Innegabilmente il Mondo va sempre peggio nelle varie Nazioni che adottano il sistema Democratico di tipo europeo: in esse, tra le altre cose, si registra un sempre maggior abbassamento della qualità della vita (problemi di sicurezza sociale, inefficienza dei servizi, povertà, ecc …) e di peggioramento della salute (l’età media si è abbassata).
Ma nessuno ha la minima idea di cosa si possa fare per migliorare le cose: tutti – anche quelli che pongono come “oppositori” del sistema dello attuale “Stato sociale” – continuano ad usare le stesse ricette che hanno fallito per decenni, se non per secoli.
l problema di fondo è che in tale situazione di profonda crisi anche i migliori Oppositori/Dissidenti non sono in grado di far nulla per arrestare questo peggioramento. Anzi, essi finiscono per essere una delle cause del problema (inoltre essi stanno costruendo la loro rovina: non essendo in grado di concepire strategie efficaci, essi saranno presto emarginati dal Sistema).
Negli articoli di questa sezione si delinea un cambiamento di rotta delle strategie di “Opposizione” che possa portare ad un effettivo cambiamento delle cose: sostanzialmente si tratta di fermarsi un attimo a riflettere sulle proprie responsabilità nei confronti dell’andamento delle cose, e di ripartire con una nuova impostazione delle proprie strategie (radicalmente differente da quella attuale).
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Oggi si assiste ad un fenomeno paradossale
le persone che vorrebbero migliorare le cose
operano inconsapevolmente in una modalità
che porta ad un peggioramento della situazione,
ed anche alla loro rovina
Ciò accade per il fatto che, tali persone si ostinano ad applicare modelli (politici, business, ecc …) che non funzionano nonostante emerga che in tal modo essi non ottengano alcuni risultato .
L’aspetto più incredibile della faccenda è, appunto, che tali persone in questo modo finiscono per scavarsi la fossa da sè:
essi non solo non ottengono i risultati sperati,
ma vengono pian piano estromessi dal sistema in cui operano
(sostanzialmente andando in rovina)
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I l problema di fondo è cioè che essi operano “come si è sempre fatto” senza comprendere che stiamo vivendo un importante momento di cambiamento epocale nel quali i modelli tradizionali non funzionano più .
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Per evitare la rovina della loro attuale professione, essi dovono fermarsi un attimo a riflettere su quanto stanno facendo.
In primo luogo
e ssi dovrebbero prendere atto del fatto che
LE COSE, NONOSTANTE IL LORO OPERARE,
CONTINUANO A PEGGIORARE.
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Il fatto è che a questo punto i problemi del sistema che essi vorrebbero migliorare hanno raggiunto un livello drammatico:
● si è praticamente il punto del non ritorno, e
● la loro rovina è ormai imminente
(sempre più sono i casi dei canali Media b loccati , dei Politici votati dalla maggior parte dei Cittadini che sono estromessi dai Governi, dei P rofessori licenziati, ecc …).
La soluzione ci sarebbe , ma anche i milgiori dissidenti ed “oppositori” non comprendono che continuando ad operare su modelli obsoleti non solo essi non sono in grado di risolvere nulla , ma che presto saranno costretti ad abbandonare l’ambito professionale in cui stanno operando, ma saranno anche bannati dal “Sistema”: vedi gli esempi dei Medici europei e degli avvocati USA espulsi da i loro Ordini, dei Social network come Parler cancellati dai server, dei Canali Youtube come Byoblu chiusi, di Politici estromessi dal Parlamento o dai Governi con processi farsa, ecc …
Tutte le persone coinvolte in tale processo di cambiamento sviluppato in modo errato saranno emarginate e dovranno trovare un altro lavoro “non qualificato”. Ed il loro ruolo attuale sarà preso da persone incompetenti che abbasseranno ulteriormente la qualità del “sistema” .
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Gli articoli di questa serie descrivono le possibili soluzioni nei confronti di questo problema fatale.
Si individuano gli errori commessi dagli “oppositori” in vari settori come quello della Politica (sia Politici della politica istituzionale, sia Movimenti “di piazza”), dell’Informazione, della Scuola, della Pubblica Amministrazione.
E si prospettano soluzioni che possono essere facilmente praticate una volta che si è chiarita l’essenza del problema, e si sono individuate le opportunità offerte dalla attuale situazione:
la grave crisi che affligge la nostra società
– danneggiando gli oppositori –
è, a ben vedere, una fortuna per essi:
l’Establishment oggi
è nella tipica fase storica del “canto del cigno”
nella quale esso è costretto
ad usare una maggior violenza
per poter ritardare la propria fine.
che può essere accelerata se, appunto, si individuano i punti di debolezza del “Sistema”.
<vedi articolo “Why the development of authoritarianism represents an opportunity it is not just a drama”>
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Ma, come anticipato, ciò che va compreso, a monte di tutto, è che
oggi è assolutamente necessario
– anche per quelli che sono reputati essere i migliori –
fare un salto epocale nella loro visione delle cose.
E nelle loro strategie.
Si tratta del salto tipico di chi è sopravvissuto ai cambiamenti epocali perché ha saputo adattarsi ai tempi, comprendendo il pericolo di estinzione che correva rimanendo ancorato ai vecchi modelli.
I must del percorso di cambiamento
In altre parole , entrando più nello specifico,
oggi anche i migliori “oppositori” dovrebbero chiedersi se,
VISTO CHE “NONOSTANTE” I LORO SFORZI
TUTTO CONTINUA A PEGGIORARE,
ESSI STANNO FACENDO LA COSA GIUSTA
(o se essi – inconsciamente – stanno favorendo il peggioramento.
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E quindi gli “oppositori” dovrebbero cominciare a riflettere sui seguenti punti:
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1. è necessario cambiare le strategie, perchè le cose continuano a peggiorare:
Tutti devono rendersi conto che nonostante i loro sforzi, le cose continuano ad andare in modo contrario a quanto essi vorrebbero. Ciò vale anche per quelli che si considerano essere “i migliori”: essi devono comprendere come la loro azione è sostanzialmente sono molti simile alle altre che hanno fallito negli ultimi decenni .
Ovvero si dovrebbe riflettere sul fatto che Einstein diceva che
il vero problema non è di chi
con la sua opera è manifestamente
il responsabile degli attuali problemi ,
ma è di chi fa le cose sbagliate per migliorare le cose.
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2. è quindi necessario fermarsi un attimo per riflettere su cosa si sta facendo: accertare le proprie responsabilità su quanto sta avvenendo.
Ed è necessario ricordare che Einstein ci ammoniva:
“Se ripetuti tentativi di cambiare un sistema falliscono, significa che vi sono degli errori nei principi [della propria azione]”.
Ovvero se nonostante il proprio impegno nel migliorare le cose queste continuano a peggiorare, è necessario individuare eventuali difetti di fondo dell’impostazione del proprio modi di vedere le cose e di pensare: e quindi delle proprie azioni.
Il fatto è che vi sono solo due possibilità :
o si è parte del problema,
o si è parte della soluzione
(ma se la soluzione non arriva, non si è nell’ultimo gruppo).
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3. a quel punto è necessario ripartire con una nuova impostazione del proprio operare, ragionando “fuori dagli schemi”.
Ciò è assolutamente necessario in momenti come quello attuale, nei quali la Storia presenta una discontinuità nella sua ordinaria evoluzione lineare delle cose (siamo cioè arrivati ad uno di quei punti che si ritrovano puntualmente nella Storia, che ha determinato fallimenti come quello di Imperi e di prodotti di successo, proprio per il fatto che le Politiche ed il Mercato non hanno saputo comprendere che era necessario fare un “salto quantico” per adeguarsi a quanto stava avvenendo) .
Quando avvengono questi salti nell’evoluzione della Società
è cioè necessario
uscire da quella gabbia mentale
rappresentata delle modalità di ragionamento e di azione
della Cultura in auge fino ad allora.
Ovvero in momenti come quello attuale è necessario riuscire a abbandonare l’idea che se si è stati tra i migliori sino a quel punto, e quindi che si debba continuare ad agire “come si è sempre fatto”.
Il problema è infatti che se tali modelli (schemi mentali) hanno permesso di avere successo durante la fase di evoluzione lineare del sistema, essi ora diventano un grave handicap (vedi i casi tipici dell’incapacità di adattamento alle discontinuità dell’Evoluzione: i Dinosauri, i Dirigibili, ecc …).
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Per sopravvivere ai cambiamenti, in tali momenti di radicale trasformazione di modelli e processi, è cioè necessario fare un “salto quantico” nella propria visione del mondo, e nelle proprie strategie, adottando forme di pensiero “fuori dagli schemi”, e forme di innovazione come la “Disruptive innovation” descritta da Clayton Christensen (vedi articolo successivo).
La Storia non fa sconti:
chi non si adegua
è destinato ad andare in rovina.