della sua vita, dopo aver visto il fallimento delle sue teorie nel New Deal, disse di non essere un “keinesiano”; o nei casi più recenti del Covid”, dove vi sono continue contraddizioni sulle questioni come le relazioni tra tassazioni e povertà, tra debito ed inflazione, sulle misure anti-covid).
.
Detto in altre parole, oggi non si tiene conto che
i problemi attuali
non sono la conseguenza di situazioni sociali oggettive,
ma sono la conseguenza proprio
di quelle modalità di Politica
con la quale oggi li si vorrebbe risolvere
.
Non che si possa negare l’esistenza di problemi come Debito pubblico, sottomissione alla UE: tali problemi esistono, e stanno producendo conseguenze molto gravi .
Ma, come vediamo più avanti, tali problemi non sono che l’effetto di una causa a monte: un problema più generale insito nelle fondamenta della Democrazia attuale (ad esempio il Debito pubblico è generato da un problema di falsa rappresentanza, che pone le spese fuori controllo).
Per tali ragioni
chi cerca di operare direttamente su un problema “politico” specifico come quello del Debito pubblico, finisce inevitabilmente per creare un peggioramento del problema.
<vedi anche testo “L’errore di basarsi comunque sul sistema dell’Economia politica” nell’articolo “La politica dei cittadini (2): perchè i movimenti di opposizione sono inevitabilmente destinati a fallire>
■ 3.a – DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA PER L’IMPOSTAZIONE DI UN MOVIMENTO DI OPPOSIZIONE
(basata su Una analisi specifica: il debito pubblico)
Quindi in generale il problema è che
i Movimenti di opposizione
pongono il focus su problemi specifici,
invece di cercare di individuare quali siano,
a monte di tutto,
i veri problemi da risolvere.
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Vediamo il caso, ad esempio, dei Debiti dell’Italia (un problema specifico al quale, tra l’altro, sono legati altri problemi specifici come la questione della Sovranità e dell’appartenenza alla UE).
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Indubbiamente il Debito dello Stato esiste come problema (ad esempio dovendo denaro ad altri Stati, la Nazione è costretta a sottomettersi a condizioni politiche di altre Nazioni a causa delle quali il Parlamento non è più in grado di seguire la volontà dei suoi elettori).
Ma il Debito è in se una conseguenza di problemi più generali della attuale come:
– le spese fuori controllo (spese non necessarie, ed eccessive rispetto al valore delle realizzazioni che con esse si ottengono).
– un regime di Rappresentanza fasullo, che di fatto non permette ai Cittadini di essere rappresentati nella loro Volontà…
.
Quindi, se per risolvere il problema del Debito, si continua ad operare sugli effetti (sui meccanismi di Economica politica ), non solo non si riesce a migliorare le cose, ma si finisce per creare ulteriori problemi.
Ciò che va fatto, a monte di tutto, per risolvere i problemi attuali
L’approccio dei Movimenti di opposizione deve quindi cambiare in modo radicale: cominciare ad operare sulle vere cause dei problemi
di cui essi pretendono di occuparsi.
.
Ovvero
per risolvere la maggior parte dei problemi specifici è necessario, a monte di tutto,
mettere i Cittadini in condizione
di decidere cosa è meglio per loro
(ma anche, ovviamente, di mettere i Cittadini in condizione di controllare la correttezza delle spese attuate dal governo).
Quindi, poiché il problema del Debito pubblico risiede, a monte, nell’errato sistema di Rappresentanza oggi in vigore nella Democrazia di tipo europeo
per risolvere problemi come quelli del Debito pubblico (ma anche dell’adesione alla UE) è necessario, in primo luogo, riportare la Rappresentanza alla sua corretta dimensione.
(un caso limite è quello dell’Italia, paese in cui è stata presa la decisione di far parte della UE, senza passare per un referendum).
►►[outline] COSA VA RECUPERATO NEL SISTEMA DI GOVERNMENT DEMOCRATICO
A causa dei problemi indicati in precedenza, se si vogliono veramente migliorare le cose a livello di government, a livello operativo, è necessario recuperare alcuni elementi fondamentali della governance democratica. Ad esempio è necessario (i seguenti punti vengono approfonditi nei prossimi capitoletti):
– recuperare la dimensione di partecipazione alla “amministrazione” da parte della comunità.
Ad esempio recuperare la condizione di reale Rappresentanza nella quale il Rappresentante è solamente un Agente che opera per conto dei Cittadini. Ma anche individuare le possibilità di migliorare le cose nei meccanismi della Democrazia grazie agli ultimi sviluppi delle Hi Tech?
// forse no /// recuperare l’essenza della Democrazia a livello … della partecipazione dei Cittadini: la dimensione di auto-organizzazione da parte dei Cittadini delle questione pubbliche sul territorio. ..
– recuperare la dimensione dell’economia reale
Ad esempio riprendendo regole come: – si spende solo ciò che si ha in cassa (come in qualsiasi impresa) – non si fanno debiti che non possono essere ripianati da chi li lo contrae.
.
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► RECUPERARE LA DIMENSIONE DI PARTECIPAZIONE ALLA “AMMINISTRAZIONE” DELLA COMUNITÀ
Si tratta cioè di riportare il nostro sistema di government ad una reale dimensione democratica (si ricordi che uno dei vantaggi di tale dimensione è che in essa sono molto minori le questioni da affrontare a livello sovra-locale di quelle che si hanno oggi <poche sono .. a livello sovra-locale>).
[vedi capitolo precedente . Sui problemi di … “errore di .. “]
Ciò significa, tra le altre cose
● recuperare di reale Rappresentanza nella quale il rappresentante è solamente un Agente che opera per conto dei Cittadini
Ossia recuperare quella condizione nella quale i Rappresentanti non godono di una autonomia decisionale rispetto agli Elettori.
In questo caso i Cittadini devono ottenere un Mandato imperativo, che permetta agli Elettori di comunicare all’Eletto la loro Volontà sulle questioni specifiche, di controllare l’operato dell’Eletto ed in casi estremi di revocarne il mandato. Ciò può sembra complesso, ma in realtà oggi con le nuove tecnologie può essere fatto in modo relativamente semplice.
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● individuare le possibilità di migliorare le cose nei meccanismi della Democrazia grazie agli ultimi sviluppi delle Hi-Tech.
Oggi è possibile aggirare alcuni limiti che hanno fino ad ora impedito di avere una reale Rappresentanza
(a causa di tali limiti fino ad ora non si è avuta, nell’era moderna, una reale Democrazia: ma solo una soluzione di compromesso che poco ha a che fare con la reale Democrazia).
Ovvero
le nuove tecnologie oggi permettono di aggirare il limite fisico della distanza delle Assemblee dei Rappresentanti
(ciò vale per quelle parti di territorio più estese di quelle di un piccolo paese di provincia, o di una circoscrizione di una Città).
Con le nuove tecnologie infatti oggi è possibile sviluppare soluzione come quella della Rappresentanza partecipata che .permette di avere una forma di partecipazione in tempo reale da parte dei Cittadini.
Con tale tipo di soluzione i Cittadini possono organizzarsi tra loro per interagire con il loro Rappresentante in tempo reale (ad esempio durante un’assemblea comunale i Cittadini possono indurre il Rappresentante a presentare mozioni, a votare in un modo specifico, ecc …).
Il progetto Rappresentanza partecipata prevede semplicemente un App con la quale la base di elettori assiste alle discussioni in aula, e interagisce in tempo reale con il Rappresentante.<see my text “Some “participated solutions“>
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● recuperare l’essenza della Democrazia a livello della partecipazione dei Cittadini in quanto auto-organizzazione nella gestione delle soluzioni delle questioni pubbliche sul territorio.
Si tratta della reale partecipazione della Democrazia: senza una forma di compartecipazione dei Cittadini alla “amministrazione” delle soluzioni specifiche, la Democrazia non può proprio funzionare, perché in tal caso vi sono persone che si occupano di tali “affari” perseguendo interessi che raramente corrispondono a quelli dei Cittadini.
Per questa ragione solo la compartecipazione dei Cittadini all’organizzazione delle attività pubbliche sul territorio può portare ad una maggior efficienza di servizi ed infrastrutture, e ad minori spese (a parità di efficacia delle azioni).
<vedi “Introduzione alla Politica Spontanea“>
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Il problema del peggioramento della qualità della vita legato ad una diminuzione della partecipazione dei Cittadini alla soluzione delle questioni sociali che li riguardano è stato individuato già ali inizi degli anni ‘90 dalla UE con la circolare che ha definito il regime della Sussidiarità.
Con il modello della Sussidiarietà si è voluta indicare la necessità di abbandonare il modello attuale dello Stato che si occupa in tutto e per tutto di soddisfare i bisogni dei Cittadini, per passare al modello più strettamente democratico dello Stato che si occupa solo dei problemi dei quali i Cittadini proprio non sono in grado di occuparsi in nessun modo.
(un esempio di questa gestione diretta del territorio sono le corvee che, ad esempio, ancora oggi permettono agli abitanti di molte aree rurali di intervenire direttamente per spazzare la neve dalle strade senza attendere l’intervento dei servizi pubblici; ma a livello più generale, un esempio significativo sono le associazioni di Mutua assistenza che permettevano ad inizio del ‘900 di avere un anno di assistenza medica gratuita con la spesa di solo una giornata lavorativa ).
Ovvero si tratta di … per superare quello che è stato individuata come una delle casue principali della crisi della nostra scoità : il sempre minore .. agire da parte dei Cittadini nei confronti dei problemi al livello sicalie che li riguardano.
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Il fatto è quindi che è possibile risolvere i gravi problemi attuali (Debito pubblico,, Povertà dei Cittadini, ecc …) solo se, a monte di tutto
● si eliminano i difetti d’origine della attuale sistema di Government (il sistema della Poltiica dei Partiti, un sistema top-down nel quale i Politici vivono una realtà separata rispetto ai loro Elettori, e quindi finiscono per perseguire obiettivi che non corrispondono con quelli dei Cittadini)
● si recuperano fattori peculiari della Democrazia come la reale Rappresentanza, e le forme di auto-organizzazione dei Cittadini di “servizi di pubblica utilità”
/// Forse no qui /// Una chiaro .. (che oggi si combatte, ad esempio, con altre cause di future catastrofi, come Reddicto civile (aumentano le spese, aumenteranno le tasse, .. ) .. prestiti ocme il Funding ..
Da questo punto di vista … problemi come … l’uscita dalla UE .. si possono risolvere con referendum .. (i sondaggi praticamente divengono … referendum con la certificazione digitale delle firme … ) < …….. >
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► RECUPERARE LA DIMENSIONE DI ECONOMIA REALE
[vedi articolo precedente “l’errore di basarsi comunque sul sistema dell’economia politica”]
Una dimensione nella quale, ad esempio
● si spende solo ciò che si ha in cassa (come in qualsiasi impresa, si può spendere solo quanto con piani dettagliati si prevede di incassare nella corrente legislatura)
Inoltre, vi è una dimensione “societaria” (la Democrazia non è che una grande Associazione di Cittadini) il piano economico (spese e incassi) deve essere approvato dai “soci” (i Cittadini).
Ovviamente in un sistema di “Economia reale” le tasse devono essere riferite a spese specifiche.
● non si fanno debiti che non possono essere ripianate da chi li .
Quindi è necessario, a monte di tutto, ridefinire le regole di indebitamento.
..
● vi è sempre un responsabile degli atti intrapresi a livello Istituzionale [accountability]. Questo è un altro principio che va recuperato. Il caso della contrazione di un debito è significativo: vi deve essere un “responsabile” – chi firma l’atto – che garantisce la restituzione del debito.
Oggi invece, ignorando le regole dell’Economia reale (e la morale tradizionale) i Politici sono assolutamente liberi vincoli: possono decidere di contrarre debiti, e farli ripagare ad altri (alle future generazioni).
In questo caso i Politici assumono un “Potere assoluto”, una Sovranità che le Costituzioni chiaramente attribuiscono unicamente ai Cittadini: si noti che i Governi oggi non sono affatto eletti dai Cittadini, ed addirittura sono composti arbitrariamente – rispetto alle regole Costituzionali – in modalità che contraddicono la Volontà popolare espressa durante il voto).
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Un caso significativo di questa libertà “assoluta” (indipendente da ogni istituzione democratica) è – in Italia – un governo che nel 2021 è stato condannato dal un Tribunale per aver rilasciato protocolli di cura che hanno procurato la morte di decine di migliaia di persone; eppure iil Governo continua impunemente ad imporre tali protocolli.
/// non più /// Ma mentre i due punti precedenti sono “politici” .. c’è una … fattore ancora più importante … che deve essere .. risolto .. a monte .. per poter eliminare .. i problmei di Tasse, Defici, UE, inefficienza dei Servizi pubblici,
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Altri punti
Lo stesso vale per gli atri punti specifici: per poter risolvere i problemi specifici che sono sono l’obiettivo degli attuali Movimenti di opposizione, è necessario risolvere problemi a monte come quello dell’uso del “Sistema della Tasse” per finanziare soluzioni invece di utilizzare un sistema basato sulla Sussidiarietà. O l’assenza di programmi che prevedano una “riforma della Scuola” in senso democratico, ossia che permettano ai genitori di accedere a sussidi per creare forme di Homeschooling.
– ————- fine cap ———————-
…… altri casi (sono tutti riconducibili .. alle cause rimarie .. )
Quando esposto in precedenza vale per tutti i problemi specifici … : essi sono riconducibili a cause primare sulla quale è necessario agire per riolgerli ..
è necessario per ognuno di essi è necessario andare a … individuare .. a monte …
esempi in sintesi (articolo in sviluppo .. )
.. che si vedono sui programmi .. dei quali la causa originaria è la mancanza del fattore principale – la condizione sine qua non – la partecipazione effettiva .. dei cittadini .. all’amministrazione delle cose che li riguardano sul territorio ..
● Tasse … legato a … a problema della falsa rappresentanza: i cittadini
● scuola … se i cittadini prendono in mano … alterantive .. self-organized <
prendi da dove ho già sviluppato ..
Considerazioni per la compilazione (e la valutazione) di programmi elettorali realmente democratici
Riassumendo quanto detto in precedenza, la questione è che
per risolvere i problemi specifici
(come quelli del Debito, della Sovranità, e della UE)
è necessario riportare la Democrazia
ad una dimensione realmente democratica.
Ovvero il problema di fondo è che una Democrazia può funzionare solo quando vi sia una partecipazione attiva dei Cittadini al government (quando sono i Cittadini a prendere le decisioni).
Ciò vale a livello locale, per le questioni legate al territorio, ed a livello più generale (un esempio significativo è il referendum per l’uscita dalla UE, che in Italia è negato).
Se non si recupera una dimensione realmente democratica, non è quindi possibile risolvere alcun problema specifico (l’Establishment ha raggiunto un potere istituzionale assoluto, per cui non lascerà mai spazio ad iniziative che non corrispondano ai suoi fini).
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Si tratta quindi, prima di partire a stilare un piano politico, di riflettere su quali siano, più nello specifico, le qualità che permettono ad una Democrazia di funzionare (di ai Cittadini di godere di una buona qualità della vita).
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Quindi, per quando riguarda i programmi elettorali di un Movimento che voglia cambiare realmente le cose, è necessario comprendere che
in una dimensione realmente democratica,
non si propone ai Cittadini
un programma elettorale,
ma si sviluppano punti proposti dai Cittadini
A questo proposito non vale la giustificazione che i Cittadini che non sono in grado di capire le questioni da risolvere (come il debito pubblico e l’appartenenza alla UE).
Il problema è invece – come illustrato in una altro punto – che non si tratta di incapacità di comprensione da parte dei Cittadini, ma del fatto che quei problemi sono una sovrastruttura rispetto alle questioni che riguardano la vita dei Cittadini. Ovvero si tratta di problemi creati proprio da modalità di affrontare i problemi della Politica moderna, e non problemi causati da situazioni sociali oggettive.
Più nello specifico è necessario comprendere che i problemi come il debito pubblico, o la “Sovranità della Nazione”:
● sono solo l’effetto di cause più profonde (le quali sono ciò su cui è necessario intervenire): il debito pubblico è il risultato di spese fatte dalle varie istituzioni in modalità indipendente dalla volontà e dal controllo dei Cittadini; quindi solo recuperando una dimensione realmente democratica nella quale i Cittadini partecipano in qualche modo alla gestione delle spese della P.A. è possibile risolvere la questione del debito pubblico (le spese a livello nazionale non sono così difficili da comprendere e da monitorare, una volta che si siano sviluppate opportune forme di trasparenza).
Lo stesso vale per la questione dell’uscita dalla UE: solo se ricupera il reale diritto di voto dei Cittadini si potrà risolvere questo problema con un referendum (ovviamente è anche necessario che i Movimenti di opposizione comincino a fare una corretta informazione sui problemi creati dalla UE, basandosi su un linguaggio comprensibile ai più. <see my article “How to define a new approach to dissident information“>
● sono difficili da comprendere perché i Cittadini non sono più abituati ad occuparsi delle questioni della loro vita: non solo dell’”amministrazione” delle questioni sociali sul territorio, ma anche dei condomini, nei quali ormai gli Amministratori hanno potere assoluto di decisione.
Solo portando i Cittadini a recuperare quella dimensione di gestione diretta delle questioni che li riguardano direttamente essi potranno recuperare la consapevolezza necessaria a come funzionano le questioni di amministrazione (government) del territorio (la modalità di Politica spontanea è concepita proprio con questo fine <see my article “Introduction to Citizens Politics (Spontaneous Politics)“> )
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In questo caso il problema di fondo dei Movimenti di opposizione sembra essere quello legato alle Ideologie: una dimensione mentale nella di pensa che i Cittadini siano sostanzialmente stupidi (gli Intellettuali che guidano i Movimenti si sentono in questo caso come pastori di un gregge di animali, e quindi si sentono in dovere di prendere decisioni in loro vece)
Oggi non si tiene conto che in realtà vi sono due visioni dell’essere umano:
– quella ideologica, nella quali si concepiscono i Cittadini come persone intrinsecamente incapaci di comprendere questioni complesse legate al government; e quindi essi necessitano di essere guidati dall’alto.
– quella “tradizionale”, nella quale si ammette che sia possibile che i Cittadini come “instupiditi” (ad esempio da anni della attuale educazione scolastica “riformata”, e dalle modalità attuali di informazione sviluppate dal Mainstream media): ma in questa visione (basata su una lettura delle esperienza storiche) in ogni caso l’essere umano ha la capacità di migliorare la sua conoscenza attraverso il metodo di “prova e correzione dell’errore”.
non sono i cittadini ad essere “stupidi”, ma semmai è il contrario: sono i nuovi Movimenti che no comprendono ch
I criteri per la stesura di un programma del Movimento
Riassumendo, se si vuole veramente migliorare le cose in una Democrazia (in ultima analisi migliorale la qualità di vita dei Cittadini), è necessario farlo con un metodo e con strumenti democratici. Altrimenti si creano conseguenze che portano ad un peggioramento delle condizioni di vita della gente.
Ovvero, per migliorare effettivamente le cose, è necessario in primo luogo recuperare una dimensione realmente Democratica.
Attenzione: on si tratta di un Reset come quello in corso da parte dell’establishment, nel quale si modifica alla base l’essenza della Democrazia, ma, al contrario, si tratta di recuperare le qualità della Democrazia oggi perdute.
La necessità di andare oltre gli “aspetti politici”
Sebbene per migliorare le cose in una Democrazia sia necessario farlo in modalità democratica. oggi la quasi totalità dei Movimenti di opposizione non propone affatto una “via democratica al cambiamento”.
/// qui ??? // Una eccezione è quella del M5S che nella fase iniziale (come vediamo più avanti) ha proposto punti che … esattamente una modalità democratica per il cambiamento. Punti che non ha minimamente realizzato proprio perché, di fatto, sebbene proponesse . Una via democratica … un cambiamento in compartecipazione con i Cittadini mai ha applicato … incorrendo in una contraddizione di fondo che ha portato al fallimento … degli obiettivi iniziali del movimento. (questa esperienza .. .dovrebbe essere .. presa in considerazione dai nuovi movimenti .. che sembrano essere destinati a essere spazzati via, o ad essere assorbiti dalla .. del sistema dei partiti)
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Per poter stilare un programma di un Movimento di opposizione è quindi necessario cominciare a comprendere che, ad esempio,.
non si deve pensare in termini di uno Stato che aiuta i Cittadini,
ma di uno Stato che agisce per conto dei Cittadini
Ovvero non c’è più uno Stato che comanda, ma ci sono dei Rappresentanti che eseguono ordini. Lo Stato non è più una entità significativa nel sistema delle decisioni, ma è solo un apparato burocratico che organizza le cose per conto dei Cittadini (laddove a livello locale non se ne occupano direttamente i Cittadini stessi), e non ha nessuna autonomia decisionale.
►►[outline] CRITERI PER LA STESURA DEL PROGRAMMA DI UN MOVIMENTO DI OPPOSIZIONE
Quindi, riassumendo, nella condizione realmente democratica, i programmi di Partiti e Movimento, sono formati da:
● punti che rappresentano istanze che provengono dai Cittadini: sono programmi dei Cittadini, e non programmi di un partito (o di un Candidato).
Ovvero in una fase pre-elettorale i Candidati devono mettere assieme tali punto punti ascoltando i Cittadini.
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● punti che riguardano direttamente la Qualità della vita dei Cittadini, e non obiettivi “politici”.
Come illustrato in precedenza, i punti del programma non devono prevedere dichiarazioni come l’obiettivo dell’abbattimento del Debito pubblico, o dlla riduzione delle tasse,
Questi obiettivi hanno almeno due gravi problemi di fondo: come detto in precedenza
– non possono essere risolti se non agendo a monte di essi
– non possono essere compresi nella loro essenza dai Cittadini (ammesso se siano veramente compresi dagli “esperti” che li propongono), e quindi gli Elettore in questo caso rimangono alla mercè delle capacità demagogiche di chi fa tali promesse.
Ovvero i punti devono trattare questioni oggettive, e non questioni che fanno parte, ad esempio, del mondo astratto dell’Economia politica (un livello che i Cittadini non comprendono – e rispetto ai quali non possono partecipare – non perché essi siano stupidi, ma perché tale mondo è una sovrastruttura: è essa stessa che ha prodotto i problemi che si vogliono risolvere.
Se si valutano le Politiche nazionali, si deve considerare che a tale livello – se si vogliono sviluppare strategie realmente democratiche – non si possono fornire contenuti specifici, poiché solo i Cittadini (a livello locale) sono in grado di individuare la peculiarità del problema locale (ossia i contenuti specifici di una proposta non possono che essere definiti a livello locale – non possono essere considerati “universali”).
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● punti che non propongano soluzioni dall’alto, ma punti che prevedono qualche tipo di effettiva partecipazione effettiva dei Cittadini (come si è già detto, i problemi in Democrazia non possono che essere risolti seguendo i principi e i metodi della Democrazia. E la la partecipazione è l’essenza della Democrazia).
In altre parole i problemi “politici” – come quelli del Debito – non possono essere risolti in modalità generale (a “livello politico”), ma solo agendo laddove i Cittadini possono modificare direttamente le prassi di amministrazione della loro comunità (ad esempio con una accorta gestione delle spese).
Ovvero i punti di un programma politico che possa effettivamente portare ad un miglioramento delle cose
► devono indicare la via pratica con la quale i Cittadini, con la loro partecipazione ad un un Sistema di governo realmente democratico (effettivamente partecipato) possono risolvere tale problema.
Quindi la definizione delle soluzioni (dei programmi elettorali), per essere efficace deve essere sviluppata dal Demos, e non dall’alto. <see my text “The users of the Services are essential co-designers of the solutions to satisfy their needs“>
Un esempio che rispetta questi criteri .è quello del programma elettorale del M5S di Sedriano per le Elezioni locali dal 2015. (programma poi completamente tradito durante tale legislatura). [vedi loro documento] .
altro
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● proporre innovazione dei meccanismi della governance democratica (non dei principi!)
((già detto nell’outline precedente, ripreso un può qui ))
Uno dei difetti di origine della Democrazia moderna è dovuto al fatto che all’epoca della sua fondazione (il ‘700) non era possibile adottare pienamente i suoi principi (effettiva partecipazione dei Cittadini) poiché essa era concepita su una scala più vasta di quella originaria (la Democrazia nasce per operare in una dimensione locale, mentre la Democrazia moderna è sviluppata ad un sovra-locale).
Questa limitazione ha portato allo sviluppo di
una Democrazia di compromesso
che non applica affatto i suoi principi fondamentali.
Per due secoli si è giustificata tale situazione con il fatto che era impossibile per i Cittadini operare in modo democratico – partecipando in qualche modo al government – su un territorio più esteso di un piccolo paese di provincia, o di una circoscrizione di una Città.
Si noti che in Europa, a differenza che negli USA, la reale Democrazia, nelle quale i Cittadini partecipano direttamente al Government, non è praticata nemmeno a livello ultra-locale.
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Come le nuove tecnologie possono favorire una forma di reale Democrazia (partecipata)
Il fatto è che
da alcuni anni le tecnologie si sono evolute ad un livello tale che ora è possibile avere una partecipazione al government anche su larga scala
Si deve notare l’assenza di proposte di vere soluzioni tecnologiche per l’innovazione degli strumenti della Democrazia. Questa è la dimostrazione che non solo i governi non pensano ad aumentare la democraticità dell’attuale sistema di government, ma non lo fanno nemmeno i Movimenti di opposizione (non si parla di Piattaforme come Rousseau, che è un sistema chiuso, limitato agli appartenenti al Movimento 5 Stelle).
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Oggi è quindi necessario che un Movimento di opposizione cominci a
ragionare sulla possibilità di sviluppare nuovi strumenti che permettano alla Democrazia di recuperare la sua natura democratica
Quella tipica di quando i Cittadini, nelle piccole cittadini, sviluppano direttamente le politiche locali (come in Svizzera, o nelle piccole Town degli USA).
1) cominciando dallo sviluppare strumenti di partecipazione attiva dei Cittadini alla definizione delle soluzioni relative della loro comunità .sociale.
2) sviluppando anche soluzioni che permettono ai Cittadini di interagire in tempo reale con il loro Rappresentante (inizialmente con il Consigliere comunale). <vedi la soluzione Rappresentanza 2.0, o Rappresentanza diretta) in “Some “participated solutions“>
►► [outline] LA NECESSITÀ DI BASARSI DALL’INIZIO SU PRINCIPI DEMOCRATICI
Forse puoi fondere con quello sospeso più avanti (forse già preso tutto)
La questione principale per i Movimenti di opposizione è
non ricadere nella contraddizione di fondo di voler sviluppare un miglioramento della situazione attuale delle Democrazia partendo da principi che in conflitto con quelli del sistema democratico.
Nello specifico, gli errore commessi dai Movimenti di opposizione sono
■ l’errore di voler cambiare le cose dall’alto in un sistema che funziona solo quando vi è una partecipazione attiva dei Cittadini al government.
In questo caso si ricade nella contraddizione di fondo tipica delle ideologie, come nel caso in cui si vuole ottenere la pace sociale attraverso la violenza,
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Il problema è cioè che oggi
i nuovi Movimenti pretendono di ricreare un sistema di decisioni bottom-up con una azione top-down.
(in altre parole essi cercano di riformare alla radice un Sistema il cui problema è una gestione da parte di Elite, con una “riforma” gestita da Elite).
Si ricorda che operare nel cambiamento in modalità bottom-up (con la partecipazione attiva dei Cittadini, e non con “avanguardie” del Popolo) è tra le altre cose il modo per risvegliare la consapevolezza dei Cittadini rispetto a come essi possano intervenire nel processo di government del loro territorio.
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Dal punto di vista operativo ciò significa
non operare voler cambiare le cose operando dal Governo centrale
(mirando a partecipare al gioco della Politica attuale),
ma da forme di government locale
che sviluppino una via realmente alternativa
<see my text “A transition model: Advocacy Democracy (how to govern “in parallel”)“>
<see my article “Introduction to Citizens Politics (Spontaneous Politics)“>
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■ l’errore di basarsi su concetti appartenenti alla attuale cultura politica, la quale è stata proprio la causa dei problemi che si vorrebbero risolvere.
Ovvero è necessario per i nuovi Movimenti di opposizione spigare perché essi dovrebbero avere successo adottando:
– l’attuale Sistema parlamentare nel quale non esiste praticamente una reale Rappresentanza (ossia una reale Sovranità popolare).
– l’attuale Economia politica che ha prodotto i problemi che si vorrebbero risolvere (come il Debito pubblico).
– l’attuale sistema di Welfare super assistenziale nel quale: inibisce l’auto-organizzazione dei Cittadini per la soddisfazione dei loro bisogni sociali, e comporta una eccessiva quantità di spese (quindi povertà dei Cittadini), ed una bassa qualità dei servizi.
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■ l’errore di voler usare termini delle ideologie senza fare chiarezza in proposito
La maggior parte dei programmi dei Movimenti di opposizione si basano su concetti ideologici, ovvero su progetti nei quali, ad esempio, sono definiti obiettivi tipici del Socialismo: in questo caso è necessario spiegare perché dovrebbe funzionare una strada che ha sempre prodotto risultati negativi (l’ultimo caso è quello delle Politiche dei Democrats in USA).
Vedi anche:
Iniziativa Riforma dal Basso INDICE RAGIONATO
La possibilità per gli Attivisti del Movimento 5 Stelle di recuperare la dimensione iniziale
"Come può essere possibile per gli Attivisti del M5S riprendere la dimensione iniziale?" <vedi>
Si delinea una politica in 2 fasi che
(ri)porta nuovamente al livello di "politica nazionale", ma questa volta passando per una politica (effettivamente partecipata) a livello locale.
Il problema di fondo dei "Dissidenti" del M5S è il pretendere che chi sta gestendo ora il Movimento cambi il proprio modo di vedere le cose: i Leader se non hanno capito ora, significa che non avevano compreso dall'inizio.
Gli attivisti devono comprendere che la cosa importante e riprendere a sviluppare l'Idea iniziale: "chi c'è, c'è".
Ora è necessario:
A. (ri)cominciare a definire una organizzazione funzionale all'idea di fondo (il Fine), e
B. sviluppare su territorio "politiche" che (ri)aggreghino i Cittadini al Movimento (sia esso il M5S, o qualcosa di nuovo).
Ed è anche necessario chiarire le implicazioni dei dell'adozione dei Fini definiti in origine:
- la leadership diviene bottom-up: i Leader sono ora gli Attivisti (all'interno del Movimento) ed i Cittadini (nelle azioni sul territorio).
- la "comunicazione" del partito diviene sostanzialmente engaging (non è più "propaganda"), un engaging dei Cittadini finalizzato alla loro partecipazione al sistema di Government dei Cittadini offerto.
Dal punto di vista operativo per sviluppare tali punti chiave è necessario creare una struttura che possa supportare efficacemente la forma di government nella quale i Cittadini governano in prima persona (oggi esistono molte piattaforme open source che possono essere utilizzate in questo ambito - come descritto in seguito). Si descrivono gli strumenti necessari, e le azioni da sviluppare: engaging, incubatore, facilitatore, garante.
"Il difetto di fabbrica del M5S: come il Movimento ha perduto per strada i suoi Principi fondanti (e l’elettorato)" <vedi>
Il M5S è minato da difetto di fabbrica che impedisce di recuperare i suoi propositi iniziale.
Il problema è che
IL M5S, NATO BASANDOSI SUL CONCETTO DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA, SI È POI SEMPLICEMENTE DIMENTICATO DI ESSO,
Ed ha finito per fallire nel realizzare i suoi obiettivi primari, e per convertirsi alla Politica dei Partiti
Il fallimento non è di per sé un problema: il problema esiste quando non si è c consapevoli del fallimento.
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Gli Attivisti ora devono rendersi conto di questo problema di fondo, e quindi ripartire dalla posizioni originali (questa volta però applicando senza eccezioni la Filosofia di base: la democrazia partecipata).
"Gli equivoci fatali in cui incorre il m5s: partecipazione è quella dei cittadini, e non (solo) quella degli attivisti" <vedi>
Uno degli errori di fondo è che
gli Attivisti del M5S continuano ad intendere la Democrazia partecipata come una questione interna al Movimento , e non come era nelle intenzioni originarie, una questione di government da parte dei Cittadini
Un equivoco che diviene fatale: ci si distrae nella lotta interna al Movimento, invece di rifondare le basi sui Fini originari (ed in questo modo si perde il consenso popolare, ottenuto inizialmente prorpio grazie alla promessa di dare ai Cittadini la possibilità di partecipare direttamente al government).
Se il M5S vuole recuperare credibilità, ossia consenso popolare, esso deve ricominciare con una Politica dei Cittadini, dando ai Cittadini gli strumenti per governare il loro territorio in modo indipendente dalle Istituzioni governative.
Movimento 2.0: Politica spontanea e Politica dei Cittadini
Prevalentemente per l’italia
"La Politica dei Cittadini (1): un possibile percorso per recuperare la democraticità del Government (synopsis)" <vedi>
Oggi la l’Establishment ha raggiunto un livello di potere assoluto che “blinda” la sua posizione. Se si vuole veramente contrastare l'attuale politica dei Partiti deve fare, è necessario guadagnare un posizione di potere che permetta di contrastare efficacemente le azioni delle Istituzioni governative.
Si tratta di ottenere un consenso popolare che permetta di sviluppare politiche che non possano essere contrastate dalle Istituzioni governative (i Politici alle Elezioni perderebbero l'unico lavoro che sanno fare).
Con tale Politica 2.0 si ottiene un "potere di fatto" che permette di sviluppare
forme alternative di government dove i Cittadini possono interessarsi direttamente (con cognizione di causa) delle questioni di amministrazione della “cosa pubblica”
Con questa politica è possibile parte dal locale, dai piccoli problemi, per arrivare gradualmente ad assumere una posizione di potere in grado di contrastare il potere istituzionale
Ciò è possibile, in un secondo tempo, con una evoluzione ("federalizzazione") delle strutture di Politica dei Cittadini locali in strutture sovra-locali (anche a livello Nazionale).
"La Politica dei Cittadini (2): perchè i Movimenti di opposizione sono inevitabilmente destinati a fallire" <vedi>
● Oggi nessuno sembra chiedersi perché negli ultimi decenni vi sono stati infiniti tentativi di creare un Movimento o Partito di “opposizione” che sono puntualmente naufragati? Il fatto è che i Movimenti/Partiti che nascono come alternativa alla Politica attuale non propongono affatto una reale alternativa.
● Uno dei problemi fondamentali è che anche i Dissidenti adottano la “Cultura politica” istituzionale che ha cancellato il ricordo di modalità di government profondamente diverse da quella attuale. In tale cultura sono stati ribaltati concetti fondamentali come Libertà, Diritti, Sovranità, Rappresentanza, ecc ..
● Non si tratta quindi di proporre Politici migliori (più onesti e capaci), o di cercare di dialogare con Istituzioni: è necessario cominciare a seguire una strada sostanzialmente alternativa a quella della Politica istituzionale.
● È necessario riflettere sulle questioni “a monte” prima di cercare di cambiare le cose, e comprendere che oggi i Movimenti di opposizione cercando di migliorare le cose con gli stessi metodi e strumenti che hanno creato i problemi che essi vogliono risolvere.
È assolutamente necessario fare un passo indietro prima di proseguire nel loro percorso – riportando la Democrazia nella sua dimensione originaria.
● Si analizzano alcune contraddizioni di fondo Movimenti di opposizione, tra le quali – pensare di poter cambiare le cose dall’alto (si negherebbero, già nelle prime fasi, i principi del Sistema che si vuole realizzare) – voler basare il cambiamento sull’attuale Costituzione che, tra le altre cose, nega la possibilità di avere una reale Democrazia – programmare di partire con l’impostare il government con l’attuale struttura fortemente centralizzata, quando la Demos-crazia esiste solo laddove i Cittadini possono partecipare in modo effettivo al government della loro Comunità sociale – adottare alcuni elementi dell’ortodossia della attuale politica dei Partiti – basarsi su categorie proprie di ideologie che hanno causato disastri senza giustificare la cosa – basarsi comunque sul sistema dell’Economia politica, e sul modello dell’attuale welfare super-assistenziale – pensare che la “Sovranità democratica” sia quella della Nazione.
"La Politica dei Cittadini (3): Manifesto della Politica dei Cittadini" <vedi>
Non si tratta di partecipare al “gioco della Politica” (l’establishment ha raggiunto un livello di potere che è intoccabile)
Se si vogliono cambiare veramente le cose non è possibile farlo all’interno del Sistema che si vuole modificare. É necessario cominciare a lavorare dalle fondamenta: solo con la forza del Demos è possibile cambiare le cose in modo sostanziale.
Ovvero è necessario smettere di operare sul piano della attuale “Politica dei Partiti”, e cominciare ad operare direttamente sul piano dei reali bisogni delle persone.
■■ Definizione di UNA POLITICA DEI CITTADINI CHE SI SVILUPPA I DUE FASI:
1. Prima fase: Aggregazione delle persone su cause “oggettive”, bi-partisan, e sviluppo di una attività di Polis-tics del Demos sul territorio
2. Seconda fase: contrasto delle attuali Politiche dello Stato centrale.
■■ Definizione delle LINEE GUIDA PER L’IMPOSTAZIONE DI UN MOVIMENTO DI OPPOSIZIONE
– recuperare la dimensione di partecipazione alla “amministrazione” (government) da parte della comunità (e recuperare la condizione di reale Rappresentanza).
– recuperare la dimensione dell’Economia reale
● Considerazioni per la compilazione (e la valutazione) di programmi elettorali realmente democratici: per risolvere i problemi specifici
(come quelli del Debito, della Sovranità, e della UE) è necessario riportare la Democrazia ad una dimensione realmente democratica.
"La Politica dei Cittadini dal punto di vista operativo" <vedi>
Quello della Politica spontanea è
UN PERCORSO DI POLIS-TICS CHE PARTE LADDOVE LA DEMOCRAZIA FUNZIONA IN MODO PIÙ EFFICACE: DAL TERRITORIO NEL QUALE VIVONO IN CITTADINI.
Il successo di tale politica deriva dal fatto che:
Le potenzialità di successo delle di Iniziative spontanee di intervento diretto dei Cittadini sul territorio è molto elevata poiché
CON TALI INIZIATIVE ESSE VIENE SODDISFATTA LA FORTE RICHIESTA DA PARTE DI CITTADINI DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI SEMPRE PIÙ GRAVI CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NON È IN GRADO DI RIVOLVERE.
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La Politica dei Cittadini può essere sviluppata in due fasi che la portano dal livello locale a quello sovra-locale (a contrastare il Governo nazionale o la UE).
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Dal punto di vista operativo si sviluppano, nell'ordine:
1. a livello locale
● < un ente< incubatore e facilitatore< delle Iniziative (e coordinatore).
< ● una volta raggiunta una massa critica di partecipazione, è possibile sviluppare una forma di Politica diretta< come quella prevista nel progetto Rappresentanza partecipata< .
2. livello sovra-locale
Successivamente sarà possibile estendere l'esercizio del Potere locale a livello sovra-locale, sviluppando una integrazione delle varie strutture di Politica dei Cittadini locali.
Altri link sull’argomento:
- “Sintesi delle caratteristiche di un movimento di opposizione di successo <see>“
- “Definizione delle Linee guida per l’impostazione di un movimento di opposizione <see>“
- “Alcuni errori ricorrenti dei movimenti di opposizione <see>“
“Beyond top-down “Democracy”: crowdisation of Governance” <see>
The need to reintegrate the active participation of Citizens in the various aspects of Government derives from the fact that Democracy can only work if Citizens directly participate in the management of “public affairs”.
The problem is, in fact, that otherwise there is a disconnect between the Rulers (who escape the control of the Citizens) and the Society (the real needs of the Citizens). And therefore a substantial lowering of the quality of life develops (expenditure out of control, poverty and unemployment, inefficiency of services, chaos and violence, etc.).
It is not possible to escape from the current crisis of Western society if not recovering the dimension of pro-active government “by the people”.
Politics 2.0: Reboot of Democracy
Prevalentamente USA
“Annotated Index of Series “Reboot of Democracy” <see>
"Reboot of Democracy (synopsis): How and why to change the contrast strategies of the Establishment of Politics" <see>
Today we continue to circle around the problem without centering it in its essence: today we continue to talk of abuses by those who govern, trying to find a way to force these rulers to govern in the “right” way.
It is impossible to achieve change by operating from within a system that is now compromised in its foundations (the “dissidents” naively try to solve the problem with the same approach, with the same methods and tools that created the problem)
It is necessary to:
● stop opposing pseudo-democratic authoritarian regimes on the level of “Politics” – polemics and protests, attempts to be heard, etc …
● begin a process that operates, bottom-up, in a “constructive mode”: to rebuild real Democracy without waiting for the permission and support of the institutions.
The acquisition of a new “de facto power”
A transition model: Advocacy Democracy (how to govern “in parallel”) <see>
"Towards a Welfare 2.0: the causes of the current welfare crisis <see>"
Il Welfare del ‘900 è in grave crisi (fallimento economico e una scarsa della qualità dei servizi).
Le cause sono: ● mancanza di un reale controllo ● deresponsabilizzazione ad ogni livello (sia degli operatori che degli utenti) ● incapacità di individuare i reali bisogni e incapacità di progettare servizi efficaci ● impossibilità di coprire gran parte dei bisogni “non-di-massa”.
Vi è una sorta di difetto di fabbrica tale sistema intrinsecamente fallimentare: tutto oggi viene ridotto a questioni basate su sul piano dell’Economia: si è in una condizione di “coperta troppo corta”, nella quale le risorse disponibili non saranno mai sufficienti a coprire il reale fabbisogno.
Ovvero non si utilizzano risorse fondamentali del Sistema sociale: le possibilità per i Cittadini di soddisfare, auto-organizzandosi, i loro bisogni sociali (si vedano molte “best practices” del Crowd.
“Democrazia diretta a livello inter-locale(Governance by Delegations)” <see>
In una reale demos-crazia le decisioni da prendere a livello nazionale si riducono di molto.
Una reale Democrazia infatti non è che un sistema di soddisfazione dei bisogni dei Cittadini, i quali esistono per lo più dove i cittadini vivono, a livello locale (una gran parte delle questioni sovra-locali sono sostanzialmente una invenzione della Politica dei Partiti: a livello locale, con un corretto coordinamento a livello nazionale, è possibile risolvere meglio i problemi – i quali, tra le altre cose, hanno sempre declinazioni locali).
A livello sovra-locale possibile avere un ente in grado di coordinare la soluzione dei bisogni locali, ad esempio con il modello delle delegazioni (come avviene ad esempio nei meeting del G8).
Alcuni capitoli: - Democrazia diretta a livello inter-locale introduzione - Come può essere sviluppato il livello inter-locale - La natura delle questioni da dibattere a livello inter-locale - le ragioni del “modello inter-locale” (le Missioni delle Delegazioni) - Perchè a livello inter-locale non ha senso in una struttura rappresentativa. Alcune caratteristiche del sistema delle Missioni di Delegazioni - La composizione delle delegazioni.
"The basic rules of Democracy: Democracy works only when citizens are directly concerned with government actions" <see>
Per arrivare a soluzioni valide i detentori dei bisogni da soddisfare non possano non essere co-progettisti di tali soluzioni, per più motivi, tra i quali:
- solo chi detiene il bisogno conosce le sfumature del problema da risolvere.
- non esiste una Soluzione che possa considerarsi definitiva, poiché tutte le soluzioni di soddisfazione dei bisogni sociali sono in progress (devono essere continuamente monitorate, e messe a punto).
- non esistono soluzioni “universali”, ma solo soluzioni legate al contesto specifico (a causa di differenti situazioni culturali, morfologiche, ecc ..
Vedi le similitudini con il Mercato: “Innovation is intrinsically (historically) bottom-up”
Iniziativa Riforma dal basso - Open government platform
"Politics 2.0 - The new form of bottom-up politics" <see>
Iniziativa Riforma dal Basso introduce una New Politics caratterizzata da una nuova forma dei Cittadini alle attività di Government del territorio. Una Politica da risultati effettivi che bypassa il potere oggi detenuto dalla Politica tradizionale: essa si sviluppa “in parallelo” rispetto alle Istituzioni, in una forma che interagisce con Istituzioni politiche e con la pubblica amministrazione (con programmi bi-partisan).
La New Politics è sostanzialmente la vera forma di Politica della Democrazia.
Si tratta di un “percorso esperienziale” nel quale i Cittadini acquistano consapevolezza del loro ruolo, e skills di government diretto.
Si offrono strumenti di partecipazione, e un nuovo modello di Rappresentatività parlamentare.
"Introduction to the Project Bottom-up Reform Initiative > (Citizens Politics): the path of involvement of the Citizens" <see>"
La Democrazia può essere progettata (ri-progettata) solo con la partecipazione dei Cittadini: essi possono fornire legittimità (forza) ad un percorso di riforme che possa permettere di superare le resistenze poste dalla Istituzioni.
Si tratta di arrivare alla creazione della reale Democrazia (Democrazia partecipativa) partendo da una attività di partecipazione
Si sviluppa una Politica “in parallelo” rispetto alle Istituzioni basata su “cause universali”, bi-partisan.
"Synopsis of the Open Government Platform Project <see>"
Iniziativa Riforma dal Basso si basa su:
1) metodi innovativi di Politica dei Cittadini (una Politica dal basso applicabile nell’immediato).
2) una Piattaforma di Strumenti Web (Open Government Platform) particolarmente innovativi (strumenti di facile utilizzo, che permettono l’organizzazione di Gruppi di Cittadini attorno ad istanze specifiche, e sviluppare azioni come: informazione, dibattito pubblico, elaborazione delle idee, progettazione delle azioni, espressione della volontà (con votazioni “certificate”).
Il fine è:
● portare la cittadinanza in una dimensione di “consapevolezza e responsabilità” rispetto si servizi pubblici ed ai beni comuni (ciò può avvenire solo attraverso una esperienza diretta). E quindi di
● mettere la cittadinanza in condizione di co-progettare e co-gestire – assieme alle PA – il sistema di servizi ed infrastrutture sul territorio.
Alcune soluzioni: “Rappresentanza 2.0” (“Rappresentanza diretta”), Spending Review Partecipata, Welfare 2.0 solutions (Welfare partecipato): Scuola, Sanità, Sicurezza, Social Housing, Lavori pubblici partecipata, ecc …